Nonostante le dichiarazioni di Donald Trump, strumenti chiave della propaganda e dell’ingerenza internazionale statunitense, come il National Endowment for Democracy (NED), l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) e Voice of America, non sono stati smantellati. Al contrario, la loro struttura e il loro operato sono stati riorganizzati per renderli più efficienti nella guerra ibrida globale.
Cosa è cambiato davvero?
USAID: il braccio finanziario della destabilizzazione USA L’amministrazione Trump, nel suo secondo mandato iniziato il 20 gennaio 2025, ha intrapreso un processo di ristrutturazione dell’USAID. Un ordine esecutivo firmato nei primi giorni della nuova presidenza ha sospeso per 90 giorni gli aiuti internazionali, con l’obiettivo di riallinearli alla dottrina “America First”. Questo ha comportato:
- Il congelamento dei fondi e la messa in congedo di migliaia di dipendenti.
- Il commissariamento dell’agenzia sotto il controllo diretto del Segretario di Stato Marco Rubio.
- Un ridimensionamento drastico: si stima che l’83% dei programmi sia stato tagliato.
- L’assorbimento dell’USAID nel Dipartimento di Stato in una forma più centralizzata (vedi articolo).
Tuttavia, una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti, nel marzo 2025, ha imposto il ripristino di 2 miliardi di dollari per contratti già in essere, limitando l’azione di Trump.
NED: la macchina delle rivoluzioni colorate A differenza dell’USAID, il NED non ha subito una chiusura, ma una ristrutturazione interna. Il Segretario di Stato Marco Rubio ha parlato di un “taglio del grasso”, eliminando alcuni programmi secondari ma mantenendo attivi oltre 1.000 programmi di ingerenza globale. L’operatività del NED nelle rivoluzioni colorate e nel finanziamento di gruppi di opposizione in paesi strategici non è stata fermata, ma resa più mirata ed efficiente (vedi report di analisi). Recenti eventi in Serbia, Pakistan e Thailandia dimostrano la continuità dell’azione del NED.
Voice of America: propaganda più efficace Voice of America, la storica emittente di propaganda statunitense, non è stata chiusa, ma riorganizzata per operare con maggiore efficienza. Sotto la nuova gestione, la rete ha ricevuto linee guida più dirette per evitare dispersione di risorse e per rafforzare la sua funzione nel panorama dell’informazione globale.
Implicazioni e Impatto
- Il Deep State non è stato eliminato: la narrazione secondo cui Trump avrebbe smantellato gli apparati della propaganda USA è falsa. E’ vero invece che sopravvive quello che favorisce l’agenda trumpiana..
- Maggior controllo sulle agenzie: sebbene non siano state eliminate, USAID e NED ora operano sotto un maggiore controllo presidenziale. In particolare, il nuovo assetto impedisce loro di agire autonomamente contro le politiche stabilite dalla Casa Bianca. Prima della ristrutturazione, queste agenzie potevano finanziare e sostenere iniziative indipendenti, spesso in contrasto diretto con la linea politica presidenziale, soprattutto attraverso programmi paralleli o finanziamenti indiretti. Con il nuovo schema organizzativo, tutte le operazioni devono essere coerenti con le direttive politiche della presidenza, eliminando la possibilità che fondi statali vengano utilizzati contro la stessa amministrazione.
- Fine della propaganda interna contro la presidenza: in passato, USAID finanziava indirettamente iniziative che operavano contro il Presidente in carica. Ora, una revisione sistematica ha ridotto la possibilità di usare fondi statali per attaccare la Casa Bianca dall’interno.
L’eredità di Samantha Power: il caso USAID e il Deep State
Uno degli esempi più eclatanti dell’utilizzo controverso di USAID si può riassumere nel ruolo di Samantha Power, amministratrice dell’agenzia dal 2021 al 2025.
Sostenitori di Trump vedono Power come una figura chiave del Deep State, un apparato burocratico che avrebbe ostacolato il presidente eletto.
Un tema centrale della sua carriera è stato l’“unmasking”, ovvero la richiesta di rivelare identità di americani in rapporti di intelligence. Nel 2016, Power effettuò oltre 260 richieste, molte delle quali nei giorni finali dell’amministrazione Obama, e persino prima dell’inaugurazione di Trump. Questo è stato interpretato come un tentativo di spiare o sabotare la transizione di Trump, con particolare attenzione alle richieste relative al generale Michael Flynn, uno dei suoi più stretti collaboratori (Fox News).
Secondo The Conservative Treehouse, Power avrebbe usato USAID per promuovere rivoluzioni colorate, come in Ungheria, sfruttando finanziamenti statali per sostenere movimenti contrari ai governi conservatori (The Conservative Treehouse). Un X post del 2023 la descrive come la responsabile della distruzione della Libia, e ora di USAID per destabilizzare governi come quello ungherese.
Nel gennaio 2025, USAID è stata posta sotto commissariamento, portando alla cessazione di numerosi programmi ritenuti non conformi alla politica dell’amministrazione Trump. Elon Musk ha definito USAID una “organizzazione criminale”, e il congelamento degli aiuti ha scatenato reazioni internazionali (The New York Times).
USAID & C. non opereranno più come strumento dei DEM
In conclusione possiamo dire che Trump non ha smantellato la macchina della propaganda USA, ma l’ha resa più efficace e più controllata dalla presidenza. Se da un lato l’USAID e il NED continuano a operare per influenzare governi esteri, dall’altro il nuovo assetto impedisce loro di agire autonomamente contro le politiche della Casa Bianca. Questa riorganizzazione rappresenta un cambiamento significativo nella gestione dell’interferenza globale americana, pur senza alterarne la natura fondamentale.
Quindi, al momento, USAID non opera più nella sua forma precedente: la maggior parte dei suoi programmi è stata eliminata e ciò che resta è sotto il controllo del Dipartimento di Stato. Se questo significa che non sarà più uno “strumento dei DEM” dipende dall’interpretazione politica: i Democratici e altri oppositori vedono la mossa come un attacco a decenni di aiuti umanitari (il che è riduttivo), mentre i sostenitori di Trump la considerano una correzione di rotta (e, viceversa, sostengono Trump perchè fa queste ‘correzioni di rotta…).
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