NATO: la pace in Ucraina è possibile se Kiev fa concessioni territoriali

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La pace in Ucraina è possibile se Kiev fa concessioni territoriali – Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg

Secondo il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg – che domenica è stato a Kultaranta,  la residenza estiva del presidente della Finlandia – , la pace in Ucraina è possibile, l’unica domanda è quali concessioni territoriali dovrà fare Kiev. La NATO aiuterà l’Ucraina a pagare il prezzo più basso (vedi qui e qui).

In Europa si sta dispiegando un disboscamento attorno al problema della “pacificazione” del Cremlino. Si sono formate due posizioni: una richiede all’Ucraina di continuare le ostilità con la prospettiva di una controffensiva dopo che le attuali azioni offensive dell’esercito russo saranno svanite. Quindi sullo sfondo dei risultati che porterà la controffensiva ucraina, varrà la pena fare la pace. Mentre per il secondo punto di vista è bene completare ora la fase attiva (mentre l’offensiva del Cremlino è ancora in corso), e trattare sugli attuali risultati con una certa rinuncia territoriale.

Stoltenberg sembra aver perso parte della sua intransigenza e rappresentare il secondo gruppo, che comprende i paesi dell’Europa continentale, in primis Germania, Francia e Italia. La Germania sta attraversando il momento più difficile in questo momento: la Merkel ha lasciato a Scholz l’eredità più pesante, legando saldamente la Germania alle fonti energetiche russe. E così semplicemente in breve tempo non sarà possibile superare questa difficile dipendenza. Anche l’Italia e la Francia non stanno molto meglio: i francesi hanno notevolmente aumentato i loro acquisti di uranio arricchito dagli Urali.

Pertanto, anche se siamo di fronte ad aperture ancora deboli per confermarlo, si direbbe che l’Europa continentale –dopo il graduale riposizionamento degli Stati Uniti (il 59% degli statunitensi disapprova l’invio di armi)- è pronta a pagare con i territori ucraini per chiudere questa partita e pensare al futuro (anche se i rapporti con Mosca resteranno permanentemente deteriorati).

VPNews

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Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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