Mosul: una tragedia che il mondo ha bypassato.

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Lavrov parla del silenzio del mondo su Mosul e dell’analogia con Aleppo , dove fu messo in campo ben altro atteggiamento (nonostante la sua liberazione fu meno cruenta). Eludere i cittadini e la pubblica opinione è un codice di condotta, per far questo la UE e l’occidente in genere riserva ingenti risorse. La Mogherini – come vedremo – conferma questa prassi a cui ogni politico (di governo) sembra debba assoggettarsi (pena la delegittimazione), ma andiamo con ordine…

LIBERAZIONE DI MOSUL DALL’ISIS

La tragedia di Mosul in Iraq nello spazio di informazione globale è stato ‘ordinatamente bypassato’. Lo ha denunciato a portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharoya

Su facebook Zakharova ha scritto ieri:

“E ‘strano che fino ad ora non è apparso in nessun account Twitter in lingua inglese  di ragazze che soffrono a Mosul.

Nelle conferenze stampa delle capitali del mondo, sui principali quotidiani e sulle copertine delle riviste nessuna immagine, hashtag, o titoli sulla catastrofe umanitaria che ha colpito Mosul. Non ci sono numeri reali, fatti e dati sulla situazione dei rifugiati e degli sfollati, sulle tendopoli.

Davanti alle ambasciate dei paesi della coalizione non ci sono dimostrazioni con poster o costosi flash mob. Non c’è niente”.

La tragedia di Mosul nello spazio dell’ informazione globale è stato ordinatamente bypassato.

“Un’ altra terribile esempio di frode informativa organizzato dai media mainstream,” – scrive Zakharoya.

E’ chiaro che il portavoce russo  Zakharoya parlando di twitter , si riferisce  a Bana, la ragazzina di 7 anni che scriveva i twitter dall’enclave jihadista di Aleppo est, in un perfetto inglese ed in una città senza elettricità e copertura internet.

LA LIBERAZIONE DI ALEPPO

Anche il ministro degli esteri russo Lavrov dopo l’informale riunione ministeriale dell’OSCE con il ministro degli esteri europeo Mogherini, ha commentato come i media occidentali hanno coperto la liberazione di Aleppo in maniera isterica. Infatti durante le operazioni militari russe -siriane, connesse con la liberazione di Aleppo, i media occidentali hanno descritto i combattimenti contro i jihadisti – che tenevano il cappio intorno alla testa delle persone – come ‘una pulizia etnica fatta a danno dei civili’.  Lavrov ha anche evidenziato come centinaia di migliaia di siriani stanno tornando lentamente in patria – ma come anche in questo caso – i media occidentali non ne diano minimamente conto .

Anche precedentemente , durante la conferenza stampa con il ministro degli Esteri di Kongo Zhan-Claude Gakoso, Lavrov aveva detto chiaramente l’idea ispiratrice dei media:

“Coloro che fingono di essere in questo caso la comunità internazionale, sono apertamente di parte. L’obiettivo non è la soluzione della crisi siriana attraverso metodi politici e diplomatici, ma  un cambio di regime. Proprio come lo era in Libia, quando la vera opportunità per avviare un dialogo tra il governo di Gheddafi e l’opposizione è stata respinta, perché il solo desiderio era avere la testa di Gheddafi. E questa ossessione per le vendette personali, si è scatenata contro Gheddafi,  Saddam Hussein,  Bashar Asad o chiunque altro, con tutte le conseguenze che abbiamo visto “- ha detto Lavrov.

Come ricorderete nel caso di Aleppo c’è stata la spinta ossessiva dei governi occidentali di aprire ‘corridoi umanitari per Aleppo est’ per portare aiuti e farmaci che, nel caso di Mosul non sono stati implementati nè richiesti. Inoltre, ad Aleppo , dopo la liberazione , ci sono report giornalistici che testimoniano come i magazzini dei terroristi fossero pieni di farmaci e provviste non distribuiti alla popolazione.

Lavrov ha detto anche che:

“Tutti coloro che si lamentavano ad alta voce per la condotta delle operazioni russe siriane su Aleppo, ora sono passati ad un vergognoso silenzio”. Il capo del ministero degli Esteri ha aggiunto  che la Russia è stata anche accusata di crimini di guerra e violazioni del diritto umanitario internazionale in relazione all’operazione per la liberazione del est di Aleppo. Eppure – dice Lavrov – noi abbiamo ” interagito con il Comitato Internazionale della Croce Rossa. Bussarono, con la porta aperta, nonché con la Mezzaluna Rossa siriana e questo è  stato stabilito fin dal principio, e pochi giorni fa, un rappresentante della Croce Rossa Internazionale ha molto apprezzato su come abbiamo lavorato con loro in Aleppo est “.

E’ chiaro che esiste una laboriosa costruzione della realtà e un certosino filtraggio delle notizie.

“DULCIS IN FUNDO”, LA MOGHERINI NEGA CHE LE SANZIONI PORTINO NOCUMENTO AL POPOLO SIRIANO (informate le nostre trappiste!!! certo ne saranno sollevate…)

Proseguendo con l’elencazione delle idiozie di questi giorni che si evincono correlando i fatti di cronaca; non è da meno la la vergognosa dichiarazione del ministro degli esteri Federica Mogherini che ha detto durante l’incontro con Lavrov che :

“le sanzioni dell’UE contro la Siria non sono diretti contro la popolazione civile ma contro singoli individui”.

Escludendo che la ministra ‘altissima commissaria UE etc’ non abbia letto il testo delle sanzioni, mente. Dimentica che  proprio il meccanismo subdolo citato da lei – che costituisce tutti i 25 pacchetti i sanzioni – è la parte più diabolica ed iniqua delle sanzioni, avente il preciso scopo di occultare e dissimulare. In proposito, per chi volesse approfondire, rimando alle spiegazioni pregresse. Ricordo anche in proposito, l’appello dei vescovi siriani (vedi, Asia News “I Patriarchi di Siria chiedono di cancellare le sanzioni: Colpiscono solo la popolazione”), appello dietro il quale  ci mobilitammo promuovendo interrogazioni parlamentari, raccolte firme da indirizzare al Parlamento Italiano, ma senza esito.

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Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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