Morale e etica per Trump: “Prendiamo ciò che vogliamo e basta”. Ed il pubblico applaude…

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E’ quanto dice il presidente degli Stati Uniti: “I KEPT THE OIL”: 20 anni fa chi si permetteva di dire che gli USA intervenivano in varie zone del mondo per il petrolio, veniva etichettato come ‘cospirazionista’.  Ora ”rubare petrolio’ è proprio quello che fanno gli Stati Uniti ad alta voce e non sorprende nessuno.

“Mi piace il petrolio”

“La gente mi ha detto: ‘Perché rimani in Siria?’”, ha detto Trump martedì. E così prosegue “Perché ho mantenuto il petrolio, lì ho fatto quello che francamente avremmo dovuto fare in Iraq”,  suscitando l’ilarità e gli applausi del pubblico (Neesweek).

Trump è stato sempre ossessionato dall’idea di ‘prendersi il petrolio’. Ma ‘prendersi il petrolio’ ovvero dire “I KEPT THE OIL” equivale a rubare.

Guardate un po’ questo video del 2011, in cui parla della Libia e dice apertamente la sua soluzione ”[cacciamo] fuori Gheddafi e ci prendiamoci il petrolio”. 
 

Take out Gaddafi, Take the Oil 

Naturalmente parla di ‘rimborso spese’, ma il succo della questione è lo stesso: è come sparare a qualcuno e poi far pagare il proiettile ai parenti delle vittime.

POTUS ha ribadito la sua posizione martedì durante un incontro pubblico in Wisconsin: 

Il giornale Neesweek (rivista generalista statunitense, fondata nel 1933, pubblicata a New York e diffusa in 3 milioni di copie negli Stati Uniti) ne riporta i dettagli. Nell’occasione – dice la pubblicazione – “il presidente Donald Trump ha lodato la sua decisione di trattenere le truppe[americane] nella Siria orientale per controllare i giacimenti petroliferi, nonostante gli avvertimenti che una tale mossa potesse costituire un crimine di guerra”.

Il presidente ha pronunciato questo discorso tipicamente burrascoso a Milwaukee, toccando diverse questioni di politica estera che sono emerse negli ultimi mesi. Tra questi vi è stata la controversa presenza americana in Siria, il recente assassinio del maggiore generale iraniano Qassem Soleimani e i successivi attacchi missilistici di ritorsione.

“La gente mi ha detto: ‘Perché rimani in Siria’”, ha detto Trump martedì. “Perché mi sono preso il petrolio, questo francamente lo avremmo dovuto fare in Iraq”, ha aggiunto, [suscitando] ilarità e gli applausi del pubblico.
Il presidente ha precedentemente criticato i suoi predecessori per non aver approfittato dei pozzi petroliferi iracheni.

Non è questa la prima volta che l’attuale presidente degli Stati Uniti dimostra di essere smanioso di impossessarsi delle risorse petrolifere altrui: vedi anche qui, nel 2015 e qui nel 2016.  Oggi il petrolio viene sottratto su comando del presidente degli USA, in Siria.

Quel ”mi piace il petrolio” è stato preso sul serio dai consiglieri presidenziali: essi sono così riusciti a convincere Trump di far rimanere le forze americane in Siria. Quando gli dissero che gli USA avrebbero potuto restare e lucrare impadronendosi del petrolio siriano lo convinsero a rimanere: la NOTA smania di impadronirsi dei depositi di petrolio –  è stata la chiave per far ritornare Trump sui suoi passi.

Tutto questo gli apologeti statunitensi continuano a negarlo nonostante le ripetute ammissioni della verità da parte del presidente  in pubblico.

Come mai? Semplicemente Trump dice ciò che tutti all’interno del Congresso americano vogliono sentir dire. A chi vuole le truppe fuori Trump dice che le truppe devono andare fuori, A chi dice che le truppe devono restare, dice che le truppe restano per il petrolio.  Chi vuole continuare la guerra, viene accontentato.

Sulla legittimità delle azioni di Trump è inutile ogni commento, il suo agire denota puro banditismo.

Certo, è una brutta parola dire ‘banditismo’. Ma come definire altrimenti un certo modo di agire? Quale altra definizione sarebbe più consona per lui e per la maggior parte dei politici USA che sostengono questa posizione?

E’ tutto chiaro. Tuttavia alla nostra politica non basta e i nostri giornali si girano dall’altra parte e dicono altro.

patrizio ricci @vietatoparlare

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Alcuni lettori hanno protestato per questo articolo, ecco uno dei commenti:

[su_quote style=”flat-light”]Chi scrive questi articoli dimostra grande Ignoranza. Gli USA sono i primi esportatori di petrolio al mondo. Ergo lo estraggono a casa loro. Chi prende cosa? La Cina che ha spazzato via il Tibet o la religione islamica che sta distruggendo l’Europa con i soldi del petrolio arabo? Viva gli Stati Uniti: andate a chiedere l’alternativa atea e comunista che ha distrutto mezzo Pianeta nello scorso secolo. Sotto gli Usa eravamo la 4 potenza del Mondo…[/su_quote]

La mia risposta (rispondo ad uno per tutti):

[su_quote style=”flat-blue”]Qui si riportano due video, un articolo del Newswek, un articolo del National Rewiewe e Brokings. Non sono artefatti. I video sono di TRUMP. Lui dice queste cose. Gli USA rimangono in Siria per il petrolio e lo dicono i giornali USA. TRUMP SAYS U.S. TROOPS STAYED IN SYRIA ‘BECAUSE I KEPT THE OIL’ Lo aveva sempre detto dal 2011. Ci sono i link. La domanda è se è legittimo o meno. Risponda lei , risponda ognuno. Deve decidere se partire da un’idea o dalla realtà della cronaca. Ma non abbia paura: il riconoscimento di un dato fatto, non necessariamente vuol dire che l’alternativa comunista sia quella giusta. Se lei trae queste conseguenze eviti di leggere la cronaca e culli le sue idee. Rimarranno integre.[/su_quote]

 

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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