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Home Editoriale ULTIMI POST

Morale e etica per Trump: “Prendiamo ciò che vogliamo e basta”. Ed il pubblico applaude…

by Patrizio Ricci
17 Gennaio 2020
Reading Time: 4min read
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Rare Donald Trump Deleted Video from 2011 on Libya: Take out Gaddafi, Take the Oil

Source

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E’ quanto dice il presidente degli Stati Uniti: “I KEPT THE OIL”: 20 anni fa chi si permetteva di dire che gli USA intervenivano in varie zone del mondo per il petrolio, veniva etichettato come ‘cospirazionista’.  Ora ”rubare petrolio’ è proprio quello che fanno gli Stati Uniti ad alta voce e non sorprende nessuno.

“Mi piace il petrolio”

“La gente mi ha detto: ‘Perché rimani in Siria?’”, ha detto Trump martedì. E così prosegue “Perché ho mantenuto il petrolio, lì ho fatto quello che francamente avremmo dovuto fare in Iraq”,  suscitando l’ilarità e gli applausi del pubblico (Neesweek).

Trump è stato sempre ossessionato dall’idea di ‘prendersi il petrolio’. Ma ‘prendersi il petrolio’ ovvero dire “I KEPT THE OIL” equivale a rubare.

Guardate un po’ questo video del 2011, in cui parla della Libia e dice apertamente la sua soluzione ”[cacciamo] fuori Gheddafi e ci prendiamoci il petrolio”. 
 

Take out Gaddafi, Take the Oil 

Naturalmente parla di ‘rimborso spese’, ma il succo della questione è lo stesso: è come sparare a qualcuno e poi far pagare il proiettile ai parenti delle vittime.

POTUS ha ribadito la sua posizione martedì durante un incontro pubblico in Wisconsin: 

Il giornale Neesweek (rivista generalista statunitense, fondata nel 1933, pubblicata a New York e diffusa in 3 milioni di copie negli Stati Uniti) ne riporta i dettagli. Nell’occasione – dice la pubblicazione – “il presidente Donald Trump ha lodato la sua decisione di trattenere le truppe[americane] nella Siria orientale per controllare i giacimenti petroliferi, nonostante gli avvertimenti che una tale mossa potesse costituire un crimine di guerra”.

Il presidente ha pronunciato questo discorso tipicamente burrascoso a Milwaukee, toccando diverse questioni di politica estera che sono emerse negli ultimi mesi. Tra questi vi è stata la controversa presenza americana in Siria, il recente assassinio del maggiore generale iraniano Qassem Soleimani e i successivi attacchi missilistici di ritorsione.

“La gente mi ha detto: ‘Perché rimani in Siria’”, ha detto Trump martedì. “Perché mi sono preso il petrolio, questo francamente lo avremmo dovuto fare in Iraq”, ha aggiunto, [suscitando] ilarità e gli applausi del pubblico.
Il presidente ha precedentemente criticato i suoi predecessori per non aver approfittato dei pozzi petroliferi iracheni.

Non è questa la prima volta che l’attuale presidente degli Stati Uniti dimostra di essere smanioso di impossessarsi delle risorse petrolifere altrui: vedi anche qui, nel 2015 e qui nel 2016.  Oggi il petrolio viene sottratto su comando del presidente degli USA, in Siria.

Quel ”mi piace il petrolio” è stato preso sul serio dai consiglieri presidenziali: essi sono così riusciti a convincere Trump di far rimanere le forze americane in Siria. Quando gli dissero che gli USA avrebbero potuto restare e lucrare impadronendosi del petrolio siriano lo convinsero a rimanere: la NOTA smania di impadronirsi dei depositi di petrolio –  è stata la chiave per far ritornare Trump sui suoi passi.

Tutto questo gli apologeti statunitensi continuano a negarlo nonostante le ripetute ammissioni della verità da parte del presidente  in pubblico.

Come mai? Semplicemente Trump dice ciò che tutti all’interno del Congresso americano vogliono sentir dire. A chi vuole le truppe fuori Trump dice che le truppe devono andare fuori, A chi dice che le truppe devono restare, dice che le truppe restano per il petrolio.  Chi vuole continuare la guerra, viene accontentato.

Sulla legittimità delle azioni di Trump è inutile ogni commento, il suo agire denota puro banditismo.

Certo, è una brutta parola dire ‘banditismo’. Ma come definire altrimenti un certo modo di agire? Quale altra definizione sarebbe più consona per lui e per la maggior parte dei politici USA che sostengono questa posizione?

E’ tutto chiaro. Tuttavia alla nostra politica non basta e i nostri giornali si girano dall’altra parte e dicono altro.

patrizio ricci @vietatoparlare

[su_divider]

Alcuni lettori hanno protestato per questo articolo, ecco uno dei commenti:

[su_quote style=”flat-light”]Chi scrive questi articoli dimostra grande Ignoranza. Gli USA sono i primi esportatori di petrolio al mondo. Ergo lo estraggono a casa loro. Chi prende cosa? La Cina che ha spazzato via il Tibet o la religione islamica che sta distruggendo l’Europa con i soldi del petrolio arabo? Viva gli Stati Uniti: andate a chiedere l’alternativa atea e comunista che ha distrutto mezzo Pianeta nello scorso secolo. Sotto gli Usa eravamo la 4 potenza del Mondo…[/su_quote]

La mia risposta (rispondo ad uno per tutti):

[su_quote style=”flat-blue”]Qui si riportano due video, un articolo del Newswek, un articolo del National Rewiewe e Brokings. Non sono artefatti. I video sono di TRUMP. Lui dice queste cose. Gli USA rimangono in Siria per il petrolio e lo dicono i giornali USA. TRUMP SAYS U.S. TROOPS STAYED IN SYRIA ‘BECAUSE I KEPT THE OIL’ Lo aveva sempre detto dal 2011. Ci sono i link. La domanda è se è legittimo o meno. Risponda lei , risponda ognuno. Deve decidere se partire da un’idea o dalla realtà della cronaca. Ma non abbia paura: il riconoscimento di un dato fatto, non necessariamente vuol dire che l’alternativa comunista sia quella giusta. Se lei trae queste conseguenze eviti di leggere la cronaca e culli le sue idee. Rimarranno integre.[/su_quote]

 

Tags: petrolioSiriaTrumpUSA

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Patrizio Ricci

Associato alla Freelance International Press (FLIP), Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Cultura Cattolica, Samizdatonline, Coofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

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