A termine dell’intervista, Mons Zenari non manca di dare un suo giudizio sul futuro della Siria:

[su_quote cite=”Agensir” url=”https://www.agensir.it/quotidiano/2020/12/4/siria-da-papa-francesco-60mila-euro-alle-diocesi-siriane-card-zenari-nunzio-un-gesto-di-carita-nei-riguardi-dellamata-e-martoriata-siria-il-saluto-al-card-bassetti/”]Per quanto riguarda i colloqui inter-siriani mediati dall’Onu per la modifica alla costituzione del Paese, che si chiudono oggi a Ginevra, il card. Zenari dichiara che “poter lavorare insieme per una nuova Costituzione può essere un segnale incoraggiante, ma il cammino è molto lungo”. Riprendendo parole dell’inviato speciale dell’Onu, Geir Pedersen, il nunzio si dice consapevole che “la Costituzione da sola non potrà risolvere i problemi siriani. È certamente un passo in avanti, ma la gente soffre la fame e il freddo e questi problemi vanno risolti in fretta. C’è bisogno di aiuti internazionali che ancora non si vedono arrivare – rimarca -.[/su_quote]

Questo è vero, ma riguardo alle motivazioni per cui “gli aiuti alla Siria non arrivano” sarebbe stato auspicabile dirne le ragioni, sarebbe stato il caso accennare che “la gente soffre la fame e il freddo”  per un’occupazione straniera in essere e per effetto di inique sanzioni internazionali che gravano grandemente sul popolo siriano.
Sì mons Zenari, la guerra in Siria finirà “quando deciderà il consiglio di sicurezza dell’Onu”, ma non quando la Russia non opporrà più veti, bensì quando quel paese che ha donato alle bande armate jihadiste ‘moderate’ più di 1 miliardo di dollari in aiuti militari e logistica, cambierà atteggiamento sulla Siria.

Indispensabile è la verità. Quando un conflitto non cessa non è per i veti ma per la mancanza di verità. La verità inoltre è una ottima assicurazione che certe atrocità non si ripetano.

patrizioricci by @vietatoparlare