• Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • cookie policy
mercoledì, Febbraio 1, 2023
  • Login
VP News - 'vietato parlare' - Blog di Patrizio Ricci
  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • cookie policy
No Result
View All Result
  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • cookie policy
No Result
View All Result
VP News - 'vietato parlare' - Blog di Patrizio Ricci
No Result
View All Result

Migranti, non abbiamo paura della paura, abbiamo paura degli irresponsabili

by Patrizio Ricci
13 Gennaio 2019
in Post vari
0
Migranti, non abbiamo paura della paura, abbiamo paura degli irresponsabili
FacebookTwitterTelegramVk

di Sabino Paciolla

“Prima o poi morirete tutti, entreremo nelle vostre case e vi uccideremo e mangeremo i vostri cadaveri… Allahu akbar”, così aveva gridato ad una guardia carceraria Mahmoud Jebali, 31enne tunisino che scontata la pena nel carcere di Padova è stato espulso l’altro giorno dall’Italia perché sospettato di essere un terrorista.

Mahmoud Jebali, privo di permesso di soggiorno, è entrato in Italia in maniera irregolare dal porto di Lampedusa, dopo aver affrontato la traversata del canale di Sicilia con un barcone. Jebali è finito in carcere per una serie innumerevoli di reati. In quell’ambiente è diventato un imam ed il leader di un gruppo di islamici.

Caso sporadico? No. Vi sono state già altre storie simili. Tra l’altro, le statistiche ci dicono che gli immigrati delinquono di più dei nativi. Si veda la ricerca intitolata Crimine e Immigrazione in Italia, realizzata dal sociologo della Sapienza Luigi Maria Solivetti.

Nel caso dell’imam espulso, ai reati comuni si unisce la religione che, insieme, producono un mix esplosivo nel senso letterale del termine che si chiama terrorismo.

Davanti a storie come queste, una qualsiasi persona, un  normale cittadino rimane colpito, e qualche interrogativo se lo pone.

Eppure, essere prudenti, porsi qualche problema, invocare uno stop all’immigrazione sregolata, non stare al ricatto imposto da altri paesi europei è diventato motivo per essere colpevolizzati. Leggiamo infatti frasi come queste: “malattia mentale collettiva”, “disturbo della personalità che non colpisce solo gli individui ma l’intera società”, “perdere il contatto con il senso di umanità significa anche perdere il contatto complessivo con la realtà”, “se diventiamo disumani”, “follia collettiva che sembra essersi impadronita della nostra società”, “predicatori d’odio” e, infine, seminatori di “paura”.

Queste parole sono state scritte in seguito all’impasse dei 49 profughi fermi nelle acque maltesi (si badi bene, maltesi, non italiane). Sono, però, le stesse parole che sentiamo da mesi sulla questione dei migranti. Parole che francamente hanno un po’ stancato, tanto sono stucchevoli e distanti dalla realtà.

Da quando in qua, adoperarsi per il bene comune (ed il rispetto delle leggi fa parte del bene comune) è diventato “follia collettiva” o “conformismo dilagante”? Al contrario, soprattutto per un cattolico, dimenticarsi del bene comune è esattamente un modo di conformarsi alla mentalità dominante e al conformismo dilagante.

A nulla vale colpevolizzare la gente con il richiamo alla “paura”, quando una dimensione fondamentale del bene comune è proprio quella di garantire la sicurezza di coloro di cui si è responsabili. Una immigrazione incontrollata e senza freni, in presenza di labili filtri di controllo necessari a discriminare tra l’accoglienza della gente comune (quella che proviene da guerre e carestie) ed il respingimento dei criminali, a volte anche militanti jihādisti, non può non suscitare nella gente comune comprensibili sentimenti di disagio e financo di paura. Le cose occorre chiamarle con il loro nome, anziché girarci intorno, o mettere la testa sotto terra.

Occorre rammentare che i sentimenti buonisti mai nella storia dell’uomo hanno portato la sicurezza al popolo, mai hanno garantito l’ordinato vivere sociale.

A dal proposito, abbiamo già visto il fallimentare gesto, anche se intriso di buoni sentimenti, dell’accoglienza dei migranti fatta dalla Caritas nel settembre scorso. Dopo solo qualche giorno, tutti quei migranti accolti si sono volatilizzati, fuggiti, passati nella clandestinità. E’ la dimostrazione che per governare una nazione non bastano i buoni sentimenti e le alte parole. È la prova che non si governa una nazione con lo scarso realismo.

E’ mai saltato in mente che è proprio una immigrazione incontrollata (quella che crea le condizioni nella società per lo sviluppo della confusione, del disordine sociale, dei ghetti, della delinquenza) ciò che spinge la gente ad essere sospettosa, ad aver paura, a diventare non accogliente? Al contrario, una corretta e giusta distinzione tra il migrante economico e chi veramente fugge da guerre e carestie predispone e spinge la gente all’accoglienza di chi è veramente nel bisogno. Ed il popolo italiano, per inciso, ha sempre dimostrato bontà d’animo, disponibilità all’accoglienza, condivisione verso chi è nel bisogno, nel dolore, nel dramma. Non c’è bisogno che vengano i soloni del buonismo a spiegarglielo. Il popolo italiano, il senso dell’accoglienza c’è l’ha nel cuore, nel suo Dna, nella sua carne. Lo ha sempre dimostrato e sempre lo dimostrerà.

E’ goffa e irresponsabile l’azione di chi si rifiuta di distinguere tra i drammi che sono artatamente creati dalle ONG, dagli scafisti, dai trafficanti di carne umana, quei drammi che nascono dall’imbarcare  giovani in ottima salute e ben nutriti, che farebbero bene a restare nelle loro nazioni di provenienza per aiutarle a crescere, ed i drammi di coloro che scappano dalle vere guerre e dalle vere carestie. I drammi che sono artatamente creati devono essere prevenuti, quelli che invece sono reali sin dall’origine devono essere affrontati con la dovuta solidarietà.

Sana dunque la politica che cerca, da una parte, di bloccare gli sfruttatori, i trafficanti di esseri umana, i falsi bisognosi e, dall’altra di accogliere chi è veramente nel bisogno.

Giusta la politica che vuole rompere un andazzo che ha visto l’Italia accogliere centinaia di migliaia di migranti irregolari solo perché vicina alle coste africane. Giusto smascherare le false accuse di disumanità lanciateci da alcuni paesi europei che, all’occorrenza, si sono dimostrati indisponibili ad accogliere anche pochi migranti.

E’ una politica impopolare? Certamente. Urta i buonisti ed i soloni da libro cuore? Certamente. Indigna chi accusa gli altri di seminare paure e odio? Certamente. Ma questo è l’unico modo di governare saggiamente, prudentemente e con umanità una nazione.

 

P.S. Agli artisti strapagati con soldi pubblici (frutto delle nostre tasse), a quelli cui viene offerto un palcoscenico di tutto rispetto, a quelli come Baglioni che, approfittando della momentanea visibilità mediatica, proferiscono indignati sentimenti e parole lacrimose, consigliamo di vedere, se non l’avessero già fatto, il video delle Iene in cui il conduttore chiede a personaggi facoltosi del mondo dello spettacolo se siano disponibili ad accogliere in casa un profugo. La risposta, scontata, è positiva. A parole, però. Perché i fatti…..  (vedere qui)

L’articolo Migranti, non abbiamo paura della paura, abbiamo paura degli irresponsabili proviene da Il blog di Sabino Paciolla.

Source link

Patrizio Ricci

Associato alla Freelance International Press (FLIP), Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Cofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

Next Post
Gli Stati Uniti impongono al governo cinese un precedente pericoloso

Gli Stati Uniti impongono al governo cinese un precedente pericoloso

Please login to join discussion
No Result
View All Result
Gli USA verso l’invio di missili a lungo raggio in Ucraina

Gli USA verso l’invio di missili a lungo raggio in Ucraina

1 Febbraio 2023
SIRIA – Riepilogo combattimenti 3 maggio 2019

SIRIA – Forze armate siriane, russe e turche determinate a riprendere il controllo dell’autostrada internazionale M4

31 Gennaio 2023
ORA PRO SIRIA: “Damasco, l’inverno peggiore”

ORA PRO SIRIA: “Damasco, l’inverno peggiore”

1 Febbraio 2023
Blinken offre il Donbass e la Crimea se non ci sarà offensiva russa

Blinken offre il Donbass e la Crimea se non ci sarà offensiva russa

31 Gennaio 2023
I polacchi non rispondono alla mobilitazione come vorrebbero le istituzioni

I polacchi non rispondono alla mobilitazione come vorrebbero le istituzioni

1 Febbraio 2023
NEO: “Il problema con i carri armati occidentali in Ucraina”

NEO: “Il problema con i carri armati occidentali in Ucraina”

31 Gennaio 2023
Il colonello Douglas MacGregor su guerra in Ucraina e invio di carri armati Abram M-1 da parte di Biden

Il colonello Douglas MacGregor su guerra in Ucraina e invio di carri armati Abram M-1 da parte di Biden

30 Gennaio 2023
L’OMS aggiorna improvvisamente l’elenco dei farmaci per le emergenze nucleari

L’OMS aggiorna improvvisamente l’elenco dei farmaci per le emergenze nucleari

30 Gennaio 2023
Adesso Kiev vuole i sottomarini

Adesso Kiev vuole i sottomarini

30 Gennaio 2023

Sostieni il Blog

Paypal: link per donazione paypal

Category

  • Chiesa
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Esteri
  • Politica
  • Post vari
  • Sanità

Sostieni il Blog



Site Links

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

canale Telegram: https://t.me/vietatoparlare/

  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • cookie policy

© 2021 VP News - blog di attualità e geopolitica Vp News.

No Result
View All Result
  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • cookie policy

© 2021 VP News - blog di attualità e geopolitica Vp News.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Go to mobile version