Mariupol – abbattuti altri due elicotteri: cercano di evacuare ufficiali Nato?

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Il 5 aprile altri due elicotteri ucraini sono stati abbattuti a Mariupol. Probabilmente volevano evacuare qualcuno dall’ultima sacca posizionata nello stabilimento di Azovstal dove sarebbe trincerato e circondato i resti del BTG Azov.

Precedentemente per ben due volte la parte russa ha offerto a tutte le forze ucraine ancora presenti in città di poter raggiungere tramite un corridoio sicuro le linee amiche, ma non ne hanno approfittato. Questo è molto strano, perché il 31 di marzo l’evacuazione è stata tentata precedentemente da cinque elicotteri ucraini (4 Mi-8 e 1 Mi-24).

Questi elicotteri, in decollo dall’aerodromo di Dnepropetrovsk, hanno percorso in volo 300 km a bassa quota, un tratto compreso nel territorio controllato dalle truppe russe, poi sono atterrati nell’area del porto di Mariupol, consegnando munizioni e prendendo diverse decine di militari ucraini dalla tasca di Mariupol. Sulla rotta di ritorno, un elicottero è stato abbattuto dalla milizia popolare di Donetsk con Stinger MANPADS catturati. Secondo lo Stato Maggiore russo, un altro elicottero è stato abbattuto sul Mar d’Azov ed è caduto in acqua a 20 km dalla costa.

in blu il percorso degli elicotteri - rosso linee russe / DNR
in blu il percorso degli elicotteri – rosso linee russe / DNR

Gli unici sopravvissuti sarebbero tre membri del Btg Azov a bordo dell’elicottero caduto a terra (qui il video di uno dei sopravvissuti). Secondo alcune indiscrezioni uno di loro si è rivelato essere un generale francese della NATO (ma non è stato mostrato). In questo caso, non sorprenderebbe che Macron abbia telefonato ripetutamente a Putin.

Cosa sappiamo di questi primi due tentativi? Secondo fonti russe, la parte ucraina cercava di estrarre il comandante della 36a brigata Baranyuk e il comandante di Azov, Prokopenko. In questo caso l’elicottero è stato abbattuto e tra i rottami sono stati rinvenuti documenti francesi.

Il giorno 5 aprile vengono abbattuti altri due elicotteri che tentano l’evacuazione

Quindi, Il 5 aprile, il Ministero della Difesa russo ha riferito che ancora due elicotteri sono venuti dalla direzione mare, molto ostinatamente. Anche questa volta sarebbero stati abbattuti e persi in mare. Lo Stato Maggiore ucraino vuole evacuare qualcuno e ci ha ripetutamente provato. Questo, nonostante il precedente abbattimento di altri due elicotteri.

Ci possono essere solo due ragioni che possono spiegare tanta insistenza: 1) chi si tenta di evacuare sono personalità di pregio, di alto rango; 2) chi si tenta di evacuare possiede informazioni di alto valore mediatico 3) per queste ragioni, chi si deve evacuare deve passare inosservato.

Indiscrezioni sulla cattura di un generale USA

Un’altra notizia non confermata, ma basata su fonti straniere. Su Internet circolano informazioni sulla cattura da parte dell’esercito russo a Mariupol di un tenente generale dell’esercito americano, Roger L. Cloutier. Il Pentagono non conferma né smentisce queste informazioni. Le informazioni principali provenivano da Kiev da un americano che lavorava lì, e la notizia è stata pubblicata anche sul portale estero Hal Turner Radio show.

A Mariupol nel covo dell’Azov altri ufficiali Nato?

Un’altra versione è stata lanciata con riferimento al “giornalista tedesco Vladimirov”: negli scantinati sarebbero rintanati ufficiali provenienti da Francia, Germania, Gran Bretagna e Svezia. Se confermato, allora questa sarebbe una buona carta vincente per le forze armate della Federazione Russa.

Anche le elezioni francesi del 10 aprile potrebbero essere in collegamento con questi ripetuti tentativi. Allo stesso modo – come ha detto recentemente Antonio Gaiani – direttore di Analisi Difesa – la focalizzazione dell’attenzione sui fatti di Bucha potrebbe essere non casuale.

VPNews

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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