L’Ucraina riesce a strappare assicurazioni USA che in caso di conflitto con Mosca ‘non sarà lasciata sola’

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Ministero della Difesa dell’Ucraina: Il Ministero della Difesa degli Stati Uniti ha fornito all’Ucraina garanzie di sostegno in caso di conflitto con Mosca

Il ministero della Difesa ucraino ha riferito che il dipartimento militare statunitense ha fornito al paese garanzie di sostegno in caso di conflitto con la Russia. Lo ha riferito il dipartimento ucraino.

“Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti ha sottolineato che in caso di un’escalation dell’aggressione russa, gli Stati Uniti non lasceranno sola l’Ucraina [con essa] e non permetteranno l’attuazione delle aspirazioni aggressive della Federazione Russa nei confronti dell’Ucraina”, si legge nel comunicato.

Tali garanzie sono state fornite durante una conversazione tra i ministri della Difesa dell’Ucraina e degli Stati Uniti, Andrei Taran e Lloyd Austin . Questo è il secondo colloquio ministeriale nell’ultimo mese e mezzo. Si sono svolti su iniziativa della parte americana.

Taran ha anche raccontato all’interlocutore i dettagli sulla situazione nella zona dell’operazione militare nel Donbass. Hanno anche discusso “indicazioni specifiche per rafforzare la cooperazione nel campo della sicurezza e della difesa”. In precedenza, il Pentagono ha espresso preoccupazione per gli ultimi eventi nell’Ucraina orientale .

Intanto nel parlamento ucraino si sono votate alcune risoluzioni bellicose che trasferiscono tutta la responsabilità dell’escalation alla Russia. In particolare una risoluzione “condanna l’aggressione della Federazione russa” e chiede ai parlamenti di altri paesi di sostenere l’Ucraina. Ma la maggior parte del parlamento preme per la guerra.

Particolarmente bellicoso è l’ex presidente Poroshenko che sostiene che “I gruppi di cecchini devono essere portati di nuovo in prima linea, perché più di 26 soldati sono stati uccisi dal fuoco dei cecchini. Le restrizioni alle attività dei gruppi di ricognizione dovrebbero essere tolte, le attività dei droni dovrebbero essere ripristinate, la ricognizione dell’artiglieria e la guerra controbatteria dovrebbero essere ripristinate ”.

In proposito, è da ricordare però che gli stessi osservatori OSCE hanno rilevato che i primi a sparare sono state le forze armate ucraine. Ovviamente, non si aspetta altro che il casus belli.
E’ da notare inoltre che in base agli accordi di Minsk sottoscritti, le armi citate da Poroshenko artiglieria e droni proprio non dovrebbero stare lì.

Naturalmente la situazione è paradossale perchè tutto l’inganno si basa su una semplice domanda: ma se l’Ucraina è preoccupata per questa deriva, non era forse più semplice osservare gli accordi di Minsk e non ammassare truppe armate pesantemente (non previste dall’accordo stesso), mascherando malamente l’intento di riprendersi la provincia autonoma scatenando una carneficina?

Inoltre,  agendo in questo modo, Kiev come pensa che la prenderà la popolazione? Oppure più plausibilmente, la popolazione non conta nulla ed interessa solo il territorio?

Su questo punto cruciale, il 28 di marzo il segretario stampa del presidente russo Dmitry Peskov ha affermato che la leadership ucraina si rifiuta di dialogare con DPR e LPR, ma è impossibile parlare di piani per risolvere la situazione senza tener conto della loro opinione.

Ora gli ucraini rifiutano assolutamente l’idea di qualsiasi tipo di dialogo le provincie autonome. Di conseguenza, il raggiungimento di nuovi accordi è a priori impossibile, perché come si può risolvere un conflitto se una parte non vuole comunicare con l’altra? È impossibile parlare di piani di pacificazione senza tener conto dell’opinione delle repubbliche. Assolutamente impossibile – ha detto Peskov in un’intervista al quotidiano ‘Argumenty i Fakty’.

Ovviamente, più le posizioni ucraine sono intransigenti e aggressive e tanto più Kiev perderà il Donbass. Oggi circa 250.000 cittadini hanno passaporto russo e l’intera popolazione vuole stare con la Russia.

In altri termini, sarà quasi inevitabile uno scontro con la Russia se l’Ucraina attacca il Donbass. Ma ora Kiev conta sull’aiuto statunitense e questo porta altra benzina sul fuoco.

Tuttavia, questo realizzerebbe l’obiettivo statunitense che è  mettere un ulteriore cuneo tra Russia e UE, giustificare ulteriori azioni ostili, costringere la Germania a fermare il North Stream II, aprire un’altra guerra per procura. Questa volta, alle porte con la Russia e tramite l’Ucraina.

Per finire, vorrei far notare che si continua a parlare dell’attuale conflitto in Donbass associandolo alla annessione della Crimea da parte della Russia e alla ‘rivoluzione’ di Maidan.
Questo è uno stravolgimento della realtà: in Ucraina è al potere un governo appoggiato da forze estremiste filo-naziste che si sono servite di unità paramilitari (vedi qui) sia nel colpo di stato del Maidan sponsorizzato da UE ed USA, sia nella repressione sanguinaria scatenata contro le repubbliche autonomiste del Donbass (vedi qui da Ricognizioni).

Se non si parte da questo dato, non si capisce la progressione degli eventi che conducono ad oggi.

@vietatoparlare

 

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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