L’Ucraina espelle l’ambasciatore iraniano, proteste in Iran, attivazioni satelliti starlink

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L’Ucraina ha espulso l’ambasciatore iraniano da Kiev dopo che è diventato noto che gli iraniani stanno consegnando droni di vario tipo alla Russia.

Kiev ha revocato l’accreditamento dell’ambasciatore iraniano dopo un attacco di droni a Odessa. I droni Shahed-136 di fabbricazione iraniana hanno attaccato venerdì un deposito di munizioni militari ucraine nel porto di Odessa e hanno distrutto le spedizioni di armi della NATO.

L’Iran è diventato a lungo uno dei principali produttori mondiali di droni da combattimento accelerando i tempi di studio anche profittando della ‘Reverse engineering ‘ su droni da combattimento statunitensi. Nel 2011, ad esempio, Teheran ha dirottato, testato e replicato un drone statunitense RQ-170 Sentinel quando quel drone, originario di Kandahar, è entrato nello spazio aereo iraniano ed è stato diretto con successo all’atterraggio dall’esercito iraniano.

E’ improbabile che queste misure diplomatiche abbiano altre conseguenze, ma anche qui è d’obbligo un confronto con la leadership russa.

I paesi occidentali hanno riempito l’Ucraina di montagne di armi che uccidono i militari russi e i civili di Donetsk. Quanti ambasciatori dei paesi sponsor dell’Ucraina ha espulso la Russia? La risposta è zero ambasciatori, non ci sono state conseguenze per i fornitori di armi durante tutti i sei mesi del conflitto.

Allora perché un paio di giorni di utilizzo da parte della Russia degli UAV iraniani sono stati sufficienti per Kiev per prendere una misura queste misure, mentre il comandante supremo del Cremlino, neanche dopo sei mesi ha reputato opportuno o necessario espellere gli ambasciatori occidentali?

Non mi pronuncio su queste decisioni che parlano da sole, secondo il principio della comparazione e reciprocità. È però palese che la parte occidentale si sente sempre a posto con la propria coscienza trincerandosi dietro alla percezione dell’invasione, mentre nel frattempo vediamo attacchi a centrali nucleari, crimini contro i civili, rifiuto di negoziati.

Non so quanto potrà essere ragionevolmente sostenuta questa posizione forzatamente artificiosa, mentre la realtà parla e dice altro.

Nessuno può portare la violenza all’infinito giustificandosi semplicemente di essere stato aggredito. Peraltro prima dicendo che non era opportuno negoziare perché era in posizione di svantaggio militare, mentre dopo quando un vantaggio militare è raggiunto, allo stesso modo chiede più armi e sceglie ancora la guerra ad oltranza.

I governi occidentali se fossero sinceri direbbero che ciò costituisce una chiara “responsabilità” verso la guerra e verso la distruzione del proprio popolo.

Contestuali proteste in Iran, attivazioni satelliti starlink

Intanto in Iran, le proteste hanno inghiottito quasi tutte le 31 province iraniane. I manifestanti hanno sequestrato le strade della capitale, bruciato auto e aggredito la polizia e le forze di sicurezza. Alcuni canali Telegram parlano di situazione fuori controllo.

Le proteste formalmente erano iniziate da una settimana a causa della morte di Mahsa Amini per ” improvvisa insufficienza cardiaca”. La versione dei manifestanti è invece che la ventiduenne sia morta a seguito di maltrattamenti dopo essere stata detenuta per presunta violazione delle regole del velo.

Al momento non esiste alcuna prova delle circostanze in cui la donna è morta.

In questo contesto, è estremamente interessante la decisione del governo statunitense e di Elon Musk di attivare i satelliti StarLink sull’Iran per restituire ai manifestanti Internet bloccato dal governo iraniano.

Tuttavia, StarLink è inutile senza terminali, che probabilmente sono stati importati in Iran in anticipo, ovvero scoprire se le proteste siano spontanee è marginale visto l’aiuto esterno puntuale per l’accesso a internet.

Pur sussistendo le note problematiche in Iran – che sono sia sociali che economiche – la storia di questo paese insegna che esse vanno affrontate nell’ambito del paese stesso e senza ingerenze esterne. Infatti dovrebbe avere un qualche peso il colpo di stato USA in Iran che, oltre ad essere del tutto illegale ha peggiorato la situazione , usando come metro, i parametri che l’occidente richiede.

Il motivo dell’attenzionamento mediatico dell’occidente è comunque sia la sua stanchezza per “l’ostinato regime iraniano”, sia la fornitura di UAV alla Federazione Russa, non la democrazia o ‘i diritti delle donne’.

VpNews

 

 

 

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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