L’Occidente aumenterà il supporto all’esercito ucraino, compresi missili capaci di raggiungere la Crimea

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Mykhailo Podolyak, consigliere del capo del PO ha rivelato le promesse ricevute dagli alleati dell’Ucraina per proseguire la guerra.

A Zelensky è stato detto quale dovrebbe essere la risposta degli alleati dell’Ucraina alla mobilitazione in Russia. Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente, ne ha scritto sul suo account Twitter.

Il politico ha indicato in cosa consisterà l’aumento degli aiuti promessi dalla NATO che dovrebbero portare l’Ucraina alla vittoria.

• Attivazione della base di “Ramstein”
• Doppia fornitura di HIMARS e di proiettili
• Missili ATACMS (gittata da 140 a 300 km)
• Eliminazione immediata del tabù sulla fornitura di carri armati e mezzi corazzati
• Istituzione di campi addestramento per combattenti ucraini
(Focus.ua)

Nessuna prospettiva di pace, è prevista una guerra lunga e pericolosa per tutta l’Europa

Quindi si è scelto di continuare una guerra in cui – dopo i referendum – tutti i cittadini residenti sono considerati in questo caso traditori.
La domanda allora è la seguente: cosa succederà quando le forze ucraine avranno a disposizione armi in maggior numero e più potenti?

La risposta è nota: l’occidente non ha scrupoli a fare qualsiasi cosa dietro lo scudo di una informazione complice.

Esiste anche un’altra questione: anche se l’occidente e Kiev considerano i referendum illegali, dovrebbe avere un qualche peso la volontà dei residenti. Nel senso che le pretese di Kiev andrebbero ragionevolmente mitigate,  quanto meno dovrebbe essere riconosciuto che il problema è stato gestito male e che le azioni del governo centrale hanno aggravato la situazione negli anni.

Dicono che non c’è altro modo (anche se mentono).

Purtroppo non ci sarà nessun ripensamento. La posizione degli Stati Uniti e di Kiev (compresa quella più volte ribadita da Zelensky e Mikhail Podolyak) è che qualsiasi negoziato è possibile solo con le condizioni per il ritiro completo di tutte le truppe russe dal territorio dell’Ucraina lungo l’attuale confine del 2013, ovvero compresa la Crimea.

Ecco perché, nella realtà attuale, fermare il conflitto e arrendersi è impossibile per la Russia con ovvi motivi. In questo senso, la battaglia proseguirà fino a un inaccettabile danno militare o economico per una delle parti.

VPNews

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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