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Home Politica Internazionale AREE DI CRISI

L’ISIS riprende a bruciare i raccolti dei campi nel distretto di Makhmourin Iraq

12 Maggio 2020
in AREE DI CRISI
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L’ISIS riprende a bruciare i raccolti dei campi nel distretto di Makhmourin Iraq
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L’ISIS sta bruciando i campi di grano degli agricoltori di Makhmour. Gli agricoltori attendevano la raccolta di grano e orzo da circa 8 mesi. E questo è quello che ottengono. La gente di Makhmour non ha visto la pace per la maggior parte dei periodi negli ultimi 60 anni.

I gruppi di militanti dello Stato Islamico (ISIS) si nascondono nelle Montagne del Qarachokh nell Makhmour. I terroristi anche l’anno scorso , nello stesso periodo, avevano messo in atto – in Iraq ed i in Siria – una vasta campagna di incendi contro gli agricoltori che si erano rifiutati di pagare loro le tangenti.

Il distretto di Makhmur si trova in Iraq nel Governatorato di Erbil nell’Iraq settentrionale . Makhmur è popolato principalmente da arabi e curdi ed è stato catturato dall’esercito iracheno da Peshmerga nell’ottobre 2017. Durante la crisi ISIL del 2014 , la città è stata occupata dai terroristi islamisti dell’ ISIL prima di essere riconquistata dalle forze curde unite.

#ISIS terrorist have yet again started burning the wheat fields of innocent farmers. Currently, in the Qeraj area, near the Qarechukh mountain, the fields of citizens are on fire. This is an example of their barbarity & how they are against all that is good in favour of humanity. pic.twitter.com/OuxChogePB

— Sirwan Barzani (@SirwanBarzani_) May 11, 2020

A riguardo Wim Zwijnenburg, un ricercatore senior di PAX, un’organizzazione di pace olandese ha detto in una intervista sulla pubblicazione online Kurdistan 24 la scorsa settimana si sono verificati un piccolo numero di incendi sulla catena montuosa a sud-est di Makhmour, che hanno bruciato circa 20 chilometri quadrati di vegetazione.

Ed ha aggiunto:

“Quest’anno, l’ISIS finora ha innescato incendi solo a Diyala” ma gli incendi potrebbero colpire anche altre zone per “cogliere di nuovo l’opportunità” all’avvio della stagione del raccolto. Gli incendi possono essere avviati con “piccoli mezzi” ma hanno un “enorme impatto sulla sicurezza alimentare, sulla vita e sul sostentamento degli agricoltori”.

Makhmour fa parte del territorio conteso tra il governo regionale del Kurdistan (KRG) e il governo federale iracheno. Si trova alla periferia della provincia di Erbil, circa 60 chilometri a sud-ovest della capitale curda.

La città era amministrata congiuntamente dai due governi dalla caduta del regime iracheno nel 2003.

A seguito dell’emergere dello Stato islamico nel 2014, in molte aree contese, le forze curde di Peshmerga hanno mantenuto la loro prima linea e hanno impedito ai militanti di entrare nel loro territorio nonostante l’organizzazione terroristica controllassero la terra adiacente.

La sicurezza in quelle aree, tuttavia, si è notevolmente deteriorata dopo che le forze irachene sono state appoggiate dalle milizie sciite, in risposta al referendum sull’indipendenza della regione del Kurdistan del settembre 2017.

(…)

Da ottobre 2017, le forze irachene sono state incaricate di proteggere l’area di Makhmour, ma da allora i militanti dello Stato islamico sono tornati, minacciando gli agricoltori di pagare le tasse o dare loro bestiame.

Negli ultimi anni, le forze di Peshmerga e le truppe irachene, sostenute dalla potenza aerea della coalizione guidata dagli Stati Uniti, hanno avviato diverse operazioni militari per eliminare le cellule dormienti che si nascondono sul monte Qarachokh.

Tags: incendiIRAQ
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Patrizio Ricci associato Freelance International Press (FLIP), socio dell’ass. Blogger Samizdatonline, Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Coofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

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