Libia, Berlusconi: ero e sono contrario a intervento

Date:

Reuters 7 luglio

link all’articolo: http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE7660H820110707

Prendere decisioni sensate nelle cose che contano e prendersene la responsabilità, questo voglio da un politico, che si sostengano i valori  per cui hanno riscosso il consenso, in cui la gente si è riconosciuta ed ha dato la propria fiducia.

Ma in questa Res-pubblica,  chi conta nelle decisioni non è l’espressione della volontà degli eletti,  a prevalere sono sempre l’interesse dei potenti.

Abbiamo assistito all’inusitata decisione di prendere parte alla guerra in Libia senza alcuna giustificazione per una decisione così grave. Il potere è in mano a  forze trasversali ai partiti che sopravvivono e condizionano le legislature, che determinano che non cambi nulla nella politica e nelle scelte che cambierebbero il paese , se cambiare  lo status-quo è contro determinati interessi, contro la propria idea di stato che salva tutti.  Un’idea per cui il bene di tutti va bene se lo fà lo stato,  fare lo stato, niente importa se “lo stato” una sua idea sull’uomo ce l’ha eccome e l’ impone con i mezzi che ha. Subdoli.

Quindi un paese dalla Democrazia limitata. Per arginare questa anomalia Berlusconi è stato costretto a personalizzare fortemente  il partito  per avere un minimo di decisionismo e di disegnarle il profilo, si è così attirato  l’accusa di partito – azienda.

Ora oggi fa questa dichiarazione “ero contrario e sono contrario all’intervento” e continuo a pensare che è una cosa terrificante.

E’ una italietta ancora in fase risorgimentale, in cui non  si capisce chi prenda le decisioni, …e allora chi ci governa veramente?

Di fatto chi governa non è Berlusconi che deve sottostare ai lacci e laccioli di questo schifo di  sistema , troppo decisionismo si dice non fa bene alla democrazia … è pericoloso..  ed allora vorrei capire come mai si decide e si realizza immediatamente invece una guerra con una maggioranza parlamentare praticamente totale…e con il singolare impegno del Presidente,  ora apprendo che non è  la maggioranza che governa il paese ad averla decisa.  Allora cosa è successo? Chi ha deciso? E perche?

Questo è gravissimo, siamo ancora in una libertà limitata post-guerra mondiale? E con il sistema di alleanze internazionali ed europee che ci sono, siamo più liberi o meno liberi?

Qualsiasi cosa ci dicono per giustificare,  non dobbiamo credere ai banditori di morte: la guerra umanizzata non esiste. Nessun uomo è un obiettivo legittimo.

Chiedo che tacciano le armi e che si riprenda il dialogo, anche attraverso l’invio degli ispettori delle Nazioni Unite e di osservatori della comunità internazionale; chiedo l’apertura immediata di un corridoio umanitario per portare assistenza alla popolazione libica.

VietatoParlare.it

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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