Libia. AQMI, LIFG, Gheddafi, Ribelli e Nato: chi spara a chi?

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interessante articolo (documentato) SULLA COMPOSIZIONE DI UNA PARTE DELLE FORZE CHE COMPONGONO I RIBELLI IN LIBIA:

Con l’assenza di controlli non capita solo che diversi migranti si spingano in mare verso nord (e che noi li si lasci morire in mare).

Succede anche che AQMI (al-Qaida nel Maghreb Islamico) riesca ad entrare in Libia senza colpo ferire.

Anche perché a Gheddafi non può interessare di meno che la cosa avvenga anzi, in questo momento sembra proprio che gli faccia gioco.

Ma andiamo in ordine.

Perché AQMI va in Libia? Principalmente per procurarsi armi con le quali combattere francesi e americani (cioè quelli che adesso bombardano Gheddafi) nei luoghi in cui generalmente opera (Mauritania, Mali e Niger soprattutto, ma anche Ciad):

«Siamo molto preoccupati per la presenza di al-Qaeda tra i ribelli libici e il suo rafforzamento nel paese». Lo ha detto il ministro algerino per gli Affari africani, Abdel Qader Masahil, in un’intervista ad un quotidiano arabo. «I terroristi islamici sono riusciti a ottenere armi pesanti molto sofisticate approfittando della guerra in Libia e questo fatto mette in pericolo tutta la regione», ha spiegato Qader Masahil ad al-Quds al-Arabì. Secondo i servizi algerini, il sud della Libia sarebbe ormai fuori dal controllo dello stato e l’organizzazione terroristica ne starebbe approfittando per far arrivare le armi, rubate nelle armerie libiche, nelle sue basi in Mali. (fonte)

Era ciò che Scott Stewart di STRATFOR anticipava qualche tempo fa: sia il LIFG (per saperne parti da qui) che AQMI potevano trarre vantaggio dalla guerra contro Gheddafi e Gheddafi poteva trarre vantaggio dallo scatenare i terroristi.

E tutto questo per la gioia (anglofona) di al-Qaida nella Penisola Araba, che getta benzina sul fuoco nel nuovo numero di Inspire, e anche di al-Qaida “centrale” che, se avete seguito questo blog (per saperne parti da qui), è piena zeppa di libici che non aspettano altro di rientrare in patria per mettere in atto la nuova strategia “dialogante” che gli alqaidisti hanno inaugurato con lo sbocciare della “primavera araba”.

Bene: ora perfavore tenete separati LIFG e AQMI, non li chiamate genericamente al-Qaida.

Sembra che AQMI non si limiti ad accaparrarsi armamenti ma che partecipi agli attacchi contro Gheddafi:

ALGERI – La cellula di al-Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi), attiva nelle regioni del Sahara africano, sta inviando suoi kamikaze in Libia per compiere attacchi suicidi contro le brigate di Muammar Gheddafi. A rivelarlo è una fonte della sicurezza algerina al quotidiano locale ‘Ennahar’.

Gli inquirenti seguono questa pista alla luce delle indagini che hanno portato all’identificazione di un terrorista algerino di al-Qaeda, Dhakar Abdel Qader, ucciso nei giorni scorsi nella provincia di Illizi, nel sud del paese vicino al confine con la Libia, durante uno scontro a fuoco con la polizia di frontiera algerina. Il terrorista era stato individuato ed inseguito poco prima dagli uomini della sicurezza del regime libico nei pressi della città di Ghadames. Secondo gli inquirenti algerini, il terrorista era stato inviato in Libia dal capo della cellula di Aqmi, Abu Zayd, per compiere un attentato kamikaze. Aveva infatti con se una cintura esplosiva ed un kalashnikov.

Qader era riuscito ad attraversare via terra il confine tra Algeria e Libia, ma una volta arrivato a Ghadames è stato individuato dagli uomini di Gheddafi che lo hanno costretto a rientrare in Algeria e ad affrontare le guardie frontaliere algerine. Il terrorista si è rifiutato di arrendersi ed ha combattuto fino a quando non è stato ucciso. Gli inquirenti libici sono convinti che al-Qaeda si sia infiltrata tra le fila dei ribelli di Bengasi e che partecipi alla guerra contro le brigate di Gheddafi. (fonte)

Secondo Noman Ben Othman (leggete qui chi è), fin dal gennaio scorso diversi jihadisti libici si sono uniti ad AQIM e ciò è una grossa novità perché in Libia AQIM non era mai entrata prima.

Sembra anche che ci sia stata una prima storica operazione di AQIM in Libia.

Ora veniamo al raid della NATO che “inavvertitamente” ha colpito dei ribelli libici.

Pensate davvero che, come dicono, gli aerei abbiano attaccato i ribelli per sbaglio, confusi dal fatto che questi sparavano colpi in aria in segno di giubilo mentre entravano a Brega?

Un fucile può abbattere un aeroplano?

AQIM ha dichiarato che quell’attacco era contro i suoi, che ne sono morti vari. Ha dichiarato che se la cosa continua si scaglieranno contro la NATO. Cosa che d’altronde già fanno dai loro “rifugi” in Mali, Niger, Algeria del sud etc.

Comunque, se ciò fosse vero dovremmo ipotizzare che la NATO sa dove stanno gli alqaidisti e li bombarda.

Quindi:

  1. AQMI è contro Gheddafi
  2. NATO è contro Gheddafi
  3. Gheddafi è con AQMI (o perlomeno non è contro, nel senso che non si cura di eventuali infiltrazioni anzi, sembra che gli facciano comodo)
  4. AQMI è contro NATO
  5. NATO è contro AQMI
  6. NATO è con i ribelli
  7. AQMI è con i ribelli
  8. i ribelli sono contro Gheddafi
  9. LIFG è con i ribelli
  10. NATO è con il LIFG
  11. AQMI è con il LIFG

Bella caciara, complimenti.

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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