Liberazione di Dayr al-Zur

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Il 1° settembre 2017, le truppe dell’Esercito arabo siriano avanzavano a nord di Manuq, vicino Jub al-Jarah, ad est di Homs. L’Esercito arabo siriano aveva liberato Salba, Rasm al-Mazarah, Zanuba, Tuayinah, Hasu, Maqiman al-Shamali, Maqiman al-Janubi, Tayabah Daqij, Jub al-Abyadh, al-Qastal e al-Maqsar, ad est di Hama. Gli aerei militari siriani e russi effettuavano numerose sortite contro le posizioni del SIIL presso Dair al-Zur, nelle regioni di Wadi al-Thardah, Panorama, al-Maqabar, al-Rushdiyah, al-Baqaliyah e Ayash, eliminando numerosi terroristi.

Le truppe dell’Esercito arabo siriano respingevano l’attacco di Jabhat al-Nusra su al-Layramun e Jamiyat al-Zahra, ad ovest di Aleppo. 25 forze d’élite dell’Esercito arabo siriano, i Cacciatori del SIIL, nel villaggio di al-Musharifah, vicino ad Aqirabat, ad est di Hama, respingevano l’attacco da 350 terroristi del SIIL. “Le unità militari furono sostenute dall’azione aerea russa, dato che solo la potenza aerea russa ha i mezzi per effettuare attacchi notturni mirati“. Le forze governative siriane liberavano Aqirabat, ad est di Hama.

Il 2 settembre, gli aviogetti da combattimento russi distruggendo 9 blindati, 6 postazioni d’artiglieria, 1 lanciarazzi, 3 depositi di munizioni, 1 centro di comando e 20 autocarri carichi di carburante, armi e munizioni, presso Dair al-Zur, e un convoglio di 12 autocarri del SIIL tra Dair al-Zur e Rasafah. Presso Aqirabat, l’EAS liberava Ruayizah, Qazirah, Muadhamiyah, Jaruh, Harishah e Wadi al-Uzam, eliminando numerosi terroristi. Un gruppo di soldati dell’EAS assaltava le posizioni del SIIL a Tal Alush, presso Dair al-Zur, eliminando 10 terroristi e sequestrando molte armi e munizioni. Le truppe dell’Esercito arabo siriano respingevano l’attacco del SIIL su Aqirabat, nell’est della provincia di Hama, infliggendo notevoli perdite ai terroristi.

L’Esercito arabo siriano liberava Rasm al-Hajanah e Jabal Safiya, nella provincia di Dair al-Zur, e Tal Abid e al-Hirah a sud-est di Raqqa. Inoltre, l’EAS liberava Jabal Nazirat, Jabal Nayraman e Jabal Adamah a nord dell’autostrada Suqanah-Dair al-Zur, a 30 km dal Dair al-Zur. Il Ministro della Difesa russo annunciava che la città di Aqirabat, la principale base del SIIL nella Siria centrale, era tornata sotto il controllo dell’Esercito arabo siriano, “L’ultimo grande centro di resistenza dei terroristi nella parte centrale della Siria è stato distrutto, e adesso le unità militari siriane ripuliscono i sobborghi di Aqirabat. Le unità della 4.ta Armata del governo siriano in collaborazione con la 5.ta Divisione volontaria e le forze dell’intelligence militare, hanno liberato la città di Aqirabat“. Dopo aver liberato Agirabat, le forze siriane liberavano Zaqrutiyah, Um Maur, Qirbat Hayuniyah e Qur Tahin, ad est di Hama.

Il 3 settembre, l’Esercito arabo siriano liberava il Wadi al-Zuayihaq e al-Haribishah, tra Homs e Dair al-Zur. Muhamad Fahad, boia saudita del gruppo terroristico SIIL, veniva eliminato dall’Esercito arabo siriano ad est di Dair al-Zur. Le truppe dell’Esercito arabo siriano, nell’est della regione di Hama liberavano Maqiman al-Janubi, Rasm al-Ahmar, Nayimah, Jadidah, Tanhaj e la regione di al-Sayb, eliminando 38 terroristi del SIIL, mentre a sud di Raqqa liberavano Tal Abad e al-Hayarah. L’EAS liberava Rasm al-Ahmar, Rasm al-Dhaba, Masudah e Rasm al-Qanbar, presso Aqirabat. Le truppe dell’Esercito arabo siriano liberavano Harmalah, tra Jubar e Ayn Tarma, da cui passava una delle principali linee di rifornimento di al-Nusra presso Damasco, e liberavano la regione di Mathalaq al-Janubi, a Jubar.

L’EAS liberava i valichi 169 e 170 sul confine giordano. Presso Dair al-Zur, la Quwat al-Nimr dell’Esercito arabo siriano attraversava l’Eufrate ad al-Bumatar, eliminandovi 69 terroristi del SIIL. La Quwat al-Nimr, dotata di carri armati T-90 e T-72, attraversava il fiume utilizzando ponti mobili galleggianti, consegnati dai russi un mese prima in vista della liberazione di Dair al-Zur. La Quwat al-Nimr liberava Bir Qusibah, Tar Tarafui, Qasr Tarafui, giacimento Qaratah e Qubajib, a 7 km da al-Shula, provincia di Dair al-Zur. Le forze governative liberavano Bir Ghabaghib e al-Shula, sull’autostrada Suqanah-Dair al-Zur. Cellule dormienti del Baath attaccavano i comandi islamisti nei villaggi Nabila, Huriqi e Maqas, a Dair al-Zur. La Quwat al-Nimr liberava la stazione al-Sham, avanzando verso la base del 137.mo Reggimento. Un’unità speciale eliportata dell’EAS eliminava le difese del SIIL presso la caserma del 137.mo Reggimento, mentre l’EAS liberava l’ospedale al-Assad e la rotatoria Panorama, tagliando le linee di rifornimento del SIIL verso la città.

Il 4 settembre l’artiglieria dell’Esercito arabo siriano bombardava il centro di comando principale dei terroristi, ad Huayqa al-Qarbi presso Dair al-Zur, eliminando 9 capi del SIIL: Abu Umar al-Qarbuli, Abu Muhamad al-Shuayti, Abu Maryam al-Tayanah, Abu Muayah Idlib, Abu Dajanah Baqras, Abu Ubaydah al-Ani, Abu Salman al-Ahuzi e Abu Yaqub al-Muhajir. La SAAF bombardava le posizioni del SIIL ad al-Ayash, al-Shumaytiyah, al-Masrab, al-Qaritah, al-Tabani e presso Panorama. Le truppe dell’Esercito arabo siriano respingevano l’attacco del SIIL su Jaruh, a nord di Aqirabat, mentre la SAAF bombardava le linee del SIIL presso al-Hardanah, Tal Adamah e al-Asafarah. L’Esercito arabo siriano, sostenuto dagli elicotteri d’attacco russi, distruggeva 30 autobombe del SIIL a Dair al-Zur, presso la base del 137.m Reggimento.

Gli attacchi aerei russi distruggevano anche 2 carri armati, 3 veicoli da combattimento della fanteria e 10 tecniche del SIIL, ed eliminavano oltre 70 terroristi presso Dair al-Zur, “Le forze aerospaziali russe hanno condotto più di 80 missioni su Dair al-Zur a sostegno delle truppe siriane. Gli aerei russi eliminavano 2 carri armati, 3 blindati e più di 10 fuoristrada con armamento pesante. Più di 70 terroristi sono stati eliminati“. L’Esercito arabo siriano entrava a Dair al-Zur dalla regione della Base del 137.mo Reggimento, e quindi procedeva liberando il quartiere al-Huayqa. Presso Suwayda, ad al-Tanaf gli inglesi ritiravano le loro forze, composte da mercenari e spie del MI6. Le forze governative siriane respingevano l’attacco del SIIL presso l’autostrada Suqana-Dair al-Zur e liberava completamente l’area di al-Shulah, dopo un giorno di intensi combattimenti con i terroristi. L’EAS liberava 4 villaggi ad est di Hama, Masud, Tubiyah, Marami, Um Ramal, Qanbar e Hamada Umar, presso al-Salamiyah.

Il 5 settembre, la SAAF distruggeva un convoglio di 10 autoveicoli del SIIL a sud-ovest di Dair al-Zur, mentre la fregata russa Admrial Essen lanciava dei missili da crociera contro una base, un impianto di comunicazione e un’officina di riparazioni per veicoli corazzati del SIIL, presso al-Shula, “I missili Kalibr sono stati lanciati contro obiettivi del SIIL identificati e confermati attraverso diversi canali. L’attacco missilistico ha distrutto centri di comando, un impianto di comunicazione, depositi di armi e munizioni, un impianto di riparazione per veicoli blindati e numerosi terroristi“, dichiarava il Ministero della Difesa russo. Il blocco imposto per tre anni dallo Stato islamico a Dair al-Zur veniva tolto dalle truppe dell’Esercito arabo siriano, che raggiungevano la città sulla riva occidentale dell’Eufrate. Le forze dell’Esercito arabo siriano lanciavano le operazioni su cinque assi verso Dair al-Zur, mentre le linee del SIIL collassavano. Dair al-Zur era di grande importanza per la lotta contro il terrorismo, per la posizione strategica, essendo la città più grande della Siria orientale e la settima del Paese, con 125000 abitanti, la cui provincia confina con l’Iraq ed è ricca di petrolio. Dair al-Zur è il centro dell’industria petrolifera siriana.

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Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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