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Home Chiesa padre Daniel Maes

Lettera di padre Daniel dalla Siria: “Il capovolgimento definitivo è cominciato”

12 Giugno 2013
in padre Daniel Maes, Siria
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Lettera di padre Daniel dalla Siria: “Il capovolgimento definitivo è cominciato”
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QusseirQara, venerdì 31 maggio – venerdì 7 giugno 2013
 
Cari Amici,
Il capovolgimento definitivo è cominciato. Non riescono a vincere contro un popolo che è concorde con il suo governo ed il suo presidente, tuttavia nella loro ritirata i ribelli uccidono ancora i civili, i più possibili, soprattutto cristiani. Il nostro villaggio non è per niente al sicuro, perché fino ad oggi  è sempre il  punto di incontro dei terroristi.

Nel frattempo una relazione  della NATO riconosce che il 70% della popolazione Siriana sostiene il presidente ( 20% non ha un’ opinione e 10% è per i ribelli) . (http://www.worldtribune.com/2013/05/31/nato-data-assad-winning-the-war-for-syrians-hearts-and-minds/)
Attraverso un studio diligente, scienziati ed esperti europei hanno capito quello che un contadino siriano ha già capito  da anni. Siamo lieti che intanto il presidente del Consiglio Europeo, Herman van Rompuy, nella  31 Conferenza  Russia – EU a Ekateringeburg sembra sostenere totalmente Putin e Ginevra II, sulla base di Ginevra I. 
 
Nel frattempo, la Coalizione della opposizione Siriana è in riunione in Istanbul,  tra l’altro per scegliere di nuovo un nuovo presidente ombra (il quarto) perché Ghassan Hitto è solo ad interim. L’opposizione fa un appello urgente alla comunità internazionale per quanto riguarda gli attacchi dell’esercito in Qousseir , dove , secondo loro, adesso migliaia di civili feriti sarebbero in pericolo. La stampa parla di “una situazione drammatica in Qousseir”. Che ipocrisia. Nella nostra comunità abbiamo gente proveniente da Qousseir e per di più accogliamo alcune famiglie che sono fuggite da Qousseir. Loro ci mostrano sui loro cellulari immagini delle distruzioni e dei saccheggi con cui “l’opposizione” ha cambiato Qousseir in una città fantasma. Adesso che finalmente l’esercito li ha fermati, “la comunità internazionale” deve venire in loro aiuto, perché loro vogliono – da questo posto molto strategico- ridurre  tutta la Siria ad una città fantasma abbandonata. Nel frattempo, l’Esercito Libero Siriano , finalmente scacciato da Qousseir,  ha nella sua fuga del 28 maggio assassinato tutti i cristiani di Ak –Duvair, un paese al confine con il Libano.  E l’Europa continua a sostenere questo “Esercito Libero Siriano”!
Domenica noi parteciperemo all’adorazione mondiale. Papa Francesco avvia una adorazione nella Basilica di San Pietro a Roma oggi dalle ore  17 fino alle ore  18  e invita tutte le basiliche, parrocchie e cappelle nel mondo intero ad unirsi in questa adorazione. Per noi sono le ore 18 e noi arriviamo a  due ore di adorazione. Abbiamo un poco di distrazione, perché Nada entra con la sua bimba Fadia e la mette sul tappeto. Fadia è come un mini-aereo in piena tempesta: tutto si muove insieme e separatamente e tuttavia non perde pezzi. Sebbene fa già dei capricci arabi, Fadia è affascinata dalle luce di candele intorno al Santissimo Sacramento sull’altare nel buio e senza elettricità.
Durante questa settimana abbiamo raccolto le ciliegie. Sono delle bellissime ciliegie: grosse e rosse scuro. Abbiamo una decina di alberi di ciliegio che si trovano tutti vicino agli edifici del monastero. Solo uno alla volta , in ore irregolari, i membri della nostra comunità aiutano nella raccolta. E’ una misura di sicurezza contro i rapitori. 
 Dopo le ciliegie c’è la moltitudine di alberi d’albicocca che si trovano a maggiore distanza. Non so come si farà la raccolta. Sarà un  lavoro per la gente del villaggio. L’anno scorso tutta la comunità si è goduta  pienamente la libertà di raccoglierle durante giorni interi.  Abbiamo già raccontato che facciamo tutti i lavori da soli, se possibile, secondo la vecchia e buona tradizione delle monaci. Nella fattoria abita adesso una nuova famiglia musulmana. La precedente famiglia con quattro bambini ha lasciato la fattoria per ragioni di sicurezza quando i bombardamenti sono cominciati. E’  vero che la fattoria si trova dentro le mura del monastero, ma si trova dall’altra parte del terreno,  perciò troppo distante. Ci sono due mucche, due vitelli, 25 pecore, anatre, oche, tacchini, polli,…Ogni settimana si fa 2 volte lo yogurt e il formaggio, anche se non ho ancora visto il materiale speciale per la fabbricazione del formaggio. Ci sono differenti tipi di formaggio: duro e tenero, dipende dalla suora. Si mangia il formaggio “alla francese”. Prima noi mangiavamo pane con formaggio. Qui si mangia formaggio con un poco di pane. Probabilmente sotto l’influsso francese. La Francia è l’unico paese che non ha una cucina tipica come gli altri paesi. C’è un cucina Italiana, la cucina Fiamminga, la cucina Olandese etc. La Francia ha solo “une haute cuisine”. Amen. Noi mangiamo qualche volta formaggio fatto in casa con un poco di pane.

Gioia e tristezza per la liberazione di Qousseir.  Nello stesso tempo, l’Esercito Libero Siriana (secondo l’Occidente i liberatori e protettori del popolo!) fa una strage nel suo ritiro, uccidendo cristiani il più che possibile. Un capo di Al Nousra – involontariamente – ha dato una testimonianza importante e ammette che Qousseir  “è caduta”. “Da due anni abbiamo chiuso tutto la regione. Abbiamo provveduto a trincee, gallerie sotterranee, migliaia di armi e una grandissima quantità di munizioni, tutto era pronto in Qousseir… la vostra vittoria, cani di Alawiti, è assurda…pazza. Ho partecipato ad altre grandissime operazioni in Afghanistan e Iraq. Ho abbattuto Gheddafi (!) ma non ho mai visto  uomini che erano tanto determinati e facevano la battaglia senza timore e paura. Loro erano ancora più preparati  a  morire, dal momento che loro sono entrati  in Qousseir. I nostri guerrieri hanno buttato via le armi e sono fuggiti … noi abbiamo perso il controllo dal momento che i guerrieri dell’Hezbollah sono venuti…Quando volevano fuggire nel  Libano, loro sono caduti nella trappola che hanno fatto gli Hezbollah nella valle di Bekaa in Baalbek.” . Mercoledì,  Qousseir era completamente liberata.
…
Quando, due settimane fa, la battaglia di Qousseir è cominciata, noi pensavamo/ speravamo che i nostri vicini armati sarebbero partiti verso Qousseir per non tornare più. Invece ciò non si è avverato. Al contrario, i terroristi che sono potuti fuggire  da Qousseir sono venuti qui. In Nabe e Deir Atieh i membri dell’opposizione uniti si erano già arresi, hanno depositato le armi e chiesto di trattare con il governo. Nel nostro villaggio Qara non sembra sia ancora il caso. Ancora una volta è stato chiesto al generale responsabile dell’esercito Siriano di risparmiare il monastero quando scoppieranno  battaglie intense. … Questo uomo ci ha rassicurato. Comunque i prossimi giorni e settimane sono molto delicate per noi. Sembra che qui ci sarà una specie di battaglia finale. Qara include tutta la zona, cioè i villaggi montanari delle catene Anti-Libano  e il villaggio Qara. Noi ci troviamo esattamente  in mezzo come un trattino.
 
 Venerdì 7 giugno festeggiamo la festa del Sacro Cuore di Gesù, anche se questa festa non è prevista nel rito bizantino. Pregheremo specialmente e faremo di nuovo l’adorazione per la protezione di questa regione, finché i nostri armati e barbuti vicini si arrenderanno  e collaboreranno per una riforma pacifica del paese. Anche loro sono creati all’immagine e somiglianza di Dio….
 
Padre Daniel da Qara
(traduzione di Anna Wilking)
Tags: padre Daniel MaesSiria
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Patrizio Ricci associato Freelance International Press (FLIP), socio dell’ass. Blogger Samizdatonline, Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Coofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

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Si può essere ingannati dal nome, ma “Vietato Parlare” non è un blog ‘complottista’ o affine. Il mio blog nasce provocatoriamente: l’idea di mettere su un blog è nato dall’aggressione dei paesi occidentali alla Libia a cui è seguita a ruota il tentativo di rovesciamento di Assad in Siria.
Tuttavia, oggi – tra task force in cerca di fake news, restrizioni alla libertà di educazione ed affini –  il nome del mio blog non suscita più alcuna sorpresa, essendo più comprensibilmente a tema.

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