Lego fornirà mattoncini neutrali

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Per lungo tempo l’educazione cristiana si è basata sulla realtà delle cose, una educazione al vero a cui tutto tende, al compimento di sé, ad una apertura all’imprevisto. Ma recentemente siamo passati al darwinismo, ove l’uomo in evoluzione, si fa da solo, in una naturale evoluzione, che oggi si vuol migliorare.

L’educazione improntata sul darwinismo e sulla nuova educazione di genere si sta diffondendo sempre più e la battaglia è sempre più difficile per i genitori.

Ad esempio, leggo che in California l’introduzione da parte della California è stata varata una legge che impone ai negozi di utilizzare display neutri rispetto al genere per i “prodotti per l’infanzia”, ​​compreso tutto, dagli spazzolini da denti agli anelli da dentizione.

In linea, anche il mondo dei giocattoli non si è sottratto a questo ‘obbligo morale’. Fedele alla prospettiva inseguita da tutte le Organizzazioni Internazionali come l’Onu, la Lego (la nota casa dei mattoncini da ‘costruzione’), ha commissionato un sondaggio al Geena Davis Institute on Gender in Media in occasione della della Giornata internazionale della ragazza delle Nazioni Unite.

Come riporta il The Guardian, nella ricerca la società demoscopica incaricata, “ha intervistato quasi 7.000 genitori e bambini dai sei ai 14 anni provenienti da Cina, Repubblica Ceca, Giappone, Polonia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti.

Il risultato infine è stato che il  71% dei ragazzi intervistati temeva che sarebbero stati presi in giro se avessero giocato con quelli che hanno descritto come giocattoli per ragazze”.

Si tratta di una mentalità diffusa“i genitori sono più preoccupati che i loro figli, piuttosto che le loro figlie, vengano presi in giro per aver giocato con giocattoli del sesso opposto”, hanno osservato i ricercatori.

Pertanto, la casa danese di giocattoli ha annunciato in un comunicato stampa  di rendere Lego più inclusivo” per cercare di eliminarei pregiudizi di genere e gli stereotipi dannosi”  .

La svolta ha già creato una nuova pubblicistica, eccola – in tutto il suo splendore e creatività – tratta dal sito per giocattoli “toynews-online“:

Un messaggio chiaro

L’azienda garantirà che ogni bambino, indipendentemente dall’identità di genere, senta di poter costruire tutto ciò che vuole”, ha affermato Lego in una nota.

Lego ha promesso di rendere i suoi prodotti “liberi da pregiudizi di genere e stereotipi dannosi“, affermando che è necessario che una società più ampia “ricostruisca le percezioni”.

Ovviamente, si tratta di chiudere il cerchio a ciò che già le direttive Onu e europee dicono ed applicarlo anche in campo ludico.

Poi ognuno fa la sua parte. Ma chi non lo fa, si sottrae ad una potenzialità di un mercato crescente. Direi, da un mercato venuto fuori dal nulla.

E’ così che – secondo la nuova intellighenzia imperante – i ragazzini avranno più consapevolezza e cresceranno più felici. Ma non si può dire che il processo di educazione è propriamente questo. Mi pare non c’è bisogno di essere dei pedagoghi per capirlo: è una metodologia evidentemente errata, ma che deve andare così, il suo sviluppo è preconfezionato in base ad una tabella di marcia già predefinita.

Intendiamoci, ho sempre storto il naso di fronte al fatto che i ‘maschietti’ dovessero giocare con fucili, pistole e macchinine ed invece alle femminucce fossero riservate bambole o il fare la cucinetta con il servizio di posate e bicchieri. Tuttavia qui la road map è evidente che sia l’assimilazione alla concezione che non esiste differenza in natura ed è tutto nella psicologia.

D’altra parte, una ricerca che viene affidata ad un istituto che si chiama Geena Davis Institute on Gender in Media, che altro genere di risultato e suggerimento, poteva dare?

sondaggio o no, la decisione era stata presa già a maggio…

Quindi, bene che finalmente Lego si apra a maschi e femmine e tutti i restanti generi in aumento. Ma resta da capire verso che tipo di mondo vogliano condurre i ragazzini, visto che questa missione di ‘ricostruire il mondo’, eliminando tutto il vecchio ( il che equivale a buttare l’acqua sporca con il bambino), è diventata una attività sempre sempre più importante.

E se la discriminazione iniziasse al rovescio? Io credo che così accadrà: perchè l’uomo è sempre quello, quando crede di avere in mano la verità, fa le cose più imbecilli e rovinose.

E’ evidente che  – a prescindere della giustezza o meno di un principio – se si ammette l’idea che gli stereotipi dannosi debbano essere rimossi per legge e con qualunque metodo, questo si potrà applicare per ogni cosa.

Scusatemi, ma mi pare tutto questo una smisurata fiducia nel darwinismo, ove la realtà può evolversi solo scientificamente e non ricercando i segni che aprono ad una innata fiducia nell’uomo. Sì perchè – a mio giudizio – nell’infanzia i bambini devono solo essere educati, ovvero aiutati a relazionarsi verso un destino buono ed uno scopo che è il compiersi del bene, ovvero aiutati a una piena maturità, per una piena libertà.

Perché la Lego, senza sondaggi, non si apre a questa certezza?

patrizioricci by @vietatoparlare

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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