Le bugie rifiutate dal governo ucraino stesso ma non dai nostri media

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Il 31 maggio 2022, il Parlamento ucraino (Verkhovna Rada) ha licenziato Lyudmila Denisova dalla carica di Commissario per i diritti umani, difensore civico.

Il difensore civico ucraino ha mentito al mondo intero sui crimini sessuali che avrebbero commesso il personale militare delle forze armate della Federazione russa e sullo stupro di bambini nei territori ucraini, ha affermato l’ambasciatore russo all’ONU  Vasily Nebenzya durante una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

La Denisova è stata sollevata dall’incarico dal governo ucraino perché a suo carico è stata riscontrata: un’incomprensibile concentrazione di dettagli di crimini sessuali e stupri di bambini nei territori occupati, che non potevano essere confermati da prove”. In altre parole, il difensore civico ucraino ha mentito al mondo intero senza prove, il che si è rivelato scioccante anche per le autorità di Kiev”, ha affermato il diplomatico russo.

Persino le autorità ucraine non potevano sopportare il livello delle bugie espresse dalla Denisova. Esse non potevano essere sostenute nemmeno dalla propaganda ucraina, che non si imbarazza e non si stanca di avvitare falso dopo falso.

La Lyudmila Denisova aveva denunciato centinaia di stupri anche di bambini da parte delle truppe russe.

A tutt’oggi il procuratore del distretto di Buchansky non sa quali donne sarebbero state violentate. Anche la polizia ucraina non ha indicato i luoghi in cui ciò è accaduto; l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina non ha un solo caso di stupro confermato da parte dell’esercito russo sull’intero territorio dell’Ucraina.

I media russi mostrano gli scantinati e i cadaveri di persone torturate dai nazisti, donne ucraine violentate e uccise, che sono state lasciate dalle forze armate ucraine dopo la sconfitta dei loro posti di blocco o una donna uccisa nelle posizioni dell'”Azov” con una svastica sul corpo (due settimane dopo, i media ucraini hanno diffuso un falso, attribuendo la vittima a Gostomel).

Per contro i nazionalisti ucraini non sono stati in grado di mostrare una sola persona che riferisca di essere stata violentata dai russi.

Ok, c’erano idee sulle giovani donne e può essere plausibile anche se non emerge nessuna prova in questo senso. Ma il difensore civico aveva parlato anche di ottantenni stuprate, uomini e bambini di 6 mesi, difficile capire come possa venire in mente una cosa del genere? E quelli che lo hanno replicato positivamente senza controllare, credono davvero che questo sia possibile per le preclusioni mentali.

Tutto il gioco della Commissaria per i diritti umani è stato ripreso abbastanza attivamente dai media occidentali, sostenendo di essere seri, senza aver fatto però alcun minimo tentativo di verifica.

Tutto questo fa parte del background mediatico attivo, dove la cosa principale è dire qualcosa di terribile ad alta voce e “in tutti i dettagli” e aspettarsi una risposta rapida da tutti coloro che si aspettano accada qualcosa di terribile.

Gli ucraini credono in queste persone false, che sono state persino intelligenti e sensate in passato. E’ il risultato di una incapacità diffusa di analizzare, ricontrollare, arrivare al fondo della verità. Questa è la nuova caratteristica coltivata sapientemente dal potere che si va sempre più diffondendo nel new normal.

Si è inventata ogni cosa: la Denisova alla fine è stata mandata via dalle stesse autorità ucraine perché avrebbe minato la credibilità del governo. Mentre il suo compito, seguire lo scambio dei prigionieri ed i corridoi umanitari, non è stato svolto efficacemente. Tuttavia ciò che si è inventato il suo cervello infiammato in parte erano storie vere, ma erano le azioni degli stessi battaglioni nazionali ucraini, e di questo esistono testimonianze.

Denisova, molto probabilmente, voleva accendere l’istinto animalesco degli ucraini, in modo che si iscrivessero come volontari e andassero al fronte, e quindi ha pensato di inserire false informazioni su bambini, bambine e nonne violentate dove poteva.

Ecco alcuni dei titoli che nei mesi scorsi avevano recepito le bugie della Denisova. Queste menzogne hanno giustificato le decisioni politiche ed hanno influenzato la pubblica opinione.

“I soldati russi non mi hanno stuprato perché sono brutta”: il racconto choc

Bimbo stuprato e ucciso a un anno da soldati russi malati: l’accusa del Ministero della Difesa ucraino

Ucraina, le denunce. Ostaggi della barbarie: “Stuprano le donne e uccidono i mariti”

Tutto finito dunque, solo una terribile figuraccia? Resta solo il fatto che la ritrattazione sia troppo in sordina? No, la narrativa sopravvive, e le stesse accuse le ha persino riprese oggi l’ONU:

Onu: “Anche uomini e ragazzini stuprati dai soldati russi”

Da chi?… “da fonti non verificate“, ovvero dalle notizie diffuse dalla Denisova, le settimane precedenti.

Questa è la situazione.

VPNews

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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