• Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • Donazione
martedì, Maggio 24, 2022
  • Login
VP News - 'vietato parlare' - Blog di Patrizio Ricci
  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • Donazione
No Result
View All Result
  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • Donazione
No Result
View All Result
VP News - 'vietato parlare' - Blog di Patrizio Ricci
No Result
View All Result

le agenzie di rating e le borse a picco, perchè?

by Patrizio Ricci
5 Ottobre 2021
in Post vari
0
fonte: Jean Quatremer –  articolo apparso sul  quotidiano Liberation di Parigi il 13 giugno 2011 (traduzione di Andrea De Ritis)

Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch continuano ad abbassare la valutazione del debito dei paesi in crisi, mettendo a rischio la loro stabilità e quella dell’Eurozona. E ora alzano il tiro, minacciando di fare lo stesso con le economie “tripla A”.

****************************************************

C’è da chiedersi se le agenzie di rating vogliono la pelle dell’euro. Dopo aver declassato negli ultimi 18 mesi il debito pubblico dei paesi periferici della zona euro, assimilandoli in alcuni casi a junk bonds, obbligazioni spazzatura, adesso le agenzie minacciano di dichiarare il fallimento della Grecia. Per quale motivo? Per la semplice ragione che gli stati europei hanno osato pensare a una partecipazione volontaria delle istituzioni finanziarie private (banche, assicurazioni, fondi di gestione e così via) al salvataggio di questo paese. Un modo per impedire una soluzione che permetterebbe di salvare la Grecia da un fallimento che considerano, guarda caso, quasi certo.

E in questo clima di nervosismo dei mercati finanziari, le agenzie si interessano adesso all’esclusivo club degli stati a tripla A, il rating più alto (sono quattordici). E hanno annunciato che nel corso delle prossime settimane la Francia o l’Austria potrebbero perdere, sul più o meno lungo periodo, la loro tripla A che permette di finanziarsi sul mercato a più bassi tassi di interesse

Ma la zona euro non è l’unico obiettivo di questo attivismo frenetico: sullo slancio, le agenzie hanno minacciato di degradare anche Stati Uniti e Gran Bretagna. Molti economisti si chiedono quale sia l’obiettivo delle agenzie. “Se l’attività finanziaria più sicura, il debito americano, non dovesse presentare alcun rischio, beh allora faremmo prima a cambiare il mondo”, osserva Laurence Boone, professoressa di economia alla Scuola normale superiore di Cachan (Val-de-Marne). Le agenzie di rating prendono il rischio di destabilizzare il mondo finanziario, che sarà privato di investimenti sicuri, cosa che potrebbe favorire una nuova crisi mondiale.

Anche se le agenzie rispondono che fanno il lavoro per le quali sono pagate e che il mercato non ha bisogno di loro per farsi un’opinione, due studi provano la loro responsabilità diretta nell’attuale instabilità finanziaria. Le ricerche provengono dal Fondo monetario internazionale (Fmi) – studio fatto in febbraio – e da un’analisi della Banca centrale europea (Bce) pubblicata solo pochi giorni fa.

In entrambi casi la conclusione è la stessa: i declassamenti, che ratificano tanto i timori dei mercati quanto quelli che provocano, hanno un effetto diretto sugli investitori, che chiedono automaticamente dei tassi di interesse più alti per garantirsi dal rischio supplementare. Soprattutto in un mercato del debito molto integrato come quello dell’euro, questi declassamenti hanno un effetto destabilizzante sull’insieme degli altri paesi, compreso su quelli con i rating migliori. In particolare perché le loro istituzioni finanziarie possiedono titoli del debito di tutti i paesi dell’euro e di conseguenza un declassamento ha automaticamente ripercussioni anche sulla loro solvibilità.

Tuttavia le agenzie di rating sono state incapaci non solo di vedere l’avvicinarsi della crisi americana dei subprimes nel 2007, tutti prodotti dotati di una tripla A fino al giorno del loro crollo, ma anche di prevedere la crisi del debito sovrano della zona euro, come sottolinea l’Fmi. Un errore che cercano di far dimenticare con i loro continui declassamenti.

Come le anatre

Da un punto di vista storico, i dati devono far riflettere: per dieci anni le agenzie, in particolare i tre giganti del settore, Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch, hanno sistematicamente ignorato i problemi strutturali delle economie periferiche. Solo a partire dal dicembre 2009, cioè dopo che il governo greco ha riconosciuto di aver mentito sulla portata del suo debito pubblico, è cominciato il ciclo di declassamenti. All’epoca la Grecia aveva un rating A, cioè il quinto miglior valore su una scala che ne conta una ventina. Diciotto mesi dopo, il 9 maggio, Standard & Poor’s ha declassato il rating greco, seguita il 31 maggio da Fitch e il 2 giugno da Moody’s. La discesa all’inferno dell’Irlanda e del Portogallo è stata identica, anche se il loro debito si colloca subito sopra il livello speculativo.

Come le anatre selvatiche, le agenzie volano in gruppo: ogni volta declassano un paese a pochi giorni l’una dall’altra e fanno le stesse analisi. Spesso queste agenzie seguono le paure del mercato, ma talvolta le anticipano, creando delle previsioni che si autoavverano. Infatti il declassamento obbliga gli investitori a vendere per prudenza, cosa che fa scendere il valore delle obbligazioni e conferma i timori del mercato in un crollo del debito.

Mobilitando diverse decine di miliardi di euro, la zona euro e l’Fmi hanno messo la Grecia, l’Irlanda e il Portogallo al riparo di un fallimento che non vogliono per motivi politici. “Ma per le agenzie l’aiuto assicura solo la liquidità per un anno e non la solvibilità”, spiega Boone. È per questo motivo che le agenzie stimano che la probabilità di un fallimento della Grecia entro tre-cinque anni sia da considerare almeno “intorno al 50 per cento”. Con il rischio di destabilizzare l’intera zona euro. Ma la Commissione europea non è disposta a lasciar correre.

Patrizio Ricci

Associato alla Freelance International Press (FLIP), Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Cofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

Related Posts

Un istituto di ricerca cinese ha migliorato il vaiolo delle scimmie, pochi mesi prima della sua esplosione nel mondo

Un istituto di ricerca cinese ha migliorato il vaiolo delle scimmie, pochi mesi prima della sua esplosione nel mondo

24 Maggio 2022
Media: Israele ha nuovamente attaccato Damasco

Media: Israele ha nuovamente attaccato Damasco

21 Maggio 2022

Ucraina – Dai fronti ora per ora – 19 maggio 2022

21 Maggio 2022

Erdogan e la lampada di Aladino

18 Maggio 2022

L’Azovstal, in 300 si arrendono, ma non incensateli: il prezzo fatto pagare alla popolazione è orribile

17 Maggio 2022

La guerra ucraina e il disastro della rottura degli accordi di Yalta

16 Maggio 2022
Next Post

Benedetto XVI: la religione non è una realtà a parte rispetto alla società

No Result
View All Result
Ed ecco che arrivano in Ucraina i missili antinave danesi

Ed ecco che arrivano in Ucraina i missili antinave danesi

24 Maggio 2022
Un istituto di ricerca cinese ha migliorato il vaiolo delle scimmie, pochi mesi prima della sua esplosione nel mondo

Un istituto di ricerca cinese ha migliorato il vaiolo delle scimmie, pochi mesi prima della sua esplosione nel mondo

24 Maggio 2022
Assassinio mirato in Iran del responsabile delle forze al Quds in SIRIA

Assassinio mirato in Iran del responsabile delle forze al Quds in SIRIA

23 Maggio 2022
Russia: l’Ucraina non consente la visita dei prigionieri russi alla Croce Rossa Internazionale

Russia: l’Ucraina non consente la visita dei prigionieri russi alla Croce Rossa Internazionale

23 Maggio 2022
Siria – L’eterna questione del valico di Bab al-Hawa

Siria – L’eterna questione del valico di Bab al-Hawa

23 Maggio 2022
Probabili correlazioni tra ambiente, inquinamento e maggiore diffusione del covid-19

Il Comitato di Redazione del New York Times critico sulla guerra in Ucraina

23 Maggio 2022

Sostieni il Blog

Paypal: link per donazione paypal

Category

  • Chiesa
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Esteri
  • Politica
  • Post vari
  • Sanità

Sostieni il Blog



Site Links

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

canale Telegram: https://t.me/vietatoparlare/

  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • Donazione

© 2021 VP News - blog di attualità e geopolitica Vp News.

No Result
View All Result
  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • Donazione

© 2021 VP News - blog di attualità e geopolitica Vp News.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Go to mobile version