L’ayatollah iracheno Sistani cerca di condurre l’Iraq fuori dalla crisi

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Baghdad ( TT ) 18 nov 2019 – L’ultima dichiarazione rilasciata dalla suprema autorità sciita irachena, l’Ayatollah Seyed Ali Hosseini sugli attuali sviluppi in Iraq è senza dubbio un indicatore del suo continuo intelligente monitoraggio sulla  situazione nel paese. Gli sforzi di Sistani cercano di porre fine alla crisi attuale che sta travolgendo il paese.

L’atto di rilasciare una simile dichiarazione da parte dell’ayatollah Sistani in una situazione in cui i nemici regionali e transregionali dell’Iraq hanno utilizzato la loro massima energia per abusare delle legittime richieste dei manifestanti al fine di creare insicurezza e destabilizzare il paese, può effettivamente aiutare  il popolo a presentare richieste realistiche attraverso mezzi pacifici liberi da qualsiasi forma di violenza.

In effetti, le trame propagandistiche, di sicurezza e politiche orchestrate da Stati Uniti, Israele e Arabia Saudita sono state mirate a perpetuare crisi politiche e problemi di sicurezza a Baghdad e in altre città. In questo modo, vogliono spingere il paese verso la violenza e l’insicurezza in modo che le vere richieste degli iracheni sprofondino nell’oblio.

Ora, dopo settimane di disordini in cui la situazione è migliorata e i funzionari iracheni hanno deciso di prendere provvedimenti concreti per venire incontro ai problemi della popolazione, gli Stati Uniti, in una dichiarazione provocatoria e meschina rilasciata domenica, hanno accusato che l’Iran e Il governo iracheno sono i principali colpevoli delle rivolte nel paese. L’atto di accusa statunitense evidentemente è stato fatto al fine di bloccare qualsiasi percorso per calmare la situazione e quindi mettere il presidente iracheno sotto pressione per annunciare elezioni anticipate.

Tuttavia l’ultimo intervento dell’Ayatollah Sistani era molto lucido e testimonia che adottando i punti presentati, si possono soddisfare la volontà e le richieste della gente:

-Riconoscere i diritti degli iracheni a organizzare manifestazioni pacifiche;
-Commemorare le vittime dei recenti incidenti in Iraq;
-Identificare, arrestare e processare coloro che hanno assassinato manifestanti iracheni;

Inoltre al Sistani ha sottolineato che bisogna lavorare seriamente per la giustizia sociale e che rispondere alle richieste popolari è per il governo una opportunità unica. Conla medesima enfasi al Sistani ha anche aggiunto al Sistani che bisogna porre fine alla corruzione e contrastare e  cercare una maggiore condivisione del potere politico;
Altro punto che l’ayatollah ha indicato come urgente è distinguere i veri manifestanti e  chi cerca solo la distruzione violenta dello stato.
Il religioso sciita ha sostenuto che altrettanta attenzione bisognerà rivolgere verso la vigilanza contro gli abusi dei nemici esterni dell’Iraq che potrebbero giocare per fini propri sull’attuale situazione in Iraq;
Infine, ha esortato al rispetto per le forze di sicurezza irachene impegnati nelle proteste in quando esse svolgono un compito gravoso: sono ancora impegnati nella guerra ai terroristi di Daesh e stanno difendendo la gente, il paese e i valori sacri dell’Iraq.

fonte Geopolitical Alert
link:https://geopoliticsalert.com/sistani-iraq-crisis

Immagine: Tehran Times

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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