L’astronauta della NASA Hague ci riprova

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L’astronauta americano Nick Hague, che lo scorso 11 ottobre dovette affrontare un abort durante il lancio con Soyuz MS-10 che avrebbe dovuto portare lui ed il russo Aleksey Ovchinin sull’ISS, ripartirà per lo spazio il 28 febbraio 2019 dal Cosmodromo di Baikonur in Kazakhstan con la Soyuz MS-12.

Suo compagno di volo sarà ancora Alexey Ovchinin dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, che fu il comandante dello sfortunato lancio di ottobre. Ad essi si aggiungerà l’americana Christina Hammock Koch. I tre si uniranno all’equipaggio dell’Expedition 59 e faranno il loro ritorno sulla Terra nell’ottobre del 2019 come membri dell’Expedition 60. Hague e Koch saranno gli ingegneri del volo per le Expeditions 59 e 60, mentre Ovchinin sarà ingegnere di volo per l’Expedition 59 e il comandante dell’Expedition 60. Si tratterà del debutto spaziale per Koch.

Nel corso della loro missione essi prenderanno parte a circa 250 fra ricerche e dimostrazioni tecnologiche altrimenti impossibili da svolgere nella gravità terrestre, al fine di ottenere dati fondamentali nelle scienze della Terra, in quelle spaziali, nella fisica e nella biologia.

Le attività scientifiche svolte sulla Stazione spaziale continuano a rendere benefici per l’Umanità e sono indispensabili per la pianificazione e la realizzazione di missioni abitate e robotiche di lunga durata verso la Luna e Marte. E’ previsto inoltre che l’equipaggio sia a bordo dell’ISS durante i primi voli di test del Commercial Crew Program della NASA, che permetterà agli Stati Uniti di tornare a lanciare astronauti dal suolo nazionale.

Hague e Ovchinin erano partiti alla volta dell’ISS lo scorso 11 ottobre per unirsi all’equipaggio dell’Expedition 57, ma il lancio subì un abort quando il loro vettore Soyuz ebbe un malfunzionamento durante il distacco dei booster laterali. Gli specialisti delle dinamiche del volo hanno determinato che nonostante l’abort, la capsula Soyuz aveva raggiunto una quota sufficiente ad arrivare nello spazio, pertanto quello in programma a febbraio sarà a tutti gli effetti il secondo volo per Hague ed il terzo per Ovchinin.

Hague è nativo di Hoxie, Kansas, ed è colonnello dell’USAF, ha un bachelor’s degree in ingegneria astronautica ottenuto presso l’U.S. Air Force Academy ed un master in ingegneria astronautica ed aeronautica rilasciato dal MIT. E’ stato selezionato dalla NASA nel 2013.

Koch è cresciuta a Jacksonville, North Carolina è laureata in ingegneria elettrica ed in fisica ed ha un master in ingegneria elettrica dalla North Carolina State University di Raleigh. Ha lavorato alla progettazione di strumentazioni spaziali presso il Goddard Space Flight Center della NASA di Greenbelt, Maryland e presso l’Applied Physics Lab. della Johns Hopkins University. Ha lavorato come ricercatrice associata per l’United States Antartic Program trascorrendo inoltre un inverno al Polo Sud come ingegnere. E’ stata anche nelle American Samoa per conto della National Oceanic and Atmospheric Administration. E’ stata selezionata dalla NASA nel 2013.

Ovchinin ha frequentato la Eisk Air Force Pilot School laureandosi in ingegneria nel 1992, è maggiore della Russian Air Force, ed ha partecipato all’Expedition 47/48 nel 2016 totalizzando 172 giorni in orbita. E’ stato selezionato come candidato cosmonauta nel 2006 dal Gagarin Cosmonaut Training Center Cosmonaut Office ed ha terminato l’addestramento base nel giugno del 2009.


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Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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