La UE ha deciso che le piccole imprese in difficoltà non saranno più ristorate, ecco il perchè della manovra

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Stiamo assistendo sbigottiti ed increduli a misure non coerenti e discriminatorie per categorie di imprese rispetto ad altre, laddove in uno stesso supermercato – ad esempio – , vediamo chiuso il settore abbigliamento rispetto ad altri tipi di prodotti. Oppure, come abbiamo visto ieri, gli impianti sciistici – che notoriamente sono all’aperto – chiusi in Italia e aperti in Svizzera.

Ormai lo sappiamo, non appena scatta la zona ‘gialla’ si aumentano i tamponi e si fa di tutto per chiudere nuovamente. Ma è sempre troppo poco. E’così si alimenta la paura per giustificare nuovamente chiusure più restrittive.

Ormai il motivo per cui ogni tanto ci è restituita la libertà di movimento, è solo l’esigenza per lo stato di incamerare un po’ di soldi dalle vendite e , ovviamente, alimentarci e non far crollare del tutto l’industria nazionale che lavora per i beni primari.

Tutto questo avviene quando l’OMS ha diffuso le nuove statistiche sul virus che, dimostrano che rispetto all’anno scorso, i contagi si sono dimezzati in tutto il mondo. Allora, capiamo benissimo, che lo stato e la UE segue un altro fine che non è quello che noi percepiamo. Le istituzioni che emanano i decreti che incidono direttamente sulla vita di ognuno, non sono interessati ai bisogni che noi riteniamo primari.

Ma perchè questo? C’è un fattore di visione del mondo, di dottrina economica, di conflittualità mondiale per la supremazia globale e , in fondo , ma reale, c’è il rischio della possibilità dell’esplosione di una gigantesca bolla finanziaria globale. L’indebitamento mondiale è enorme e non siamo stati certo noi a contribuire a farlo, ma come – la maggior parte di noi sanno – sono state le speculazioni finanziarie – quegli strumenti finanziari non legati al lavoro che hanno creato dal nulla ed ora dovranno rientrare drenando la vita reale delle persone.

E’ soprattutto per questo che si parla da tempo di ‘Grande Reset’. Ma ‘ovviamente’  tutto questo deve avere un volto buono, altrimenti molti potrebbero disobbedire ed insorgere. Invece, chi mai si ribellerebbe ad una economia più ecologica e alla prospettiva di una nuova era più giusta? Insomma, fatta di macelleria sociale e infiniti guadagni per i soliti noti.

Ora, se esiste una sicurezza, è che di fronte agli esiti del disastro compiuto saremo ancora una volta noi a pagare. Poi la giostra ripartirà, con la stessa mentalità ma in modo diverso. Che questa mentalità distruttiva sussista si vede nelle relazioni internazionali, sempre più conflittuali , mentre – non casualmente – si vede di meno all’interno degli stati, dove tutto può essere più alchimisticamente mascherato, grazie al lavaggio del cervello televisivo e scolastico..

Si ricomincerà e le future generazioni saranno sempre più distanti dai grandi monopoli. Solo ad una ristretta cerchia di persone più capaci saranno aperte nuove possibilità competitive, solo esse potranno avere la speranza di emanciparsi socialmente ed economicamente.

Tra di noi, di queste cose, alcuni ne hanno sentito parlare, altri sono distratti. Non potrebbe essere altrimenti: siamo sommersi da 1000 notizie tutte uguali sul Covid, ripetitive, sempre con gli stessi contenuti e che propongono sempre le stesse soluzioni, e questo ci allontana dall’informazione.

Però il progetto del reset esiste realmente . Potete chiamarlo come volete ma la sua prima realizzazione concreta che arriverà a casa di molti è che la UE ha deciso di eliminare le piccole imprese: sono quelle che erano in bilico nel 2019 ma che sarebbero comune andate avanti con un leggero  margine (che avrebbe comunque assicurato una esistenza dignitosa a molte famiglie).

Ebbene queste imprese dovranno essere eliminate. Sarà fatto semplicemente prolungando il lockdown. In questo modo saranno solo le più virtuose a sopravvivere; gli aiuti di stato andranno selettivamente solo alle imprese più solide che potranno mutare la loro produzione. In questo modo rimarranno in vita solo le più virtuose e gli aiuti  di stato si economizzeranno, ristorando solo quelle che hanno tenuto meglio.

Reset quindi non come RESET del debito ma tabula rasa di tutto ciò che è considerato superfluo ed un freno, per rinascere meglio. Ma rinasceranno solo i più forti, ovvero le grandi banche che compreranno tutto in svendita e le grandi imprese.

Tutto questo è stato detto alla UE e sarà Gentiloni a gestire la faccenda. Le linee guida sono già note e sono pronte. Anche Draghi si è espresso in proposito ed è in linea con questa vision che adesso passa alla fase attuativa.

Di seguito le fonti.

IL RESET UE CONNESSO ALLA PANDEMIA. LE EVIDENZE A ulteriore dimostrazione che la crisi pandemica che ci sta rovinando la vita e compromettendo i diritti è/cela una operazione politica di ristrutturazione economica, portata avanti a livello europeo, ecco la discussione che si è svolta all’Eurogruppo, di cui ci dà notizia Gentiloni. A livello europeo stanno “decidendo” quali imprese distruggere e quali salvare, dopo che hanno dato – deliberatamente: non siamo fessi – colpi quasi mortali all’economia rendendo sostanzialmente buona parte del tessuto produttivo morente, a colpi di terrorismo sanitario, crisi sanitaria indotta e mantenuta attiva, confinamento, restrizioni, depressione, “carcerazione sanitaria” dei cittadini, etc. etc.. Ora decidono i criteri di vita e di morte, con tutte le conseguenze: figuriamoci a vantaggio di chi saranno e a svantaggio di chi saranno. E come li decidono questi criteri, questi soggetti che occupano le Istituzioni europee? (Askanews: all’eurogruppo-comincia-la-discussione-sulle-imprese-da-non-salvare)

L’OPERAZIONE ECONOMICO-POLITICA INNESTATA SULLA CRISI SANITARIA INFINITA
Ecco le prove dell’operazione politico-economica condotta a livello UE sul pretesto della crisi sanitaria infinita. Mentre l’Agenzia europea fa partire il prossimo ordine di chiusura, mettendo il rischio da “alto” a “molto alto”, la Commissione europea sta decidendo quali imprese (messe a durissima prova dalle botte di lockdown) dovranno morire definitivamente e quali potranno proseguire. Prevale la linea dura.
(Fonte: Europa Today (Ue stop agli aiuti a imprese zombi)

L’Ue sposa la ‘linea” Draghi: “Basta aiuti alle imprese in crisi prima del Covid” L’Eurogruppo adotta l’agenda Draghi: aiuti solo alle imprese vitali . Prima volta del ministro del Tesoro Franco: a marzo il suo programma. Cambio di passo nei sostegni all’economia,(…) Nel 2020, le insolvenze sono crollate in tutta Europa grazie al via libera di Bruxelles ai sussidi di Stato. Ma adesso la stessa Commissione sembra intenzionata a una stretta sulle cosiddette aziende “zombie”. In Italia, sarebbero almeno il 10% di quelle attualmente in piedi. E tra queste potrebbero esserci Alitalia e Mps.

Dall’articolo di Angela Mauro:
“Di fatto, l’Eurogruppo fa propria l’agenda Draghi, le linee guida che il nuovo presidente del Consiglio italiano ha elaborato a dicembre per il gruppo di economisti del G30: aiutare le aziende redditizie, che hanno un futuro, e assicurare una ordinata uscita dal mercato a quelle che non hanno futuro e non sono riconvertibili. […] Pur senza citarlo, l’Eurogruppo adotta l’impostazione di Draghi sulla necessità di “distinguere tra imprese redditizie e imprese che non lo sono” ai fini dell’erogazione degli aiuti pubblici, sottolinea Gentiloni. Dopo un anno di aiuti senza distinzioni, con la massima libertà lasciata agli Stati membri sull’utilizzazione dello strumento Sure di sostegno alla disoccupazione, ora l’Ue annuncia nuove linee guida che serviranno a rimettere in sesto l’economia su un orizzonte temporale che dalla seconda metà del 2021 si allunga sul 2022, garantendo anche le banche dai rischi di insolvenza (non performing loans, i crediti inesigibili in aumento con la crisi).
La nuova ‘bibbia’ sarà pronta in primavera, ma, avverte Gentiloni, andrà maneggiata con cura. “Per evitare un forte aumento delle insolvenze – dice Gentiloni – sarà fondamentale gestire con molta attenzione il ritiro delle misure di sostegno pubblico”, si tratta di passare “gradualmente da un approccio globale ad azioni di sostegno più mirate che distinguano tra imprese non vitali e vitali che necessitano di sostegno”.  (fonte HuffPost eurogruppo-adotta-lagenda-draghi-aiuti-solo-alle-imprese-vitali):

Insomma, qualcuno verrà aiutato, qualcun altro verrà lasciato al proprio destino. A decidere sarà, tra gli altri, uno come il conte Gentiloni. L’Europa che ama.

All’Eurogruppo comincia la discussione sulle imprese da NON salvare
Bruxelles, 15 feb. (askanews) – L’Eurogruppo riunito questo pomeriggio in videoconferenza ha iniziato a discutere come ricalibrare…
Askanews (all’Eurogruppo comincia la discussione sulle imprese da non salvare)

E, per accelerare il processo:

Contrariamente a quando raccomandato dall’OMS ed ad un generale diminuzione dell’epidemia in tutto il mondo la UE dice: chiudete!

LA UE DICE: CHIUDETE
Le chiusure e le aperture sono decise e modulate presso le istituzioni europee e gli ordini partono dall’Agenzia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie. Costoro, semplicemente, in questi giorni, hanno collocato il rischio da “alto” a “molto alto” e quindi, a cascata, si deve chiudere tutto. Il che spiega la funzione di Ricciardi, che ripete perennemente ogni tot tot: chiudete chiudete, lockdown, lockdown. Il problema è che sono sempre le Istituzioni europee che stanno programmando l’operazione economica di ristrutturazione della produzione e delle attività economiche europee secondo la linea della distruzione-creatrice (diciamo che per ora si vede benissimo la distruzione, la creazione la vedremo mai?). Quindi gli ordini sanitari si fondono e sono sovrapposti in modo ambiguo alla poderosa e autoritaria operazione economico-politica, innestata sulla crisi sanitaria. (Fonte: Europa Today (https://europa.today.it/attualita/ecdc-variante-inlgese-lockdown.html)

Esperti Ue danno ragione a Ricciardi: “Rafforzare misure o casi aumenteranno”
L’Ecdc ha aggiornato la sua valutazione del rischio nell’Ue da alto a molto alto. (…)
EuropaToday (https://europa.today.it/attualita/ecdc-variante-inlgese-lockdown.html)

Credo che sia tutto abbastanza chiaro… seguiremo gli eventi, se volete, insieme.

patrizioricci by vietatoparlare

 


 

foto di apertura: disegno di una ragazzina di 16 anni in tempo di covid

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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