Nel nord di Hama in Siria, le tensioni tra i militari turchi e quelli siriani continuano a crescere. L’area del posto di osservazione delle forze armate turche “Sher Maghar” è utilizzata da militanti di vari gruppi (principalmente filo-turchi) come posizione per colpire le posizioni delle forze governative siriane.
L’esercito turco finge di non saperlo: Ankara dopo che per anni ha fatto passare i terroristi sul suo territorio e li ha rifornito di armi e logistica, ora sembra aver trovato la scusa buona per infliggere colpi diretti all’esercito siriano che da otto anni combatte per la difesa del proprio paese.

Il pretesto è arrivato il 27 giugno quando l’esercito siriano ha lanciato 35 colpi di mortaio sull’avamposto n° 10 dell’esercito turco posto a poche decine di metri dalle posizioni dell’alleanza di bande salafite di Tharir al Sham (al Qaeda in Siria).
Giovedì pomeriggio, i miliziani antigovernativi hanno compiuto diversi tentativi per riprendere le proprie posizioni sottratte dalle forze governative, ovvero la città di Huweiz, situata direttamente di fronte al posto di osservazione turco. I combattimenti sono proseguiti fino al momento in cui è stato colpito il posto di osservazione turco.
#SYRIA: The #SyrianArmy repels a massive attack by the terrorists near town of #Huweiz north of #Hama.#SyriaNow
— Ahmad Al-Issa (@ahmadalissa) 27 giugno 2019
E’ sconosciuto se l’attacco siriano sia intenzionale o involontario (questa ipotesi è plausibile data la vicinanza con le posizioni dei jihadisti) ed invero è sconosciuto anche cosa i turchi osservino. Ma è evidente che l’esercito siriano non ha alcun interesse a provocare Ankara. Purtroppo però è successo che i mortai siriani hanno causato un morto e tre feriti tra i soldati turchi .
In seguito a questo attacco l’esercito di Ankara ha risposto dal punto di osservazione nella zona di Sheikh Maghar con 18 razzi da mortaio sulle posizioni dell’esercito arabo siriano. A loro volta, i siriani hanno risposto.
Ora le truppe speciali turche e mezzi si stanno ammassando al confine. Inoltre elicotteri e aerei turchi hanno sconfinato in Siria.
Secondo quanto riferito da Reuters, in questa situazione di emergenza L’addetto militare russo in Turchia è stato convocato al quartier generale delle forze armate turche per consultazioni.
La domanda naturalmente è: cosa ci fanno 12 posti di osservazione turchi nel pieno di una battaglia a tutto campo tra i jihadisti e l’esercito siriano che cerca di riconquistare il territorio nazionale, dopo ininterrotti attacchi dei miliziani?
La domanda evidentemente è dolorosamente ironica… Si spera solo che Russia e Turchia sappiano trovare un equilibrio come finora hanno fatto.
patrizio ricci by @vietatoparlare