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Home Editoriale ULTIMI POST

La Turchia ha ricevuto armi e soldi dalla Germania che usa per combattere a fianco dei terroristi islamisti in Siria

6 Marzo 2020
in ULTIMI POST
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La Turchia ha ricevuto armi e soldi dalla Germania che usa per combattere a fianco dei terroristi islamisti in Siria
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Aiutiamoli a casa loro – Sahra

L’ottima Sahra Wagenknecht ci spiega perché aprire un’altra volta le frontiere, come  è già accaduto nel 2015, sarebbe un errore e perché invece questa volta sarebbe molto meglio aiutarli a casa loro. Dal profilo FB di Sahra Wagenknecht

L’accordo fatto con il padrino del terrorismo turco – ora presenta il conto. Da molti anni il governo tedesco sostiene la sporca guerra di Erdogan in Siria.
La Turchia ha ricevuto armi e soldi dalla Germania – che usa per combattere a fianco dei terroristi islamisti in Siria: contro i curdi o, come a Idlib, contro l’esercito siriano. Erdogan ha avuto un ruolo di primo piano nell’interminabile spargimento di sangue siriano e nel fatto che milioni di persone sono dovute fuggire dalla loro patria. E ora sta usando i rifugiati come un’arma per ottenere con il ricatto il sostegno della Germania e dell’UE nei confronti della sua sanguinosa politica.
Il governo turco ha attirato almeno 13.000 persone al confine greco e bulgaro con delle false notizie appositamente inventate, e in alcuni casi li ha persino trasportati lì con degli autobus appositamente noleggiati.
Erdogan gioca con delle scene spaventose: bambini dietro il fumo dei lacrimogeni, persone su gommoni traballanti. Queste immagini sono esattamente ciò di cui egli aveva bisogno. E cosa sta facendo la NATO, cosa stanno facendo Merkel e Maas? Esprimono il loro sostegno alla Turchia e accusano la Russia e la Siria di “palesi violazioni del diritto internazionale”.
Sì, è vero, le bombe sui civili devono essere condannate, indipendentemente da chi le lancia. Ma se i paesi della NATO, che nelle loro guerre non si preoccupano delle donne e dei bambini uccisi o mutilati, a Mossoul e Rakka hanno ucciso con la stessa brutalità di cui ora si lamentano a Idlib, se questi stati e i loro rappresentanti improvvisamente si riscoprono umanitari, allora si tratta di ipocrisia spudorata.
L’assassinio di massa deve finire! Ma soprattutto, il sostegno e il finanziamento dei terroristi islamisti in Siria deve essere fermato! È necessario un aiuto umanitario rapido per evitare che la situazione catastrofica peggiori ulteriormente. È vero che gli oltre tre milioni di rifugiati siriani che si trovano attualmente in Turchia, spesso in condizioni estremamente precarie, meritano prospettive migliori.
Ma il semplice invito ad aprire le frontiere, che porterebbe inevitabilmente a una situazione come quella del 2015 e destabilizzerebbe completamente la nostra democrazia, a loro non servirebbe. Piuttosto, il governo tedesco dovrebbe finalmente iniziare una seria campagna per un cessate il fuoco a Idlib e per il ritiro dei terroristi islamisti, ma soprattutto per revocare le sanzioni economiche contro la Siria, che bloccano completamente la ricostruzione del paese. Sono soprattutto queste sanzioni che impediscono al popolo siriano di tornare a un livello di normalità nel loro paese devastato dalla guerra. La popolazione siriana, piuttosto, ha bisogno di aiuto e di sostegno per la ricostruzione, invece di un regime di sanzioni omicida. Solo allora la tragedia dei rifugiati siriani finirà.

 

Tags: GermaniaTurchia
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Autore

Patrizio Ricci associato Freelance International Press (FLIP), Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Coofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

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