la Turchia cerca la guerra e vuole coinvolgere l’Europa

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Accuse di sconfinamenti inesistenti, depositi munizioni trasformati in campi profughi: la Turchia cerca la guerra e vuole coinvolgere l’Europa.

Mentre i terroristi  vanno e vengono liberamente dal confine turco, la Russia che lotta per tutti contro i terroristi,  viene minacciata dalla Turchia e dalla Nato per semplici formalità di confine.

Ankara ha anche accusato la Russia di aver bombardato sabato un campo di profughi siriano in prossimità del confine turco. Contro il campo sarebbero stati lanciati 40 missili ma l’attacco non avrebbe causato nessuna vittima se non alcuni feriti.

Si fa ancora leva sulla nostra emotività. Però basta poco per smascherare gli inganni;  sembrerebbe proprio che i russi abbiano le loro buone ragioni ad attaccare: i campi profughi vengono usati come deposito per lo stoccaggio di armi da parte dei terroristi.[su_spacer]

Si alza di nuovo la tensione tra la Turchia e la Russia. la Turchia viola gli  spazi aerei iracheni e greci continuamente. Contemporaneamente sta attuando  un’invasione illegale in Iraq. Cionostante Ankara accusa di nuovo la Russia di violare il suo spazio aereo.

Questa volta avrebbe sconfinato un Su -34 . L’episodio risalirebbe al 29 gennaio. La Russia nega ma è sufficiente  per alzare la tensione ad un livello altissimo. Intanto la Nato si presta al gioco : prende per oro colato tutto chiò che dice Ankara, e come ha già fatto con l’abbattimento a novembre del Su 24 russo, fa da sponda .

La Turchia farebbe qualsiasi cosa pur di non perdere l’accesso in Siria nei pressi della cittadina di Azaz (ultima via di facilitazione per i rifornimenti ai terroristi da quel lato): se la Russia riuscisse a chiudere questo passaggio i terroristi sarebbero privati degli approvvigionamenti. Ma i curdi hanno paura della reazione turca ed entrambi gli episodi di cui vi abbiamo parlato , vanno letti in questo contesto.

Alla Nato è ormai evidente che non riesce a vincere la sua proxy war in Siria. Perciò vuole un livello di scontro più alto anche se questo rischia di portare la guerra in Europa: se è solo un bluff o vuole arrivare veramente a tanto, non lo sappiamo.

Ma c’è un altro episodio accaduto al confine turco. Vicino a Latakia, i miliziani turkmeni sono ormai allo stremo e si ritirano verso il confine turco assottigliando sempre di più il terreno in mano loro. Ebbene, stamattina un’unità di artiglieria dell’esercito turco ha aperto il fuoco contro le forze governative siriane per impedire la loro rapida avanzata contro i gruppi militanti nella parte settentrionale della provincia costiera di Latakia, vicino al confine con la Turchia.

E’ chiaro che la Turchia è cobelligerante con i terroristi e vuole aumentare la posta in gioco.

 Vietato Parlare

 

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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