• Politica
  • Politica Internazionale
  • Cultura
  • Chiesa
  • Scienza
  • cookie policy
venerdì, Gennaio 15, 2021
VP News - Blog
  • Politica
  • Politica Internazionale
  • Cultura
  • Chiesa
  • Scienza
  • cookie policy
No Result
View All Result
  • Politica
  • Politica Internazionale
  • Cultura
  • Chiesa
  • Scienza
  • cookie policy
No Result
View All Result
VP News - Blog
No Result
View All Result
Home Editoriale ULTIMI POST

La società siriana e la laicità

23 Maggio 2019
in ULTIMI POST
Reading Time: 7min read
0 0
A A
0
La società siriana e la laicità
0
SHARES
34
VIEWS
Share on FacebookShare on TwitterShare on TelegramShare on Vk
[ad_1]
Pubblichiamo questa riflessione di T. Meyssan  per contribuire al dibattito in corso circa ‘religioni e laicità’.  Proponiamo di integrarla con la lettura del monito del compianto carissimo mons Nazzaro sul pericolo della diffusione del pensiero totalitario ‘wahhabita’ sottovalutata nel mondo occidentale :
https://oraprosiria.blogspot.com/2015/03/riflessioni-su-un-anniversario-di-mons.html
 
di Thierry Meyssan

ll generale sunnita Hassan Turkmani aveva concepito la difesa della Siria poggiandosi sui suoi abitanti [1]. Secondo Turkmani era possibile far sì che le comunità si prendessero cura le une delle altre, pur conservando le proprie peculiarità culturali, e difendessero così il Paese.

Era solo una teoria, oggi però constatiamo quanto fosse giusta. La Siria è sopravvissuta all’assalto della più vasta coalizione della storia, così come in epoca romana sopravvisse alle guerre puniche.

Delenda Carthago, «Cartagine deve essere distrutta» [2], diceva Catone il Censore, «Bashar deve andarsene», gli ha fatto eco Hillary Clinton.

Chi ancora spera di distruggere la Siria ora sa che bisogna innanzitutto distruggerne il mosaico religioso, sicché le minoranze vengono diffamate ed elementi della comunità maggioritaria incoraggiati a imporre il proprio culto agli altri.

La Siria ha una lunga storia di collaborazione fra le religioni. Nel III secolo la regina Zenobia, che si ribellò alla tirannia occidentale dell’Impero Romano e si mise alla testa degli arabi d’Arabia, d’Egitto e dell’intero Levante, fece di Palmira [3] la sua capitale. Sotto il suo regno fiorirono le arti e tutte le comunità religiose furono indistintamente tutelate.

Nel XVI secolo la Francia fu teatro di terribili guerre di religione tra due rami del cristianesimo, il cattolico e il protestante, cui mise fine la concezione del filosofo Montaigne di relazioni interpersonali che permettano a tutti di vivere in pace.  Il progetto del siriano Hassan Turkmani va oltre Montaigne. Non basta tollerare che altri, pur credendo nel nostro stesso Dio, lo celebrino in modo diverso dal nostro. Si tratta di pregare insieme. Infatti nella grande moschea degli Omayyadi di Damasco la testa di Giovanni Battista era ogni giorno venerata da ebrei, cristiani e mussulmani [4]. È l’unica moschea in cui i mussulmani hanno pregato insieme a un papa, Giovanni Paolo II, attorno a reliquie oggetto di comune venerazione.

In Europa, dopo le sofferenze delle due guerre mondiali, i preti delle diverse religioni hanno predicato il timore di Dio su questa terra per ottenere la ricompensa nell’aldilà [5]. La pratica religiosa ha progredito, ma bisogna fortificare i cuori. Dio però non ha inviato i profeti per minacciarci. Trent’anni dopo, i giovani, che volevano emanciparsi anche da questa coercizione, hanno respinto con veemenza l’idea stessa di religione. La laicità [6], una forma di governo per vivere insieme nel rispetto delle reciproche differenze, è diventata un’arma contro queste stesse differenze.

Evitiamo di commettere lo stesso errore.

Il ruolo delle religioni non è né imporre un modo di vita, come ha fatto Daesh, né terrorizzare le coscienze, come hanno fatto gli europei in passato.  Lo Stato non ha il compito di essere arbitro nelle dispute teologiche, men che meno di scegliere tra le religioni. Come in Occidente, anche nel mondo arabo i partiti politici invecchiano male, ma quando sono stati fondati il PSNS [7] e il Baas [8] volevano fondare uno Stato laico, ossia uno Stato che garantisse a chiunque la libertà di celebrare senza timori il proprio culto. 

Questa è la Siria.

1] Il generale Hassan Turkmani (1935-2012) fu dapprima capo di stato-maggiore, poi ministro della Difesa. Dirigeva il Consiglio di Sicurezza Nazionale, distrutto il 18 luglio 2012 dal mega attentato della NATO. Ha concepito i piani di difesa della Siria.

[2] Cartagine, nell’attuale Tunisia, era colonia di Tiro, nell’attuale Libano. Dopo la distruzione di Cartagine e il genocidio dei suoi abitanti, Annibale si rifugiò a Damasco. Roma lo inseguì fin qui, minacciando di distruggere anche la città. Alla fine Annibale si arrese e fu firmato un trattato di non-proliferazione: la Siria non avrebbe più allevato elefanti da guerra e ispettori romani avrebbero potuto visitare il Paese per verificare il rispetto del trattato.
[3] Palmira era una capitale prospera, situata lungo la via della seta che collegava la capitale cinese Xi’an ai porti mediterranei di Tiro e Antiochia. Le distruzioni e le cerimonie di esecuzioni capitali celebrate da Daesh nell’antico teatro di Palmira volevano far riferimento a questo prestigioso passato.
[4] Nella maggior parte delle culture mussulmane le moschee sono riservate ai propri fedeli. In Siria non è mai stato così: i luoghi di culto sono aperti a tutti.
[5] La credenza secondo cui in Paradiso i Buoni saranno ricevuti dalle vergini è fondata sul Corano. Si tratta però di un errore di comprensione: il Corano non è stato infatti scritto in arabo moderno, bensì in una lingua più antica che comprendeva molte espressioni armene.
[6] La laicità francese è una forma di governo instaurata dai re di Francia che, pur rivendicando il diritto di essere consacrati dalla Chiesa cattolica, rifiutavano che quest’ultima interferisse nel loro regno. Nel XVI secolo Enrico IV sottomise protestanti e cattolici a un’unica autorità cattolica (cosa che Luigi XIV rimise in causa). Gli Stati Generali del 1789 tentarono di creare una Chiesa Cattolica di Francia meno dipendente da Roma. Ma il “breve” segreto di papa Pio VI ingiunse ai vescovi di abrogare la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino che tuttavia avevano votato. Ne seguirono altre atrocità, fra cui la guerra di Vandea. Solo dopo il rovesciamento della monarchia per diritto divino nel XX secolo fu possibile proclamare la separazione fra Chiesa e Stato, conformemente al progetto politico dei re di Francia. Oggi la laicità è interpretata in senso contrario dagli avversari del fatto religioso e dagli avversari dell’islam.
[7] Il Partito Social Nazionalista Siriano (PSNS) fu fondato nel 1932 da cinque persone, fra cui il cristiano Antoun Saadé e il padre del nostro ex vice-presidente, il principe Issa al-Ayoubi, per riunire la Grande Siria, divisa dalla colonizzazione europea. Questo partito molto progressista si batté subito per l’uguaglianza tra i sessi. Durante la lotta contro l’Impero Francese, il partito cadde sotto l’influenza dei britannici. La propaganda israeliana l’ha classificato come partito di estrema destra, il che è assolutamente falso. Numerosi intellettuali di Cipro, Iraq, Giordania, Kuwait, Libano, Palestina e Siria sono passati per il PSNS ma non ci sono restati. Il partito si è poi dissolto in numerose formazioni politiche.
[8] Il Partito Socialista della Risurrezione Araba, il Baas, è stato fondato nel 1947 intorno al pensiero di Michel Aflak. A differenza del PSNS, non ambisce soltanto a ricostituire la Grande Siria, ma a unificare tutte le regioni di cultura araba. Ogni Paese arabo ha il proprio Baas, confederato al Baas siriano. Il Baas iracheno si è reso indipendente con Saddam Hussein; negli anni Ottanta ruppe il legame con la laicità, sostenne i Fratelli Mussulmani e predicò il «ritorno alla fede». Il movimento contaminò altri partiti Baas i cui dirigenti ostentarono presto la barba e fecero portare il velo alle mogli.

Source link

Tags: Siria
Previous Post

Libertà di religione. Nel documento della CTI una visione secolarizzata della religione.

Next Post

Elezioni europee: frenare il processo di unificazione per ripensarlo. Testi dell’Arcivescovo Crepaldi.

Next Post

Elezioni europee: frenare il processo di unificazione per ripensarlo. Testi dell’Arcivescovo Crepaldi.

Breaking News

Notizie contorte dall’Agenzia norvegese per i medicinali

Alcuni filmati inspiegabili sulla irruzione a Capitol Hill

WhatsApp inizierà presto a condividere i tuoi dati con Facebook

Facebook e Twitter hanno ‘bloccato’ Trump

I PIU' LETTI -NELLA SETTIMANA

La farsa dell’assalto a Capitol Hill

La farsa dell’assalto a Capitol Hill

7 Gennaio 2021
Forze speciali russe attaccano i militanti nelle retrovie della provincia di Idlib

Forze speciali russe attaccano i militanti nelle retrovie della provincia di Idlib

14 Gennaio 2021
Regno Unito: ‘psicologia applicata cognitiva’ per aumentare la paura

Regno Unito: ‘psicologia applicata cognitiva’ per aumentare la paura

10 Gennaio 2021
Le verità scientifiche non dipendono dal consenso … ma allora perchè oggi si censurano i dissidenti!?

Le verità scientifiche non dipendono dal consenso … ma allora perchè oggi si censurano i dissidenti!?

11 Gennaio 2021

STAY CONNECTED

  • 1.2k Fans

Autore

VP News – Blog

Patrizio Ricci associato Freelance International Press (FLIP), socio dell’ass. Blogger Samizdatonline, Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Coofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

Vietato Parlare blog site

Si può essere ingannati dal nome, ma “Vietato Parlare” non è un blog ‘complottista’ o affine. Il mio blog nasce provocatoriamente: l’idea di mettere su un blog è nato dall’aggressione dei paesi occidentali alla Libia a cui è seguita a ruota il tentativo di rovesciamento di Assad in Siria.
Tuttavia, oggi – tra task force in cerca di fake news, restrizioni alla libertà di educazione ed affini –  il nome del mio blog non suscita più alcuna sorpresa, essendo più comprensibilmente a tema.

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Le foto presenti su Vietato Parlare sono prese in larga parte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo tramite [email protected] e si provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.

  • Politica
  • Politica Internazionale
  • Cultura
  • Chiesa
  • Scienza
  • cookie policy

© 2011 VP News / Vietato Parlare - Blog di Patrizio Ricci

No Result
View All Result
  • Politica
  • Politica Internazionale
  • Cultura
  • Chiesa
  • Scienza
  • cookie policy

© 2011 VP News / Vietato Parlare - Blog di Patrizio Ricci

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Create New Account!

Fill the forms below to register

*By registering into our website, you agree to the Terms & Conditions and Privacy Policy.
All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
This website uses cookies. By continuing to use this website you are giving consent to cookies being used. Visit our cookie policyPrivacy and Cookie Policy.