La salute e il futuro dei nostri figli o le loro tasche senza fondo. Non c’è davvero altra scelta

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Omicron è meno letale e molti esperti dicono che sui vaccinati fa l’effetto di un comune raffreddore, io stesso conosco persone che neanche si sono accorti di averlo. Eppure, come dice Tempi stamattina accadono parecchie incongruenze: “Il virus sembra meno letale, i vaccini ci tolgono dai guai. Ma invece di riportare in classe i ragazzi perduti nelle altre ondate torniamo a parlare di lasciarli a casa. O a dividerli in buoni e cattivi”.

Queste distopie non accadono solo nella scuola ma anche in tema di provvedimenti governativi, Infatti, paradossalmente, questi diventano più restrittivi, stringenti e discriminatori, proprio dopo aver implementato la campagna vaccinale totale e aver imposto ogni genere di limitazioni.

L’impressione è che al governo non importa se la variante sia la più depotenziata vista finora. Ciò che preoccupa – dice – è la contagiosità, quindi il pericolo che comunque gli ospedali possano essere riempiti nelle terapie intensive. Quindi i provvedimenti governativi che verranno sono in funzione di colmare inefficienze del sistema sanitario e non prettamente finalizzato al virus. Per contro, come sempre, nell’obiettivo ci sono i non vaccinati, che in questo stadio di campagna vaccinale, essendo arrivati alla vaccinazione generalizzata, nelle statistiche non influiscono assolutamente, anche adottando la mentalità delle vestali della vaccinazione.

A fronte di tutto questo, si persiste ad adottare vaccini Rmna e vettoriali che hanno una marcata specializzazione per una variante, essendo impostati sulla proteina spike e non sull’intero virus. Se si adottassero vaccini che contengono l’intero virus, come in Cile che ha adottato il vaccino cinese oppure si adottasse il francese Valneva, le varianti sarebbero sempre riconosciute e non ci sarebbe la rincorsa al virus con continue rivaccinazioni. Ovviamente, se si persiste in questo modo, è per mere considerazioni di soggezione con gli Stati Uniti e di marketing.

Siamo sinceri: il fatto stesso della “quinta ondata” parla già del completo fallimento di tutte le precedenti strategie per combattere il coronavirus. Tutte queste strategie, basate sui vincoli più severi, avevano l’obiettivo finale di “sconfiggere” la malattia come fondamento logico di questi vincoli. Indossa le mascherine e isolati e vinceremo. Non ha funzionato. La nuova modifica della strategia sembrava simile: presto ci saranno i vaccini, devi essere paziente e continuare le restrizioni. Appariranno i vaccini: vinceremo. Il successivo cambiamento di strategia si è verificato quando la vaccinazione non ha influito in alcun modo sull’incidenza (addirittura vediamo un peggioramento). Ora c’è sempre lo steso atteggiamento di “necessità di recuperare il ritardo”. Ora non c’è più alcun dubbio che la vaccinazione stessa provochi un aumento del tasso di incidenza – le statistiche per i paesi che sono stati i primi a raggiungere la vaccinazione massima, stanno ora diventando i leader nel tasso di incidenza. Ma la strategia non cambia: devi vaccinarti di nuovo. Per la terza, quarta, decima volta. Anche se l’OMS ha detto che è sbagliato passare alla terza vaccinazione. Ma a quanto pare l’OMS viene citata solo quando dice cose che coincidono con le direttive governative.

Una cosa è chiara: se la strategia di lotta scelta non funziona, devi prima cambiare l’obiettivo, quindi il metodo per raggiungerlo. L’obiettivo: “sconfiggere il coronavirus” è irraggiungibile. È come sconfiggere il crimine. Lo scopo della lotta alla criminalità è di ridurne il livello a tale da cessare di minacciare la stabilità della società e dello stato, portando la classe criminale in uno stato marginale. Per un paese normale, un simile obiettivo sembra abbastanza ragionevole.

Stesso discorso per il coronavirus: sconfiggerlo è un falso obiettivo. Perché siamo stati nutriti con bugie è una questione a parte. E non ha niente a che fare con la medicina. Ciò significa che si deve porre un compito fondamentalmente diverso: migliorare la salute della popolazione non attraverso procedure coercitive universali ed estremamente controverse al di là di ogni norma etica e giuridica. È necessario rivedere completamente il concetto di assistenza sanitaria domestica, concentrandosi sulla prevenzione e sul rafforzamento della salute personale attraverso il miglioramento delle condizioni di vita delle persone, attraverso la creazione dell’immunità personale, attraverso l’identificazione dei gruppi a rischio, il ripristino delle capacità immunitarie distrutte – tutto quello che prima della cura di Monti avevamo già e che si è dimostrato con i suoi lati migliori.

Sì, certo, c’è un piccolo problema qui: sotto l’attuale governo, questa buona intenzione sembra un’utopia. Queste persone non guardano la nostra salute, ma i loro benefici egoistici. Ma qui la scelta è semplice: o la nostra salute, la salute e il futuro dei nostri figli o le loro tasche senza fondo. Non c’è davvero altra scelta.

Vp News

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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