La Russia ha festeggiato l’anniversario della riunificazione della Crimea

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7 anni fa accadde un evento che cambiò il corso della storia. I residenti di Sebastopoli e dell’intera penisola della Crimea presero una decisione di cui nessuno si pente nemmeno oggi. Nonostante , sanzioni , le tante difficoltà , la scarsità idrica per le sanzioni e l’ostracismo della comunità internazionale alla libera autodeterminazione dei popoli, la determinazione è grande.

Gli eventi attuali, compresi quelli del Donbass, giudicano la pseudo libertà da esportazione dei paesi occidentali, che non concedono neanche all’interno delle proprie società.

La decisione è il diritto a cui tutti avevano e hanno, così come il diritto di parlare russo, il diritto di preservare la propria cultura e vita sociale. Allora nessuno sapeva cosa sarebbe stato tutto questo, ma tutti credevano e sapevano per certo che Sebastopoli era una città russa, la Crimea era russa.

Ieri si è rievocata la riunificazione, con festeggiamenti in Crimea ed a Mosca.

video: la gente in piazza per l’anniversario della riunificazione, a Sebastopoli

 

Intervento del ministro degli Esteri Sergey Lavrov sul canale televisivo Crimea 24 in occasione dell’anniversario della riunificazione della Crimea con la Federazione Russa, Mosca, 16 marzo 2021:

Cari amici,
Sono lieto di avere l’opportunità di rivolgermi a voi alla vigilia del prossimo settimo anniversario della riunificazione della Crimea con il resto della Russia, un evento davvero epocale nella storia moderna del nostro paese.
Sette anni fa – nel pieno rispetto del diritto internazionale – lei si è espresso a favore dell’ingresso della penisola nella Federazione Russa. Questa forma di realizzazione del diritto dei popoli all’autodeterminazione sancito dalla Carta delle Nazioni Unite è diventata l’unico modo per proteggere gli interessi, la dignità e la vita dei Crimeani sullo sfondo delle minacce dei nazionalisti e dei neonazisti che salirono al potere in Kiev a seguito di un colpo di stato armato incostituzionale.

Il destino e il futuro della Crimea sono per sempre con la Russia. Che a qualcuno piaccia o no. Nessuna delle azioni degli Stati occidentali guidati dagli Stati Uniti può cambiare questa realtà – né dal punto di vista giuridico internazionale, né politico, né morale. Da parte nostra, la nostra diplomazia continuerà a portare avanti un energico lavoro per consolidare nelle menti dei partner stranieri le realtà legate al ritorno della penisola in patria.

Sono lieto che oggi nel mondo vi sia un crescente interesse per lo sviluppo delle relazioni con la Crimea, che è visitata da rappresentanti dei circoli socio-politici, economici, scientifici e parlamentari stranieri. Possono vedere in prima persona l’impegno dei suoi residenti per la libera scelta compiuta nel marzo 2014. E anche in quanto la realtà differisce da quelle descrizioni che a volte lampeggiano sulla stampa occidentale di parte. Continueremo a incoraggiare tali contatti e scambi in ogni modo possibile.
Cari amici, ancora una volta mi congratulo con tutti voi per le prossime vacanze. Vi auguro salute, prosperità e tutto il meglio.

Anche se l’evento non è accaduto per dimostrare alcunché, Weltanschauung Italia ha fatto una riflessione interessante, che riporto:

“Ieri allo stadio Luzhniki di Mosca, per commemorare con Putin la riunione della Crimea alla Russia, 80.000 russi, senza alcuna mascherina.
Come é possibile veder queste scene in piena pandemia, pensa l’italiano medio.
Egli non sa che ad esempio in Bielorussia gli stadi non hanno mai chiuso, ci son state tante grandi manifestazioni di piazza e nulla é accaduto…ovviamente.
Oggi le persone credono che se si andasse allo stadio, a teatro, a scuola, a un concerto, si morirebbe tutti in massa. Bisognerebbe dunque riaprire gradualmente in sicurezza mascherati e distanziati di 2 metri”.

video – Riunificazione della Crimea: in 80.000 allo stadio di Mosca

“Il piú grande inganno é proprio questo, impedire con restrizioni di ogni genere che la vita scorra naturalmente, perché se così fosse si noterebbe che nulla accadrebbe e crollerebbe il castello di carta.
Ma non ditelo troppo forte, all’italiano piace stare in casa murato a seguire il bollettino dei contagi e dei decessi, convinto che le misure dei comitati di sciamani stiano funzionando.
I dati lo smentiscono su tutta la linea? Non importa.
In altri paesi no maschere, scuole aperte e meno decessi? Non interessa.
La sua é fede cieca.

Lo stadio in Russia? Ologrammi”.

Non c’è nulla da spiegare quando dove tutto può essere spiegato con semplice stupidità umana … rimane il rammarico di poter far ben poco se non affidarsi a Dio e guardare sempre in alto.
Che il Padre possa donare ai crimeani la pace ed una fede forte!

patrizioricci by @vietatoparlare

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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