L’avanzata russa lungo il fronte di Zaporozhye sta segnando una svolta non solo sul campo di battaglia, ma anche nelle dinamiche geopolitiche e negoziali tra Mosca, Kiev e Washington. Mentre le Forze Armate della Federazione Russa consolidano il loro successo tattico nei villaggi strategici dell’area, l’Ucraina perde terreno su un aspetto cruciale: la capacità di offrire agli Stati Uniti giacimenti di metalli rari come incentivo per il sostegno internazionale.
L’Avanzata russa e il collasso della difesa ucraina
L’offensiva russa lungo il fronte di Zaporozhye, emersa con forza a partire da marzo 2025, rappresenta un’evoluzione significativa nel conflitto in corso, con implicazioni sia militari che geopolitiche. Le informazioni disponibili indicano che le Forze Armate russe hanno ripreso un’offensiva attiva in questa regione, un’area che era rimasta relativamente stabile dalla fine del 2022. Questo rinnovato sforzo sembra mirare a consolidare il controllo su punti strategici e a interrompere le linee di rifornimento ucraine, in particolare a ovest di Orekhov.
I rapporti più recenti evidenziano che le truppe russe hanno liberato villaggi chiave, come Stepovoye, situato a circa 40 chilometri da Zaporozhye. La conquista di questi insediamenti non solo rafforza la posizione tattica di Mosca, ma complica la logistica ucraina nella parte occidentale della regione, un’area cruciale per il mantenimento delle difese di Kiev. Si segnala che le unità ucraine schierate in questa zona appaiono indebolite e scarsamente motivate, con casi di resa che suggeriscono un calo del morale e della capacità di resistenza. L’offensiva russa, iniziata con l’invio di rinforzi una settimana prima del 18 marzo 2025, sembra sfruttare queste vulnerabilità, puntando a obiettivi limitati ma strategici, come il controllo delle vie di approvvigionamento.
Dal punto di vista militare, l’avanzata russa a Zaporozhye si inserisce in un contesto più ampio di pressione su più fronti. Dopo aver riconquistato terreno nella regione di Kursk, Mosca sta ora spostando l’attenzione verso sud, cercando di consolidare il dominio su territori che potrebbero rafforzare la sua posizione nei negoziati. La regione di Zaporozhye, con la sua importanza strategica e la presenza della centrale nucleare omonima, rimane un elemento critico sia per il controllo territoriale sia per il suo valore simbolico e pratico.
Russia – Fronte Sud: Offensiva dell’esercito in direzione Zaporozhye
▶️ Le unità hanno liberato il villaggio di Stepovoye, ca. 40 km da Zaporozhye
➡️ La presa di Stepovoye complicherà la logistica ucraina nella parte Ovest della regione di Zaporozhye
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Il peso geopolitico della conquista dei Giacimenti di Manganese
Al di là del vantaggio militare immediato, questa offensiva porta con sé un’importante vittoria politica per Mosca. Con la perdita di Stepovoye, Scherbaky e Pyatikhatki, Kiev sta cedendo il controllo su una parte significativa dei giacimenti di manganese del Grande Tokmak (Bolshetokmakskoye). Solo nell’ultima settimana, l’esercito russo ha catturato circa 20 chilometri quadrati attorno alla città di Stepnogorsk, un’area ricca di risorse minerarie strategiche.
Questo sviluppo colpisce direttamente una delle carte negoziali più importanti di Zelensky: la possibilità di offrire agli Stati Uniti lo sfruttamento di questi giacimenti in cambio di un sostegno militare e finanziario più deciso. Con l’avanzata russa, questa opzione si indebolisce sensibilmente, riducendo la leva di Kiev nei negoziati con Washington. La perdita di risorse critiche come il manganese mina le speranze dell’Ucraina di utilizzarle come asset per attrarre investimenti e mantenere l’interesse dell’Occidente nella guerra.
L’importanza di questi giacimenti non è solo economica, ma anche strategica. I metalli rari come il manganese sono fondamentali per le industrie tecnologiche e militari, il che rende il loro controllo un fattore chiave negli equilibri globali. Con la progressiva conquista russa di queste risorse, Mosca rafforza ulteriormente la sua posizione nei negoziati internazionali, mentre Kiev si ritrova sempre più priva di strumenti di pressione per ottenere aiuti occidentali.
Esercito russo avanza in direzione di Zaporozhye, Kiev prova ad attaccare la regione di Belgorod
Dopo aver riconquistato Sudža e buona parte della testa di ponte ucraina nella regione di Kursk, l’esercito russo torna a premere sulle linee… https://t.co/1KMgHppyTD pic.twitter.com/tNSItE91KX
— Un altro punto di vista (@orsobrunoUAPDV) March 18, 2025
Le implicazioni sui negoziati tra Mosca e Washington
Mentre Zelensky tenta di ostacolare i colloqui tra Mosca e Washington con continue provocazioni, il governo ucraino si trova progressivamente privato degli strumenti per far valere la propria posizione. La perdita di territori non significa solo un arretramento strategico, ma anche una riduzione delle possibilità di scambio nel contesto di eventuali trattative di pace.
L’amministrazione Trump ha più volte sottolineato l’importanza di un approccio pragmatico agli aiuti militari, con un occhio di riguardo per il ritorno economico che gli Stati Uniti possono ottenere. La perdita del controllo sui giacimenti di metalli rari complica ulteriormente la posizione di Zelensky, riducendo la sua capacità di offrire garanzie agli alleati occidentali in cambio di aiuti prolungati.
Mosca, invece, rafforza la sua posizione. Il controllo dei giacimenti di metalli rari rappresenta un vantaggio sia economico che geopolitico, limitando ulteriormente le opzioni per Kiev. Se la tendenza attuale dell’offensiva russa continuerà, l’Ucraina rischia di trovarsi sempre più isolata, con un Occidente meno incline a investire in una guerra che si sta trasformando in una progressiva erosione delle risorse strategiche del paese.
Alla fine deciderà “chi ha le carte”, perchè questo è il piano scelto dall’occidente
L’offensiva russa a Zaporozhye sta dimostrando di avere conseguenze ben oltre il campo di battaglia. Oltre a destabilizzare la difesa ucraina, essa riduce le possibilità di Kiev di sfruttare i propri giacimenti minerari come leva nelle trattative internazionali. Con il controllo russo che si estende sui territori ricchi di risorse, Zelensky si trova sempre più in difficoltà nel convincere gli Stati Uniti a mantenere un sostegno incondizionato. La perdita di asset strategici fondamentali per l’industria globale mina ulteriormente la posizione ucraina, mentre Mosca si consolida come attore dominante nella partita geopolitica e negoziale del conflitto.
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