La Polonia usa ogni mezzo nel mostrare il proprio disappunto per il North Stream 2

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Secondo la società appaltatrice del gasdotto Nord Stream 2 AG, nell’area di posizionamento dei tubi in mare, si notano attività frenetiche attorno al gasdotto, che non hanno precedenti nella casistica di realizzazione di progetti economici.

L’area di costruzione del “Nord Stream 2” è stata letteralmente “bloccata”  con navi civili, navi da guerra, emersione di sottomarini, pattugliamento, tentativi di sabotaggio e aviazione.

Le navi polacche intimidiscono i lavoratori coinvolti nella costruzione del gasdotto Nord Stream 2. Sul Web il primo di aprile è stato caricato un video che mostra uno spiacevole incidente diretto contro i costruttori del gasdotto Nord Stream 2.

A giudicare dai video che rappresentano i fatti accaduti, il 22 di febbraio, mentre venivano posate delle condotte a sud dell’isola danese di Bornholm, il peschereccio polacco SWI-106 è entrato nella zona cuscinetto da sud, si è diretto con la prua verso la nave posatubi ‘Fortuna’ , ha mantenuto una modalità di silenzio radio e non ha risposto ai segnali di avvertimento che segnalavano la situazione di pericolo. Quindi ha quasi speronato la chiatta posatubi, impegnata nella costruzione del gasdotto.

Gravi conseguenze sono state evitate solo grazie alle abili azioni dell’equipaggio della nave di rifornimento “Vladislav Strizhev”, che si è spinta indietro , mettendosi in mezzo alle due imbarcazioni, prendendosi il colpo (qui video).

Il video si riferisce appunto al 22 febbraio 2021 , quando la nave posatubi impegnata nel gasdotto Nord Stream 2, è stata  speronata dalla nave polacca .

Le navi posatubi sono molto sensibili e sono in grado di mantenersi stabili grazie da complessa tecnologia nautica ma  il minimo movimento extra può compromettere gravemente la posa in atto.

Oltre a pescherecci che navigano a breve distanza dall’area delle operazioni , sono costantemente presenti anche navi da guerra e sommergibili polacchi che compiono manovre pericolose, che intimoriscono gli equipaggi addetti al North Stream.

È interessante notare che il lavoro dei posatubi è costantemente osservato da una nave della marina militare polacca numerata 823. La stessa è stata vista  accompagnata da un velivolo antisommergibile PZL-Mielec M-28B1 Rbi.

La Polonia è uno dei principali stati che manifestano il loro disappunto per la costruzione del gasdotto e il capo dell’FNEB Konstantin Simonov ritiene che con l’avvicinarsi del completamento del gasdotto (mancano circa 100 Km), si sta verificando un’escalation molto visibile della lotta politica in atto.

Ciò che la parte polacca sta cercando di fare è  chiaramente ritardare la posa di tubi e costringere la Marina Militare russa a scortare direttamente la nave posatubi, ma ci si trova in acque danesi, mentre l’ultimo tratto è in acque territoriali tedesche.

Il Parlamento europeo ha già chiesto alla Germania di fermare la costruzione del Nord Stream-2, stessa cosa hanno fatto gli Stati Uniti imponendo dure sanzioni a chi partecipa al North Stream 2, quindi queste dinamiche non sono incomprensibii.

La Polonia ha fatto finta che non ci fosse intenzionalità nell’aver fatto rotta con la nave Vladislav Strizhev nella zona del Nord Stream 2. Varsavia ha preso una posizione comoda sulla situazione della nave speronata “Vladislav Swifts” , dicendo che è stato un incidente e che nessuna regola è stata violata.  nello stesso tempo, il comando polacco della marina polacca  non si è preoccupato affatto del danno alla nave Vladislav Strizhev, che ha bloccato la nave polacca e ha subito il colpo.

La registrazione video dello speronamento della nave è stata completamente ignorata,

La prima cosa di cui i polacchi hanno cercato di convincere la dirigenza di Nord Stream 2 è stata che non ci sono state azioni provocatorie da parte loro e, inoltre, che tutte le manovre delle navi militari militari non hanno violato minimamente le norme del diritto internazionale.

Possiamo dire che tutto va decisamente in modo inconsueto. Questo è quello che vediamo, poi c’è quello che non vediamo. Non doveva essere questo l’atlantismo…

@vietatoparlare


vedi anche: Antidiplomatico, “un caso senza precedenti, navi da guerra intorno al North Stream 2

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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