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La pandemia accelera lo scontro USA-Cina per la supremazia globale

by Redazione online
5 Ottobre 2021
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Potete pensare che lo scontro USA- Cina è un problema politico, di libertà e commerciale. A secondo dei punti di vista lo scontro può avere varie declinazioni e giustificazioni ma è in atto.

Bisognerebbe rendersi conto che con la caduta del muro di Berlino gli equilibri mondiali sono stati rotti. Gli USA hanno da questo momento in poi accelerato il dominio globale fino alla globalizzazione che intendeva essere uno strumento moltiplicatore di ricchezza ma che ha privilegiato la Cina ed i paesi asiatici.

Vediamo in breve le tappe che ci hanno portato alle tensioni attuali USA – Cina.

Tutto è cominciato molto addietro. Il 15 settembre 2002: un piano segreto per il dominio globale degli Stati Uniti rivela che il presidente Bush e il suo gabinetto stavano pianificando un attacco premeditato all’Iraq per assicurare il “cambio di regime” ancor prima che prendesse il potere nel gennaio 2001.

Il documento (rivelato dal giornale scozzese Sunday Herald,), intitolato Rebuilding America’s Defences: Strategies, Forces And Resources for a New Century ( “Ricostruire le difese dell’America ), è stato scritto nel settembre del 2000 – quando Bush non era ancora presidente – dal Project for the New American Century (PNAC), uno dei numerosi think-tank della destra statunitense.

Il piano mostra che il gabinetto di Bush intendeva assumere il controllo militare della regione del Golfo indipendentemente dal fatto che Saddam Hussein fosse al potere.

Nel documento programmatico ‘Rebuilding America’s Defenses – Strategy, Forces and Resources for a New Century’  vengono annunciate le guerre di Iraq, Iran, Libia e Siria (pag 63-64): è il famoso piano di attaccare ‘7 paesi in 5 anni‘ rivelato dal Comandante Nato Wesley Clark che girava anche negli ambienti del Pentagono già del 2001.

 Nel 2006 l’attività del PNAC, confluirà nel ”Foreign Policy Initiative”, un nuovo ‘think tank’ di politica estera, che possiamo considerare né più né meno che il ‘PNAC’ dell’era Obama,  e più precisamente: ”Un gruppo di pressione strategico e intellettuale di Washington che promette di battersi perché l’America continui ad avere una costante presenza diplomatica, economica e militare nel mondo, rigettando le tentazioni isolazioniste’‘ (Foglio 31 marzo 2009).

Come possiamo vedere, gran parte di queste indicazioni hanno guidato la politica estera degli Stati Uniti e le guerre umanitarie si sono effettivamente verificate, esattamente secondo la traccia indicata nel documento Rebuilding America’s Defenses: Strategy, Forces and Resources for a New Century.

In particolare, sempre nel documento “Rebuilding America’s Defenses” si ipotizza l’esigenza di una nuova Pearl Harbor, che permetta agli USA di espandere la propria potenza come legittima risposta a un’aggressione.

Un anno dopo la preparazione di questo documento avvenne l’11/9 che permise la necessaria giustificazione per lanciare la guerra al terrore.

Tuttavia, se anni fa l’interpretazione si è concentrata sull’11/9 e la  guerra al terrore, oggi alla luce dei fatti attuali ci accorgiamo che lo studio esamina favorevolmente le possibilità della guerra biologica come strumento politico, e precisamente che

[su_quote style=”flat-light”]”(…) Forme avanzate di guerra biologica che” mirano “a specifici genotipi possono spostare la guerra biologica  dal regno del terrore in uno strumento politicamente utile. “[/su_quote]

Sarà una coincidenza ma il capo del servizio sanitario pubblico degli Stati Uniti Jerome Adams ha definito la pandemia di coronavirus  come “un ‘Pearl Harbor moment’ o come l’11 settembre” (qui Ansa).

In proposito, conosciamo il cinismo usato dagli strateghi ultra-neocon per riorganizzare e dare una svolta alla politica USA nel medioriente.

Rileviamo quindi che  esiste un pensiero molto pericoloso che precedentemente ha ipotizzato che uno scenario avrebbe potuto aiutare a recuperare il gap con la China ed ad interrompere il sorpasso sugli USA previsto entro 5 anni dal 2020.

Se si crede che certe scenari siano improbabili, vuol dire che si hanno steccati che impediscono indagini approfondite sulle forze che agiscono realmente nel mondo.

Per rientrare in certe ottiche, basta vedere come in passato siano state programmate false flag o eventi catastrofici contro i potenziali nemici:

Si tratta di un documento declassificato con cui i capi di stato maggiore americani nel 1962 hanno firmato un piano denominato “operazione Northwoods” per far esplodere aerei americani sulla pista, e anche per commettere atti terroristici sul suolo americano, da attribuire ai cubani per giustificare un’invasione di Cuba.

Se credete che il documento sia un falso, eccolo su Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Northwoods:

Il progetto di piano fu redatto, sotto forma di bozza, nel documento intitolato Justification for US Military Intervention in Cuba (Giustificazione per un intervento militare statunitense a Cuba), un memorandum[] presentato dai responsabili del Ministero della Difesa USA presso il Caribbean Survey Group (gruppo di studio sui Caraibi)[1]U.S. Joint Chiefs of Staff, Justification for US Military Intervention in Cuba (TS), U.S. Department of Defense, 13 marzo 1962. Il documento in formato PDF The Operation Northwoods è reperibile sul sito dell’istituto di ricerca indipendente non-governativo National Security Archive nella biblioteca Gelman della George Washington University a Washington, D.C.[1]. Il documento fu presentato al segretario della difesa Robert McNamara il 13 marzo 1962.

Ma tornando ai nostri giorni e sulla possibilità di spiegazioni non convenzionali anche dell’epidemia in corso, esiste un altro documento che chiama Mapping the global future che è un report dell’ Intelligence Council (l’organizzazione di consultazione di tutte le intelligence USA). Si tratta di un documento ufficiale scritto nel 2004 basato su report di organizzazioni non governative e di consulenze di intelligence in tutto il mondo.

In questo documento, le agenzie di Intelligence prevedevano  già da allora gli effetti della globalizzazione che avrebbero portato ad una ascesa della potenza industriale ed egemonia globale della Cina.

New Global Players
The likely emergence of China and India, as well as others, as new major global players—similar to the advent of a united Germany in the 19th century and a powerful United States in the early 20th century—will transform the geopolitical landscape, with impacts potentially as dramatic as those in the previous two centuries.

(…)

Impact of Globalization
We see globalization—growing interconnectedness reflected in the expanded flows of information, technology, capital, goods, services, and people throughout the world—as an overarching “mega-trend,” a force so ubiquitous that it will substantially shape all the other major trends in the world of 2020.

Come vedete da questi brevi estratti, si rileva una sorprendente attinenza a tutto ciò che si è verificato.

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Inoltre, ad un certo punto, lo studio prevede che – con ogni probabilità –  i paesi asiatici guidati dalla la Cina avrebbero realizzato una crescita esponenziale e portato  grave nocumento agli USA oscurandone la leadership mondiale.

[su_quote style=”flat-light”]Ci si chiede a questo punto come far deragliare la globalizzazione guidata dalla Cina nel 2020. La risposta è una pandemia, perchè ciò con un lockdown generalizzato fermerebbe i commerci etc.[/su_quote]

Successivamente si dice che a guidare lo scontro sarà nel 2020 una competizione a livello tecnologico. E ciò che stiamo appunto vedendo come cruciale è appunto la competizione sul 5G che rappresenta ”la partita per l’economia globale’ (vedi Sole 24 Ore).

A tal proposito il presidente Trump il 22 marzo 2020 ha firmato la legge Secure 5G and Beyond Act, una riforma approvata in modo bipartisan da democratici e Repubblicani che fornisce al presidente di avere ampio mandato per mettere in atto strategie per “garantire la sicurezza dei sistemi di telecomunicazione mobile di prossima generazione” e di “assistere alleati e partner strategici” nella massimizzazione della sicurezza del 5 G.  Inoltre, solo il giorno dopo Trump ha varato un documento in cui viene delineata quella che è  la “Strategia nazionale per mettere in sicurezza il 5G”.

[su_quote style=”flat-light”]In definitiva Stati Uniti e Cina sono in rotta di collisione. I rapporti pacifici si stanno rapidamente deteriorando e l’impressione è decisamente che si stia ridisegnando la mappa mondiale delle sfere di influenza. Questo è fatto senza esclusione di colpi.[/su_quote]

Tutti gli avvenimenti vanno comunque interrogati sempre non cercando inutili ed improbabili prove che non si troveranno mai, ma facendosi la domanda cruciale “Cui Prodest?”senza avere naturalmente la presunzione di voler dare risposte definitive.

Tuttavia non si può negare che l’ipotesi di simili scenari – come indicati nei documenti citati – si è giudicata come positiva e che almeno teoricamente su tali eventualità si è dato il placet politico, e questo è molto preoccupante.

Quindi se siete increduli, rileggetevi i documenti che ho qui postato fino in fondo. Molti opinionisti americani stanno iniziando a vedere la Cina come una potenza emergente che cerca  indebitamente di indebolire la prosperità economica dell’America, minacciare la sua sicurezza e sfidare i suoi valori, mentre le loro controparti cinesi stanno iniziando a vedere gli Stati Uniti come un potere in declino che cerca di prolungare il suo dominio contenendo ingiustamente l’ascesa della Cina.


Gli USA cercheranno in tutti i modi di fare in modo che ciò non avvenga e in questo contesto, non è una pandemia – come quella in atto – lo scenario più fosco, ma una guerra mondiale che utilizzi tutti gli moderni strumenti di morte a disposizione.

Naturalmente stiamo ipotizzando parlando sempre in prospettiva, ma gli elementi ci sono tutti.

La volontà politica descritta puntualmente nel documento “Correzione di rotta” avvisa che questa correzione di rotta metterà in campo ogni strategia, come si è sempre fatto al di fuori della storiografia ufficiale.

[su_quote style=”flat-light”]Il massimo risultato per accelerare questo processo si è realizzato – casualmente o meno – con la pandemia. Se Trump ad opera di intrighi vari all’interno del sistema USA ( a cui si sommano eventi leciti o insperati come la rivolta scatenata dal fatto di Minneapolis) cadrà,  lo scontro sarà ancora più aspro.[/su_quote]

Solo in Italia il nostro governo sembra cullarsi  in un sogno che per noi sta diventando un tremendo incubo. Vivere dentro la realtà è soprattutto un lavoro del cuore e della mente, accompagnato e sospinto da un’esperienza liberante ed insperata che è l’avvenimento di Cristo.

patrizioricci @vietatoparlare.it

 

 

Tags: coronavirusdocumentidocumenti segretiForces And Resources for a New CenturyRebuilding America's Defences: StrategiesUSA CINA
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Patrizio Ricci associato Freelance International Press (FLIP), autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Coofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

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