La necessità di verifica quando la contrapposizione è molto potente

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Non voglio più commentare da che parte sta la parte giusta tra i due blocchi che si contendono in Venezuela. Ciò che è certo è che la gente sta soffrendo e tutti si dovrebbero unire per trovare insieme la migliore soluzione , come in ogni contesto realmente democratico.

Quindi c’è la necessità di spostare l’attenzione verso il basso, verso il bisogno ma nello stesso tempo bisogna tener presente anche delle strumentalizzazioni.

Ora molti dicono che le strumentalizzazioni non esistono. Questo naturalmente è una visione manicheista della realtà.

Tuttavia anche senza giungere a nessuna conclusione, espressa o inespressa, voglio qui farvi partecipi di alcune evidenze che di solito non emergono immediatamente.

E’ il caso del tweet del Segretario di Stato Pompeo che intendeva dimostrare il blocco degli aiuti umanitari:

Ciò che vediamo nel tweet di Pompeo  è il Tienditas International Bridge (spagnolo: Puente Binacional Tienditas) al confine tra Colombia e Venezuela.

Ciò che inducono a far  credere le parole di Pompeo  è che la parte del confine venezuelano è verso di noi e dalla parte opposta c’è la Colombia.


Ma non è così, questa barriera è stata costruita nel giugno 2017! Esattamente 18 mesi fa.

Ad onor del vero, le cisterne sono state aggiunte dalle forze venezuelane per assicurarsi che continuasse ad essere inutilizzato ma ciò non toglie che il ponte non è stato utilizzato da tempo e che le barriere chiaramente erano state messe dal lato colombiano.

Qui il link in cui potete controllare direttamente  su Google Maps :

Ciò che vorrei sottolineare è questa tendenza e cose può causare non controllare neanche le notizie quando si è perfettamente sicuri della bontà della comunicazione. Invece la verifica andrebbe sempre fatta, specialmente quando ci sono due blocchi contrapposti. Infatti il giorno dopo il tweet,  la questione non è rimasta circoscritta solo al tweet di Pompeo, ma tutti i principali media mondiali lo hanno riportato enfatizzando il suo contenuto:

Eco alcune di quelle reazioni:

BBC News ha riportato:

Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha chiesto al Venezuela di riaprire un ponte sul confine colombiano per una spedizione di aiuti organizzata dall’opposizione.

L’Independent ha riportato:

Il regime di Nicolas Maduro ha bloccato il Tienditas International Bridge con una gigantesca cisterna arancione, due grandi container blu e una recinzione di fortuna .

La CNN ha riportato:

Il governo venezuelano, guidato dal presidente schierato Nicolas Maduro, ha bloccato un ponte che collega il Venezuela alla Colombia, secondo i funzionari colombiani e un fotoreporter della CNN sulla scena.

Nessuno si è però preso la briga di controllare.

Eppure il ponte in questione non è stato mai aperto dopo il completamento della sua costruzione per dissidi tra i due stati. Quindi le foto sono decontestualizzate.

Naturalmente ci sarebbe tante altre cose da controllare. Come per esempio il motivo per cui, le scorse consultazioni elettorali sono state boicottate dall’opposizione quando l’ONU aveva garantito di inviare osservatori per il corretto svolgimento delle elezioni.
Si direbbe quasi che le opposizioni desiderassero perdere per poi accusare di brogli. Vi pare che io stia esagerando. No parto semplicemente da fatti ed in base ai fatti, pongo alcune domande.

Ma tornando al ponte, c’è anche un articolo di Wikipedia su Tienditas Bridge (in spagnolo) che dice del ponte (tradotto in inglese con Google Translate):

Si è concluso all’inizio del 2016, ma a causa della crisi tra Venezuela e Colombia nel 2015 e della chiusura di confine del Venezuela, il ponte non è stato ufficialmente aperto.

Questo è supportato da un riferimento a un articolo di La Opinion , un sito di notizie locali di Cúcuta in Colombia (anche in spagnolo)

Quindi il ponte Tienditas Bridge non è stato mai aperto nonostante fosse finito tre anni fa, a causa di una disputa tra Colombia e Venezuela.

Per la cronaca ora Google Maps ha cambiato l’immagine di Street View. È ora dal 2015, e mostra il  ponte in fase di termine di costruzione, dato che c’è un operaio nelle nuove foto, ben la metà di lui. Ma non ci sono blocchi sul ponte. Ma la foto on line (non la street view è ancora online qui)

Ciò non toglie che Maduro non fa entrare gli aiuti ma che senso ha comminare sanzioni e poi dare aiuti. La sua paura è che entrano armi e che l’accettare aiuti corrisponderebbe a tirar giù le braghe. Fa bene , fa male? Se siete appassionati cercate e troverete chiarimenti… forse.

Ora vorrei che questo esempio fosse di tutti e non di una sola parte chavisti o liberisti, alla verità dobbiamo stare attaccati tutti perché è ciò che compie.

source: da un commento di Justin Emery un utente che su Medium  per primo ha fatto la suddetta segnalazione (ed ho notato nelle mie ‘navigazioni’)

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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