La Nato vieta al presidente Zelensky di aprire trattative di pace

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Ormai è chiaro anche ai più ritrosi nel vedere la realtà dei fatti: il presidente ucraino Zelensky non conta nulla nel conflitto in corso, che è totalmente guidato e strumentalizzato dalla Nato.

Questi i fatti: era stata appena diffusa dalle agenzie la notizia di una apertura sostanziale di Zelensky, che aveva annunciato di voler riaprire i negoziati. Come atto di buona volontà il presidente ucraino aveva posto come base per i colloqui, il riconoscimento della Crimea come russa.

Questo l’annuncio di RAI News:

“Prove di pace in Ucraina, Zelensky apre alla trattativa con la rinuncia alla Crimea – In un intervento alla Chatham House di Londra, il presidente ucraino si è detto disposto al compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero “sulle posizioni del 23 febbraio” (Rai News).

Ma è a questo punto che da Bruxelles arriva una ingerenza violenta e inaudita. Subito dopo l’apertura di Zelensky , il segretario generale della NATO Stoltenberg ha fatto sapere che la Nato non accetterà mai la fine della guerra, se non fino al completo annientamento delle truppe russe e la vittoria dell’Ucraina.

Ecco come riporta la notizia SKY TG 24:

Stoltenberg: “La guerra durerà fino alla vittoria dell’Ucraina”
Se il presidente ucraino Zelensky ha aperto alla cessione della Crimea in cambio della fine della guerra, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg dà invece parere contrario: i membri dell’Alleanza Atlantica – spiega in un’intervista al giornale tedesco Die Welt – “non accetteranno mai l’annessione illegale” della penisola alla Russia. In aggiunta, Stoltenberg ricorda che la Nato “si è sempre opposta al controllo russo su parti del Donbass nell’Ucraina orientale”.
La Nato, sottolinea Stoltenberg, è pronta ad aiutare l’Ucraina “anche se ci vorranno mesi o anni” prima che la guerra finisca, ribadendo la volontà di “fare tutto il possibile” affinché il conflitto non si espanda. Kiev “deve vincere questa guerra”, rimarca nuovamente, anche se nei prossimi giorni “ci aspettiamo e dobbiamo prepararci all’offensiva russa anche con più brutalità”, con “distruzioni anche maggiori di infrastrutture cruciali e aree residenziali”. (Fonte: Sky Tg24)

Ciò che è successo è di una gravità assoluta ed è allo stesso tempo inaudito che l’Italia si presti ancora a sostenere questo gioco, che ormai è chiaro, aperto, palese.

La guerra in corso che sta provocando morti e distruzione e sta minando le nostre economie, è ora dichiaratamente una guerra tra Stati Uniti e Russia.

Washington non vuole i negoziati, vuole che gli ucraini continuino a spargere il loro sangue per ciò che è utile al progetto politico degli Stati Uniti. In una parola, gli Ucraini non sono padroni del loro destino.

Ovviamente, se il governo ucraino disobbedirà, il paese crollerà. Gli aiuti economici cesseranno: ci sono molti modi per convincere gli inadempienti. E Zelensky può essere rimosso ed addirittura eliminato in ogni momento, magari incolpando i russi.

È chiaro che Stoltenberg non fa nulla se non dietro le indicazioni degli Stati Uniti. E gli Stati Uniti non vogliono negoziati. Lo aveva detto chiaramente Blinken a Kiev e Biden alla Casa Bianca: l’America non accetterà se non la resa di Mosca (con cessione della Crimea e ritiro completo dal Donbass).

Stoltenberg con una arroganza inaudita – e con la comicità dei vassalli europei – ha pubblicamente e definitivamente dato un messaggio chiaro a Zelensky, il presidente ucraino o chi per lui, non si dovrà più azzardare a chiedere trattative: gli Stati Uniti armeranno l’Ucraina e l’Ucraina farà canne da cannone per Washington, fino alla vittoria contro la Russia.

Ormai il re è nudo, non immagino un successivo passo per cui si renda più chiaro il gioco pericoloso che si è intrapreso.

Non si tratta più degli ucraini, si tratta di una lotta di potere e di predominio sulle risorse, che gli Stati Uniti stanno mettendo in pratica profittando dell’occasione.

Vedremo ora se il nostro governo ha un briciolo di dignità o se ancora continuerà a recitare la farsa agli italiani …

patrizioricci by @VpNews

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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