USA – La Mueller Investigation dimostra che il gen. Flynn fu accusato ingiustamente

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DI MICHAEL LEDEEN , 26 MARZO 2019 – pjmedia.com

[La Mueller Investigation, l’inchiesta giudiziaria nata a seguito di sospette ingerenze da parte della Russia nella campagna elettorale per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America del 2016],  (…) era tutta [concentrata] sul generale Flynn. Penso che sia iniziato sui campi di battaglia di Iraq e Afghanistan, quando Flynn ha cambiato il modo in cui facevamo intelligence contro persone come Zarqawi, bin Laden, talebani e i loro alleati.[su_spacer]

Il generale Flynn vide che la nostra intelligence sul campo di battaglia era troppo lenta. Raccoglievamo informazioni dal Medio Oriente e le rimandavamo a Washington, dove uomini con le stellette in spalla e altri presso le agenzie di intelligence civili analizzavano, poi deciso cosa fare , inviavano istruzioni alla zona di guerra. [Ma] Quando tutto questo succedeva, il campo di battaglia era [già] cambiato. Flynn ha cortocircuitato questa ingombrante procedura burocratica ed ha trasferito l’intero processo decisionale nella zona di guerra stessa. I nuovi metodi erano anni luce più veloci. L’intelligence  andava agli analisti locali, e da lì venivano ordinate nuove azioni sul campo di battaglia (a Flynn non importava molto del grado o dello status) e la guerra cambiò in nostro favore.

Questo gli è valso stima tra alcuni che hanno lavorato per lui o con lui, ma gli è valso anche l’inimicizia di coloro che erano stati tagliati fuori dalla “catena di comando”. Quando fu nominato capo della DIA, Flynn ebbe un vero e proprio problema con la comunità dei servizi segreti, in primo luogo perché li aveva emarginati, e per un altro motivo: Flynn era determinato a fare un’analisi su vasta scala delle (molte) missioni segrete che non erano state svolte nel corso degli anni, e voleva una contabilità della considerevole [mole] di fondi stanziati per loro.

Quindi c’erano molti alti funzionari dell’intelligence che lavoravano per incastrare Flynn. Erano all’opera molto prima che ci fosse un accenno a Russiagate, quando l’obiettivo non era ancora Donald Trump. Ma poi le cose peggiorarono per l’Intelligence Comunity, quando Flynn fu nominato capo della DIA. A quel punto, l’FBI era completamente impegnata nella campagna anti-Flynn, pagando persone come Stefan Halper per sorvegliare il comportamento di Flynn in Gran Bretagna. Ciò produsse l’accusa fantasiosa (impossibile per chiunque conoscesse il generale) che Flynn avesse flirtato con un russo di bell’aspetto. Questo potrebbe essere stato l’inizio delle accuse di “collusione”.

Dopo che Flynn fu cacciato dal suo incarico alla DIA, le cose diventarono ancora più minacciose per i funzionari dell’intelligence, diventando un consigliere principale del candidato Trump e, all’inizio della campagna, di altri repubblicani. Dopo le elezioni del 2016, i funzionari della Intelligence Comunity  sono andati a tutto tondo per tenerlo fuori dalla Casa Bianca, a volte ricorrendo a diffondere storie ridicole. Il presidente Obama ha avvertito Trump di non nominare Flynn come consigliere per la sicurezza nazionale, e Susan Rice in realtà ha avvertito il presidente eletto che Flynn poteva aver violato il Logan Act, per il quale nessuno è mai stato perseguito. Nel frattempo, l’Ufficio aveva aperto un’inchiesta di controspionaggio sulle attività di Flynn. Le sue comunicazioni digitali sono state monitorate, infine “smascherate” su richiesta dei funzionari di Obama e trasmesse ai giornalisti amichevoli.

L’operazione contro Flynn ha fornito il modello per l’assalto anti-Trump. Quando le accuse di “collusione con la Russia” hanno spinto Flynn fuori l’ufficio, i funzionari dell’Intelligence hanno realizzato che gli stessi metodi potevano essere usati contro il presidente. Apparentemente questo sforzo si è concluso con i risultati di Mueller che scagionano dalle accuse di “collusione”.

Le accuse contro Flynn erano fantasiose fin dall’inizio, e ora hanno bisogno di essere annullate. Se deve prevalere la giustizia per questo illustre ufficiale, dovrebbe essere perdonato subito, e poi il presidente ha l’opportunità per un passo positivo: creare una commissione di alto livello per indagare sui molti peccati della comunità dei servizi segreti. Il piano di Flynn di controllare i propri bilanci – nessuna valutazione di questo tipo è stata effettuata dalla seconda guerra mondiale – era degna e importante. Il presidente dovrebbe fare in modo che il generale Flynn sia il presidente di quel comitato, per ripristinare il suo buon nome e dare all’intelligence il tipo di valutazione seria di cui abbiamo fortemente bisogno.

(fonte:https://pjmedia.com/michaelledeen/make-no-mistake-the-mueller-investigation-was-all-about-flynn/)

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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