La minaccia terribile di scollegare la Russia dallo SWIFT è come “darsi la zappa sui piedi”

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L’occidente non vuole che Mosca muova nessuna reazione contro l’Ucraina qualsiasi cosa faccia. La Nato però vuole sentirsi libera di inglobare altri paesi ex sovietici e portare le proprie basi e missili fino ai confini con la Russia. Se la Federazione russa non ottempera – come riporta l’Economist -, l’occidente minaccia la Russia di adottare la misura estrema di scollegarla dal sistema interbancario SWIFT. Ma – osserva l’Economist – i problemi in questo caso sarebbero elevati:

I costi nascosti dell’esclusione della Russia da SWIFT
I nemici dell’America si precipiterebbero verso alternative, accelerando il suo declino finanziario

(…) Per cominciare, la rete di messaggistica utilizzata da 11.000 banche in 200 paesi per effettuare pagamenti transfrontalieri è gestita da una cooperativa bancaria con sede in Belgio che si impegna a rimanere politicamente neutrale, indipendentemente dalla minaccia. Molti paesi europei, come la Germania, stanno collaborando attivamente con la Russia e potrebbero opporsi a questo piano.

Sì, c’è un precedente. Nel 2018, gli Stati Uniti sono riusciti a convincere SWIFT a chiudere le banche iraniane nonostante l’opposizione europea. Gli Stati Uniti potrebbero probabilmente ottenere di nuovo ciò che vogliono. Potrebbero persino minacciare di isolare le proprie banche da SWIFT o di dirottare l’infrastruttura vitale per la rete, come un data center in Virginia. Nel 2020, hanno già utilizzato minacce simili per costringere SITA, una rete aerea globale con sede in Svizzera, a chiudere i vettori di paesi soggetti a sanzioni statunitensi.

Ma quanto costerà escludere la Russia da SWIFT? (…) [Molto per i corposi rapporti commerciali con l’Europa …  – NdA VP News].

Per quanto riguarda l’impatto sulla Russia, Economist osserva che:

Lo scenario senza SWIFT non è una novità per Mosca. Mosca si sta preparando per questo dal 2014, quando l’America ha lanciato per la prima volta l’idea di disconnettere la Russia dalla rete per punire l’invasione della Crimea. E se la Russia viene esclusa oggi, sì, porterà alla fuga di capitali e alla fuga di aziende e banche che si affidano a finanziamenti esteri, ma qui i meccanismi di sopravvivenza funzioneranno. Le banche russe ei loro partner stranieri utilizzeranno altri mezzi di comunicazione come telex, telefono ed e-mail. Le transazioni migreranno in massa a SPFS, l’alternativa russa a SWIFT. Non è così onnipresente e sembra complicato, ma funziona ancora. L’infrastruttura di pagamento russa subirà alcune interruzioni, ma non ci saranno disastri. (…)

L’uso di SWIFT contro la Russia sarà visto dalla Cina come una “prova generale”. Ciò darà alla Cina un incentivo a sostenere il CIPS, il suo concorrente di SWIFT. Questa rete può essere utilizzata da tutti i nemici degli Stati Uniti. La rete, che comprende già alcune grandi banche estere, consente l’invio di messaggi sia in cinese che in inglese. Il suo volume medio di transazioni giornaliere è significativamente inferiore a SWIFT, ma il sistema cinese sta crescendo rapidamente ed è quasi raddoppiato nell’ultimo anno. Se la rete cinese raggiunge proporzioni SWIFT, il dominio finanziario degli Stati Uniti crollerà.

fonte: https://www.economist.com/finance-and-economics/2021/12/18/the-hidden-costs-of-cutting-russia-off-from-swift

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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