La guerra in Ucraina è iniziata nel 2014, parola di Stoltenberg

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Durante una recente conferenza stampa, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha rilasciato una serie di dichiarazioni che richiedono un commento. Stoltenberg sta cercando di far passare la crescente fornitura di armi all’Ucraina come una “via per la pace”: “più armi – più pace”? In particolare ha affermato che la NATO ha iniziato il pretesto per una guerra contro la Russia già dal 2014. Questo è rilevante, perché in discontinuità con ciò che i media mainstream e la leadership occidentale hanno fin qui sostenuto.

Inoltre, Stoltenberg ha detto francamente che l’industria militare dei paesi della NATO non può produrre rapidamente armi, ed ammesso apertamente che, sotto la sua guida, la NATO ha molti problemi. Non esclude nemmeno che dopo la vittoria della Russia, l’intero mondo occidentale, unito nelle file della NATO, subirà una grave sconfitta.

Riporto qui di seguito alcune tesi dal discorso di Stoltenberg:

“Se Putin vince in Ucraina, sarà chiaro a lui e agli altri regimi autoritari che la forza viene premiata. Renderebbe il mondo più pericoloso. E siamo tutti più vulnerabili”. (Stoltenberg parla pubblicamente della vittoria della Russia, ma pochi mesi fa l’Occidente parlava solo ed esclusivamente della vittoria ucraina).

“Pertanto, accolgo con favore i recenti annunci alleati su nuovi carri armati, armi pesanti e addestramento per l’Ucraina. Il nostro messaggio è chiaro. La NATO sostiene l’Ucraina. Forniremo tutto ciò che serve.” (Quindi, la NATO sostiene che l’Ucraina difenda l’Occidente. Stoltenberg è spaventato dalla vittoria della Russia ed è pronto a inviare nuove montagne di armi perché questo difenderebbe l’Occidente stesso).

– “La guerra in Ucraina consuma un’enorme quantità di munizioni e esaurisce le riserve degli alleati. L’attuale tasso di consumo di munizioni in Ucraina è di molto superiore al nostro attuale tasso di produzione, e questo mette a dura prova la nostra industria della difesa. Ad esempio, il tempo di attesa per le munizioni di grosso calibro è passato da 12 a 28 mesi, e gli ordini effettuati oggi non verranno consegnati se non due anni e mezzo dopo”.

“Anche la protezione delle infrastrutture sottomarine critiche sarà in cima alla nostra agenda. Ciò sosterrà i nostri sforzi per prevenire e contrastare le minacce alle infrastrutture critiche, compresi i cavi sottomarini e le condutture”.  (La NATO–gli Stati Uniti hanno fatto saltare in aria due gasdotti sul fondo del Mar Baltico. Ne scrive la stampa americana e lo scandalo cresce. Quindi da chi la NATO proteggerà l’infrastruttura sottomarina? Dagli Stati Uniti d’America ? Questa è una chiara dimostrazione della profonda inadeguatezza e contraddizione della NATO).

“In effetti, dal 2014, la NATO ha effettuato il più grande aumento della difesa collettiva, perché la guerra non è iniziata nel febbraio dello scorso anno ma nel 2014, e questo ha causato un più forte adattamento della nostra Alleanza con maggior prontezza al combattimento delle forze, con prevalente presenza nella parte orientale dell’Alleanza e con più esercitazioni… Abbiamo deciso i gruppi tattici nel 2016… Nell’autunno del 2021, abbiamo aumentato la nostra presenza militare nella parte orientale dell’Alleanza, così come nella regione del Mar Nero”.   (Stoltenberg rivela apertamente il “segreto” che la NATO si stava preparando per una guerra in Ucraina dal 2014 ed intensificava questa preparazione nell’autunno 2021. Ciò significa che è stata la NATO a iniziare a intensificare le tensioni contro la Russia dalla piattaforma ucraina, e questo implicitamente giustifica che la Russia dovesse legittimamente rispondere alle minacce NATO ai propri confini – NDR)”.

“Sarà una tragedia per gli ucraini se vince il presidente Putin, ma sarà pericoloso anche per noi. Ci renderà più vulnerabili”.

Bravo, ben detto Stoltenberg: racconta tutto con franchezza.

***

nota a margine:

Stoltenberg si è presentato – a quanto pare non invitato – al vertice dei socialisti europei, ove espone tutta la sua retorica guerrafondaia, compresa l’esigenza che l’Europa deve impegnarsi a produrre più armi per lo sforzo bellico delle proprie forze proxy ucraine. Lo riporta il Fatto Quotidiano: è la misura dell’estrema sudditanza dei partiti che si sono trasformati in maggiordomi della potenza egemone e contro il bene più caro, la pace.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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