La fragilità della Chiesa Cattolica durante la peste del secolo

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Combattere gli effetti senza giudicare le cause

Di volta in volta il mondo cattolico si pronuncia di fronte al pericolo imminente dell’ennesima legge che ritiene ingiusta. è stato così, ad esempio per il DDL Zan.  Come abbiamo visto – falla dopo falla -, a volte la battaglia viene vinta, mentre si prepara quella successiva. Ma con gli strumenti di coercizione/informazione di massa in vigore (per cui paghiamo anche la pallottola), la trasformazione ad elettroencefalogramma zero, sarà solo questione di tempo. Del resto, abbiamo visto durante la pandemia che gli strumenti di addomesticamento di massa sono molto potenti. Pronunciando le parole salute e amore, la dinamica potrà essere applicata ad ogni cosa.

Tra le difficoltà di comprensione, è davvero singolare che in queste circostanze sia così difficile comprendere che le dottrine economiche attuali non c’entrano con il liberismo. Siamo davanti a dottrine economiche basate sul debito dei popoli, sulla finanza slegata sempre più dal lavoro. Questo ha una influenza preponderante sulle dinamiche attuali.

La comprensione di certe cose non richiede una grande conoscenza economica: chi più si è arricchito durante la pandemia sono tutte aziende slegate dal lavoro che non hanno prodotto nulla oppure che hanno sfruttato/profittato della ricerca scientifica che dovrebbe essere pubblica.

È addirittura pazzesco che l’unica cosa che si chiede alle aziende farmaceutiche sia quella di erogare abbastanza antidoti alle popolazioni del terzo mondo, quando queste sono proprio le meno colpite dalla pandemia. Nel frattempo, in paesi come l’Afganistan o lo Yemen tra embarghi e guerre gemono tra morsi di fame.

Questo accade mentre, tra trampolieri e mangiafuoco, in Europa rifiutiamo il gas russo perché altrimenti saremmo eccessivamente dipendenti. Nello stesso tempo, mettiamo in atto colpi di stato ed implementiamo in tutto il mondo ingerenze violente contro governi che non corrispondono ai nostri interessi.

Alimentazione di emergenza e paura

Le tensioni e la paura vengono mantenute per tenere in piedi un apparato militare industriale mastodontico che assorbe risorse vitali ingenti, sottratte ai popoli.  Il mantenimento dello stato di guerra permette l’attuazione di strategie che vivono sulla tensione internazionale, sulle divisioni, sul neocolonialismo e sul tenere dipendenti gli stati più deboli.  Per i progetti globali, c’è un limite comprensibile: o passiamo tutto o non passa nessuno. La perdita di una parte di esso dal progetto crea rischi di cedimento dell’intera struttura.

È per questo che le azioni del singolo possono essere imposte, ma la cosa più preziosa per un uomo è un giudizio di valore. Capiamo così che fare lotte contro aborto ed eutanasia, ma nello stesso tempo, supportare il sistema che le propone (e che di questa attività ne fa una fiorente industria), è una contraddizione in termini.

Il giudizio di valore porta all’origine del male

Questo – per esempio – lascia abbastanza spazio affinché un’azienda/(no profit?) come Planned Parenthood sia sostenuta finanziariamente da governi, trust e fondazioni, tra cui la Commissione europea e il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione per progetti speciali. Ovviamente, non stiamo parlando di situazioni drammatiche del singolo ma di un’industria e di una pianificazione dell nascite.

È evidente che ci troviamo davanti ad un sistema malato che mette la vita umana subordinata al processo produttivo ed al profitto. Ma anche questa lettura è parziale: il liberismo potrebbe generare diffuso benessere, lo stesso principio della proprietà privata come diritto, potrebbe giustificare l’adozione di un sistema liberista come quello keynesiano. Questo tipo di costruzione è anche descritta come equa nella dottrina cristiana.

classifica dei più ricchi

La 4^ rivoluzione industriale

La 4^ rivoluzione industriale non sarà delle macchine ma della bioindustria e del digitale. Però oggi ci troviamo di fronte a qualcosa di diverso, mai sperimentato nel passato: nel mondo post moderno ci troviamo di fronte ad una oligarchia del mondo che si accinge a intraprendere lo step successivo, una ristrutturazione e sostituzione completa di tutti i riferimenti. Dall’indicare la concentrazione del profitto come motore di tutta l’esistenza, ora è passata alla riorganizzazione completa della società, entrando nella sfera delle libertà personali e stabilendo da adesso in poi, quale debba essere la struttura delle famiglie e della società, ridisegnandone priorità e scopi.

In altri termini, ci troviamo davanti ad una situazione nuova, che non è nascosta: è la messa in opera di una governance globale, un governo del mondo che si prefigura come una dittatura globale.

E la Chiesa? La Chiesa nel periodo di emergenza ancora in corso, finora ha ripetuto, ha validato ed ha ossequiosamente anticipato le posizioni laiche del potere, esimendosi di dare un giudizio di fondo indipendente.  Così ha amplificato nella gente la confusione già abbondantemente diffusa dalle ossessive campagne dei media di regime. In sostanza, ha accettato e supportato la resa della sovranità dei paesi ai gruppi di potere globali.

Battaglia europee contro l’odio e le discriminazioni

Da parte sua, la Commissione Europea continua ad inanellare una serie di indicazioni che va dalla parità di genere all’odio e le discriminazioni. Ultimamente queste preoccupazioni hanno toccato anche l’abolizione dei simboli del Natale “per non offendere la sensibilità delle altre religioni” e. in particolare, l’Islam. Tuttavia, in merito la parte musulmana non ha mai richiesto o lamentato discriminazioni da parte della Chiesa cattolica. Semmai, L’Islam critica l’edonismo diffuso nel mondo occidentale che non ha alcun riferimento allo spirituale.

Di fronte a questi abusi, il mondo cattolico risulta perdente in partenza, perché reagisce ai singoli provvedimenti (come ad esempio il DDL Zan). Però sembra non accorgersi che dietro l’ipocrita e confuso scudo della discriminazione e delle leggi sull’odio, nel mirino c’è la Chiesa cattolica stessa. Questa, animata da un costante senso di colpa verso il mondo, per dimostrarsi più aperta e comprensiva di fronte ad una realtà che ritiene ‘mutata’, ha accettato le degenerazioni della società moderna perché “segno di un travaglio spirituale meritevole di comprensione”.

Direi più che pensare di costruire ponti, archi, transetti o hub vaccinali nelle chiese ed aprirsi al dialogo, bisognerebbe pensare alle radici; perché di fronte c’è qualcosa di peggio di uno stato assoluto, qui c’è uno stato che sente il compito ascetico di portare una nuova morale ed un falso concetto di libertà.

Prima o poi, se si vorrà testimoniare la Verità dell’uomo, bisognerà fare i conti con tutto questo e seriamente. A partire dal prendersi cura degli uomini, ovvero avviare un movimento che pretenda di essere culturale perché connesso al Tutto: oggi è ciò che il potere odia più di ogni altra cosa.

La consapevolezza della feroce lotta sotto copertura in corso ora – per riavviare la “pandemia” e per continuare lo scenario attuale -, sarebbe certamente il primo esito.

patrizioricci by @vietatoparlare

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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