La democrazia in Europa: divieto di entrare in GB al candidato presidente USA Donald Trump

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[su_heading style=”modern-2-blue” size=”19″]Il Parlamento inglese discuterà se vietare l’ingresso a Donald Trump. La giustificazione: ”perchè è contro il bene pubblico” e ”visitare il Regno Unito è un privilegio e non un diritto”.[/su_heading]

Il governo britannico sta considerando di vietare a Donald Trump (candidato alla Presidenza degli Stati Uniti nelle elezioni mtpresidenziali del 2016) l’entrata nel paese (adnkronos).

L’annuncio è arrivato in risposta ad una recente petizione sul sito web del governo britannico firmata da 565.000 cittadini che chiedono il divieto di accesso a Trump (bastano 100.000 firme per far discutere una petizione in Parlamento).

Il Regno Unito per mezzo del suo Segretario di Stato per gli Affari Interni., Theresa May, ha annunciato che ha “la facoltà di escludere” coloro che non sono “favorevoli al bene pubblico”.

Il Segretario ha assicurato che i “Poteri di esclusione sono molto gravi e non vengono utilizzati con leggerezza”. Ed ha aggiunto che ”visitare il Regno Unito è un privilegio e non un diritto”.

Il divieto di accesso ad un politico degli Stati Uniti  sembrerebbe tutelare il quieto vivere di una comunità multietnica perfettamente pacifica ed equilibrata.

Naturalmente è una falsità. Le migliaia di jihadisti cresciuti in Gran Bretagna ed affluiti a fare la jahad in Siria dicono il contrario, segno che non basta una società ‘tollerante’ per far sviluppare valori ‘favorevoli al bene pubblico’.

[su_heading style=”modern-2-blue” size=”19″]La posizione del ministero degli interni del governo inglese rispecchia la nuova ideologia dei diritti e delle società multietniche.[/su_heading]

Gender, relativismo, globalizzazione e società multietnica sono la concezione di vita prevalente nelle istituzioni europee.

E’ oggi un vero e proprio ‘diktat‘ diffuso tramite  pubblicità, serie televisive, persino imposto negli asili e nelle favole per bambini. Si tratta di una concezione della vita che mette il cuore, l’amore, il sentimento al primo posto ma in relazione con niente.

E’ l’ideologia del  ‘che male c’è?’ e del ‘lo fanno tutti’: è il fenomeno spontaneo di un uomo impaurito lasciato solo senza padre , disposto a sentire il proprio sentimento immaturo e la propria sessualità  (slegata dalla concezione cristiana della vita come dono). L’effetto rassicurante delle campagne svolte da poche elites (appositamente progettate) fanno il resto,  raccogliendo con il cucchiaino la gente che dice ‘grazie’ quando gli si restituisce un pò di quello che è stato poco prima tolto.

E’ l’ideologia che si sta imponendo da anni in Europa (e di questa concezione la Gran Bretagna è oggi culla e prodotto) e che colpisce anche la Chiesa al suo interno quando cerca di diventare un piatto più appetibile e comprensibile.

Profittando di ingenti possibilità finanziarie e della propria posizione di legislatori , pochi uomini si sono fatti  rappresentanti delle istituzioni europee tramite campagne trasversali appositamente orchestrate, solo apparentemente democratiche. Ed ogni ‘cordata’ è puntellata da trattati, alleanze e protocolli da cui assai difficilmente si potrà tornare indietro.

La finta ‘Intellighenzia’ europea da anni sta facendo uno sforzo immenso per andare avanti con la propria agenda. Prima ha creato un pubblico acritico ed ha inoculato la convinzione che nulla potrà cambiare ( con conseguente esaltazione del privato) e poi ha costruito un consenso fondato sulla paura del precario tramite la diffusione della propria visione della vita.

E’ un lavoro ben fatto, la gente arriva addirittura a difendere i suoi carcerieri. ne è prova la petizione.   Ed il governo inglese naturalmente ringrazia:

[su_quote style=”flat-light”]Il Governo riconosce la giustezza delle argomentazioni che hanno provocato il sentimento popolare contro le osservazioni e continuerà a denunciare i commenti che hanno rappresentano una fonte di potenziale divisione in seno alla comunità, indipendentemente da chi li fa.[/su_quote]

… un popolo sotto protezione:

[su_quote style=”flat-light”]Respingiamo qualsiasi tentativo di creare divisione e marginalizzazione tra quelli ci sforziamo di proteggere.[/su_quote]

[su_heading style=”modern-2-blue” size=”19″]Quando ‘proteggere’ eliminando le diversità è fonte di divisione[/su_heading]

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Sembra normale che un candidato alla Casa Bianca non possa parlare in un paese amico.

In Inghilterra esiste un doppio standard all’interno del paese gli islamici possono fruire addirittura di  un sistema giudiziario parallelo grazie al British Arbitration Act, che classifica le corti della sharia come “tribunali arbitrali”».

Solo in teoriai tribunali islamici si fondano sul rifiuto del principio di inviolabilità dei diritti umani, dei valori di libertà e di uguaglianza che sono alla base delle democrazie europee’, di fatto applicano la shaaria.

La Gran Bretagna ha totalmente fallito l’integrazione delle comunità islamiche.  Il fallimento era stato riconosciuto anche dal l’ex primo ministro Cameron  ma si prosegue imperterriti per la cattiva china .

 

[su_heading style=”modern-2-blue” size=”19″]Insomma una discriminazione al contrario.[/su_heading]

Il Parlamento inglese esaminerà se far entrare il candidato alla Casa Bianca Trump: è diventato  plausibile che l’accesso in un paese dell’Unione Europea sia subordinato alla omologazione delle idee. Non dimentichiamo che per queste ragioni nel 2010 due intellettuali inglesi molto noti volevano addirittura far arrestare Benedetto XVI per ‘crimini contro l’umanità’ (in occasione della sua visita nel paese).

Quello che succede è così bizzarro che potrebbe far sorridere, però si tratta di una cosa terribilmente seria: è vietato dire che esistono immigrati e paesi esteri islamici che puntano a colonizzare i Paesi occidentali. E che in alcuni casi non vogliono in alcun modo integrarsi. Allo stesso modo è vietato rifiutare la teoria gender o l’obiezione di coscienza per i cattolici (ad es. vedi Tempi il 22 giugno 2015) …  altrimenti sei un pericolo pubblico ed alimenti divisioni  … auguri Europa, Buon 2016!

Vietato Parlare

 


 

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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