Stefano Orsi: la crisi tra Iran e Azerbaigian

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Nel video la situazione nel Sitrep dell’analista Stefano Orsi di Saker ed autore sulla rivista SudEst .

L’Iran ha dato inizio vicino alla frontiera all’esercitazione Fatehan-e Khaybar (cioè ‘i conquistatori di Khaybar’).

Questo è un chiaro riferimento alla battaglia del 628 d.C. quando i primi musulmani guidati dal profeta Maometto represse una rivolta ebraica in Arabia.

Se questo non lasciava intendere abbastanza fortemente che le manovre stavano denunciando una connessione israeliana, il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran , Saeed Khatibzadeh, lo ha spiegato chiaramente.

Il 28 settembre ha affermato: “L’Iran non tollererà la presenza del regime sionista vicino ai nostri confini”.

Questo, come hanno concordato molte testate giornalistiche, tra cui The Times of Israel, era “un’allusione alle relazioni dell’Azerbaigian con Israele” piuttosto che un suggerimento specifico delle forze israeliane che operano in Azerbaigian.

Tuttavia, il fatto che Israele abbia fornito a Baku gran parte dell’arsenale high-tech che ha aiutato l’Azerbaigian a recuperare le sue terre occupate nel 2020 causa disagio a Teheran, con Israele che assume regolarmente una posizione da falco contro l’Iran sulla scena internazionale.

L’Iran oltre alla presenza di Israele , indica anche la presenza di vari elementi terroristici nel territorio azero adiacente ai confini settentrionali dell’Iran – militanti trasferiti dalla Turchia dalla Siria nella regione durante la guerra in Karabakh nell’autunno del 2020.

Il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev ha negato le accuse dell’Iran sulla presenza israeliana nella più grande repubblica transcaucasica, ed ha chiesto che Teheran fornisse prove pertinenti.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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