La complicata situazione della Siria settentrionale e l’ottusità dei media occidentali

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La complicata situazione è in realtà abbastanza semplice, ma sono i media mainstream  occidentali che la rendono difficile perché uno sguardo più attento si accorge che tutto riguarda lo stato sovrano della Repubblica araba siriana in cui infuria una guerra geopolitica.

Molte manifestazioni sono in corso in diverse città dell’UE e negli Stati Uniti contro l’aggressione turca in Siria. Purtroppo, la maggioranza che sta manifestando è curda e turca. Questo è ciò che i media mainstream ci mostrano.

Quando il regime turco ha attaccato il popolo siriano (intendo tutto il popolo siriano, non solo i curdi, che sono una minoranza all’interno della Siria), tutti erano tranquilli per le strade dell’UE, nessuno protestava: noi che parlavamo di una aggressione ad uno stato sovrano eravamo soli, perché Assad era etichettato come il “grande” il dittatore e tutti coloro che erano collegati al governo siriano e erano condannati.

Eppure c’erano molte evidenze che la maggior parte dei siriani che erano contro il governo secolare della Siria erano allineati con i Fratelli musulmani e la Turchia. La Turchia ha già tentato di distruggere il governo siriano negli ultimi otto anni in collaborazione con l’UE e l’amministrazione Obama. Ora i governi dell’UE stanno condannando la Turchia e gli Stati Uniti. Il popolo siriano non è menzionato in questa improvvisa ridestata pietà, sono menzionati solo i curdi.

I paesi dell’UE sono ancora concentrati solo su un solo gruppo facente parte della società siriana e non sull’intero quadro. La definirei la “sindrome della Jugoslavia” in cui i musulmani in Bosnia erano favoriti rispetto ai serbi e ai croati. I politici della UE sono accecati allo stesso modo.

I paesi dell’UE fanno tutti parte della distruzione della Siria a causa del sostegno alla Turchia, agli Stati Uniti e alla fratellanza musulmana, quest’ultima ormai con nomi diversi: FSA, Al-Queda, Al-Nusra e infine ISIS. Stanno tutti ignorando il fatto che la Siria è ed era uno stato sovrano e condurre  una guerra contro uno stato sovrano è un crimine di guerra .

La situazione sul terreno è la seguente: i curdi sono un gruppo minoritario all’interno della Siria. Hanno tradito il popolo e il governo siriano per il loro sogno illusorio di uno stato curdo sul suolo sovrano siriano dove anche assiri e Yazidi (e le altre minoranze) vivono sotto il governo e la legge del governo siriano. Quindi i curdi si sono allineati con gli Stati Uniti, Israele e l’UE / NATO per combattere contro l’ISIS e il governo siriano. Ma il governo americano alla fine li lascio al loro destino, quindi dovettero allinearsi di nuovo con il loro governo attuale, costituita oggi dalla Repubblica araba siriana con il suo presidente Bashar al-Assad.

La Turchia, che combatte sempre contro i curdi e il governo secolare siriano, vuole stabilire una “zona sicura” per riempirla di combattenti sunniti, combattenti dell’ISIS e circa tre milioni di rifugiati siriani all’interno della Turchia, la maggior parte dei quali sono sunniti e seguono l’ideologia dei Fratelli Musulmani. Non è una novità, l’UE e la Turchia ne sono ben consapevoli. I paesi dell’UE hanno fatto ciò che hanno fatto in Jugoslavia, favorendo un gruppo come i musulmani sunniti siriani e curdi (la maggior parte dei curdi sono anche musulmani sunniti). I paesi dell’UE hanno persino tradito i loro cosiddetti “fratelli e sorelle”, i cristiani, perché la maggioranza dei cristiani è allineata con il governo siriano, che è un governo secolare in cui religione e stato sono separati.

Se l’UE, otto anni fa, avesse condannato la rivolta estremista sunnita e fosse stato favorevole a un governo secolare, la situazione non sarebbe generata.

Il prossimo problema, che si spera non si manifesti, è che i paesi della NATO sarebbero obbligati ad aiutare la Turchia se i soldati siriani vi entrassero in conflitto perché la Turchia è membro della NATO, ma questa è un’ipotesi poco realistica in quando  la Russia non permetterà uno scontro tra Siria e Turchia.

Il governo siriano ha chiesto alla Russia e agli Hezbollah sponsorizzati dall’Iran di aiutare a combattere i terroristi e l’intervento illegale degli Stati Uniti e della NATO. La cosiddetta coalizione internazionale, che ha bombardato non solo l’Iraq, ma anche la Siria, non aveva mandato per l’intervento in Siria. Questo argomento è stato discusso soprattutto durante alcuni dibattiti nei Paesi Bassi . I paesi dell’UE che hanno fatto parte della cosiddetta coalizione internazionale in Siria hanno provato a convincere il loro pubblico che in alcune circostanze, il diritto internazionale ti permette di intervenire, ma queste circostanze non erano presenti in Siria! La guerra siriana era una normale guerra per procura per accaparrarsi petrolio e potere, è stata combattuto vilmente , senza farsi scrupolo di  uccidere molti siriani: non ci sono scuse da trovare, né geopolitiche né giustificazioni umane per questo enorme crimine commesso in nome della democrazia!

La Turchia, essendo parte della NATO e in linea con la Russia, ha anche commesso crimini di guerra contro lo stato sovrano della Siria sponsorizzando terroristi come la FSA e altre milizie. La Turchia non può occupare la parte settentrionale della Siria a causa dei suoi problemi con i curdi, appartiene alla Repubblica araba siriana.

Inoltre, la Turchia ha condotto un atto delinquenziale contrabbandando petrolio dall’ISIS verso l’Europa . Come dice il presidente della Siria; tutti i paesi stranieri dovrebbero lasciare il territorio siriano! La Siria è dei siriani e non può essere preda dei giochi di guerre per procura geopolitiche!

Di Sonja van den Ende
giornalista indipendente

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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