La CDU accusa l’UE di incapacità nell’approvvigionarsi dei vaccini

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Governatori, politici, esponenti di spicco della CDU e della maggioranza accusano l’UE di incapacità nella gestione dell’approvvigionamento centralizzato dei vaccini e puntano apertamente il dito contro la presidente della commissione.

Come veniamo ripetendo da tempo, Ursula von der Leyen sta diventando ormai il parafulmine contro il quale i tedeschi lanciano le saette che vorrebbero, dovrebbero, ma non possono rivolgere apertamente contro l’UE. Non potendo dire apertamente “Avremmo fatto molto meglio da soli”, perché questo comprometterebbe i già delicatissimi equilibri all’interno dell’UE in una fase decisiva e dall’esito incerto come quella del Recovery Fund, allora si preferisce puntare il dito contro chi ha deciso per l’approvvigionamento e la distribuzione centralizzata dei vaccini.

• “Rendere pubblici spezzoni dei negoziati è una manovra diversiva patetica”, tuona Wolfgang Steiger, segretario generale del Consiglio economico della CDU, in riferimento alle recenti rivelazioni, secondo cui il vaccino Pfizer-BioNTech, inizialmente offerto a giugno all’UE allo spropositato prezzo 54,08 Euro, fu poi abbassato a 15 Euro. Di mezzo c’è naturalmente il prestigio del Made in Germany e della tedesca BioNTech, con sede a Marburg, e la politica tedesca non esita a prenderne le difese. “Stiamo creando imbarazzo agli altri, come se già non bastasse il disastroso inizio che l’UE ha avuto con la campagna vaccinale”.

• Anche il segretario generale della CSU bavarese, Markus Blume, è arrabbiato con la Commissione europea: “L’impressione è che si cerchi un diversivo per distogliere l’attenzione dalla drammatica inadeguatezza mostrata nell’approvvigionamento dei vaccini”.

• Non meno duro è il deputato del gruppo parlamentare dell’Unione, Thorsten Frei, che accusa l’UE di compiere “un gioco indegno”: “Di fronte alla catastrofe del secolo, la Commissione Ue non agisce con coraggio, ma con un approccio burocratico da contabile. […] Questo ritardo nella consegna dei vaccini sta costando da solo all’economia tedesca fino a 3,5 miliardi di euro ogni settimana e viste le mutazioni altamente contagiose prevalenti, un vaccino efficace come BioNTech è l’unica possibilità per uscirne”

• Wolfgang Schmidt (SPD), segretario di stato alle finanze e braccio destro del ministro delle finanze Olaf Scholz, attacca senza mezzi termini Ursula von der Leyen: “Un po’ alla volta mi sto arrabbiando con von der Leyen e soci”.

• Karl Lauterbach, esperto sanitario dell’SPD, dice che “L’attacco a Biontech è un maldestro tentativo di distrarre l’attenzione dal proprio fallimento. Se l’azienda fosse stata sostenuta prima e con maggiore forza, anche la produzione a Marburg sarebbe iniziata prima”.

• Il portavoce per la politica economica della CDU/CSU, Joachim Pfeiffer, accusa: “È evidente che la Commissione Ue ha commesso degli errori nell’approvvigionamento dei vaccini. Cercare di addossare la colpa agli altri è semplicemente sbagliato”.

• Ancora più caustica Nicola, Beer, vicepresidente del Parlamento europeo, liberale: “Se continua così, la von der Leyen rimarrà in carica ancora per poco”.

• Christoph Ploß, capo della CDU di Amburgo, trova “inaccettabile” che “la Commissione europea stia cercando di gettare la croce addosso a Biontech”. Sarebbe molto più utile se “la Commissione lavorasse a stretto contatto con le migliori aziende come Biontech per aumentare il numero di dosi di vaccinazione e superare la crisi del coronavirus il più rapidamente possibile”

(Fonte: Bild (https://www.bild.de/politik/ausland/politik-ausland/corona-wegen-angriff-auf-unsere-impf-helden-cdu-knoepft-sich-von-der-leyen-vor-75492948.bild.html))

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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