Kim Jong-un risponde a Trump

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Kim Jong-un risponde a Trump che dall’Onu gli aveva detto: «Noi vogliamo un mondo in cui ci siano Paesi che cooperano tra loro. E non possiamo avere un piccolo pazzo che spara missili sugli altri» e che in caso di attacco, «la Corea del Nord verrebbe completamente distrutta». Quella che segue NON è la risposta originale diffusa da AFP ma la versione rielaborata non ‘letterale’di Kim Petersen di ‘Dissident Voice’ , che ha ‘edulcorato’ il contenuto della lettera del dittatore coreano  dal tono della risposta diffusa da AFP ( che è questa)- lasciandone però il contenuto sostanzialmente intatto .

Dimostra che una possibilità di pace esiste ma che per la Comunità Internazionale e gli Stati Uniti l’utilizzo della soluzione militare è preferibile. Prevalente infatti è la scelta dell’opzione  di aumentare la tensione e rovesciare il regime di Kim Jong-un con qualsiasi mezzo, indifferentemente dal pericolo che esso comporta .

[su_panel]Dimostra anche un’altra cosa: l’immensa forza militare di cui dispone gli USA non è provvidenziale contro le dittature ma che purtroppo – accantonando opzioni alternative come il dialogo, il compromesso, la diplomazia – rende più facile il ricorso alla guerra . Inoltre, in certi casi,  il possesso stesso di uno strumento di guerra formidabile crea le guerre dal nulla, creando pretesti, estremizzando le situazioni per fini terzi.[/su_panel]

*****

Caro Presidente Trump, leader mondiale e popoli del mondo:

Molto è stato detto e scritto di me, della Repubblica Democratica di Corea e delle minacce al mondo. Gli insulti su di me, li posso far scivolare. La mia principale preoccupazione e responsabilità è la sicurezza e il benessere delle persone della (Repubblica Democratica della Corea del Nord) RPDN.

Lasciatemi dire chiaramente che quello che cerca la Corea  è la pace. La RPDN lo considera una domanda prioritaria e ragionevole, una richiesta che è in linea con l’essere una nazione non minacciosa e pacifica. Eppure gli Stati Uniti rifiutano questa richiesta. Perché? Perché la RPDN è interpretata come una minaccia quando chiede un trattato di pace? Come dovrebbe la RPDC considerare il rifiuto da parte degli Stati Uniti di una tale richiesta di apertura?

La RPDC è giunta a concludere che, siccome gli Stati Uniti desiderano mantenere uno stato di guerra, dato che gli Stati Uniti continuano a condurre manovre di guerra con “la decapitazione” come obiettivo, dato che gli Stati Uniti sono armati con ordigni nucleari e hanno utilizzato armi nucleari , dato che gli Stati Uniti rifiutano i propri obblighi come descritti nell’articolo VI del trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari per “impegnarsi a proseguire negoziati in buona fede su misure efficaci in materia di cessazione della corsa agli armamenti nucleari, al disarmo nucleare e al disarmo generale e completo “, dato è un fatto che storicamente gli Stati Uniti hanno proceduto alla distruzione della RPDN (sebbene la RPDN non abbia mai attaccato gli USA), dato che gli Stati Uniti hanno distrutto stati fondamentalmente disarmati come l’Iraq e la Libia in cui i capi sono stati giustiziati in modo macabro,e dato che gli Stati Uniti hanno diviso la penisola coreana … allora l’unica azione prudente che la Corea può prendere è quella di offrire un deterrente per la protezione del popolo coreano.

Questo è ovunque il dovere solenne di qualsiasi governo responsabile e di qualunque leader responsabile. È una cosa a cui io non mi posso esimere.

La RPDN non cerca di confrontarsi con gli Stati Uniti o con il popolo americano. La RPDN cerca la pace. Invito pertanto il presidente Trump ad entrare in un dialogo equo, rispettoso e fecondo impegnato nell’instaurazione di relazioni pacifiche tra la RPDN e gli Stati Uniti.

Invito anche i nostri fratelli e sorelle nella Repubblica di Corea per contribuire a disinnescare le tensioni. Se il governo degli Stati Uniti insistesse sul mantenimento di uno stato di guerra, allora non ci sono ragioni per cui i coreani dovrebbero opporsi contro i coreani. Non dobbiamo mai combattere nuovamente. Invitiamo sinceramente i nostri fratelli e sorelle nella Corea del Sud a depotenziare le tensioni e ad entrare in una nuova era di pacifica cooperazione e prosperità.

Un fedele servitore del popolo della Repubblica Democratica di Corea,

Kim Jong-un

  1. Le comunicazioni dei media mainstream delle dichiarazioni fatte dai leader politici provenienti da stati demonizzati in Occidente devono essere considerati con estremo scetticismo fino ad avvenuta  verifica.

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Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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