Karoline Leavitt: tradizione e fede tornano al centro della Casa Bianca

La nuova portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, è la più giovane portavoce della storia degli Stati Uniti. A soli 27 anni, colpisce non solo per la sua età, ma porta con sé anche un’identità ben definita, radicata nei principi della fede cattolica, della famiglia e dei valori conservatori.

Con la nomina di Karoline Leavitt, l’amministrazione Trump segna un netto cambio di direzione rispetto alla precedente gestione della comunicazione, che aveva sposato le politiche progressiste su temi come gender e woke culture. Leavitt, al contrario, incarna un ritorno ai valori tradizionali, riportando al centro del dibattito pubblico la fede e la famiglia.

Il ruolo di portavoce della Casa Bianca affonda le sue radici nel rapporto Brownlow del 1939, in cui si affermava: «The President needs help», ovvero «Il presidente ha bisogno d’aiuto». Questo documento, commissionato da Franklin D. Roosevelt, gettò le basi per l’organizzazione moderna dello staff presidenziale, che oggi conta circa 500 professionisti. Tra questi, il portavoce della Casa Bianca riveste un ruolo cruciale nella gestione delle relazioni con i media e nella definizione della narrazione pubblica dell’amministrazione (Il Timone).

Donald Trump, al suo secondo mandato, ha scelto Leavitt per questo incarico strategico, riconoscendone le capacità comunicative e la fedeltà ai valori conservatori. Annunciando la sua nomina, ha dichiarato:

«Karoline Leavitt ha fatto un lavoro fenomenale nella mia campagna e sono lieto di annunciare che sarà la portavoce della Casa Bianca. È intelligente e ha dimostrato di essere una comunicatrice di effetto. Ho fiducia che farà un eccellente lavoro dal podio e aiuterà a diffondere il nostro messaggio» (Il Timone).

Un cambio di rotta rispetto all’era Biden

Karoline Leavitt è nata nel 1997 ad Atkinson, New Hampshire, da Bob ed Erin Leavitt. Cresciuta in una famiglia cattolica, ha ricevuto un’educazione profondamente radicata nella fede. I suoi genitori gestivano piccole attività commerciali, tra cui una gelateria e una concessionaria di auto usate, mentre lei e i suoi fratelli, Joe e Mike, sono stati educati secondo i principi della tradizione cattolica.

Ha frequentato la Central Catholic High School di Lawrence, Massachusetts, e successivamente si è laureata in Comunicazione e Scienze Politiche al Saint Anselm College, un’università cattolica nel New Hampshire. Ha anche studiato per un semestre a Roma, alla John Cabot University, esperienza che ha lasciato in lei un profondo legame con la spiritualità e la cultura cattolica.

Leavitt stessa ha sottolineato l’importanza della sua formazione scolastica nella sua crescita personale e nel suo impegno pubblico:

«Mi ha insegnato la disciplina […]. Mi ha avvicinato al mio rapporto con Dio e mi ha anche insegnato l’importanza del servizio pubblico e del contributo alla comunità […]. Avere un’educazione cattolica ha davvero plasmato la persona che sono» (Il Timone).

Dall’Università alla Casa Bianca

Nel 2020, durante il primo mandato di Donald Trump, Karoline Leavitt ha lavorato come assistente addetta stampa della Casa Bianca, sotto la guida di Kayleigh McEnany. Dopo la fine del mandato presidenziale, ha tentato la corsa alla Camera dei Rappresentanti nel 2022 per il primo distretto del New Hampshire, vincendo la nomination repubblicana ma perdendo le elezioni generali contro il democratico Chris Pappas.

Nel 2024, ha scelto di non candidarsi di nuovo e si è unita alla campagna presidenziale di Trump come addetta stampa nazionale. Dopo la vittoria di Trump, è stata annunciata come 36ª portavoce della Casa Bianca, ufficializzando il suo ingresso nella storia come la più giovane a ricoprire questo ruolo.

Fede, Famiglia e Ruolo di Madre

Oltre a essere una donna di successo nella politica, Karoline Leavitt è anche moglie e madre. È sposata con Nicholas “Nick” Riccio, fondatore e proprietario della Riccio Enterprises LLC, e insieme hanno un figlio, Nicholas Robert, nato nel 2024.

Ha sempre ribadito il ruolo centrale della famiglia nella sua vita:

«La mia famiglia è il fondamento della mia vita, così come tutte le famiglie dovrebbero continuare a essere il fondamento della società. E la mia fede in Dio mi aiuta ad andare avanti» (Il Timone).

Ora che è madre, Leavitt riconosce ancor di più l’importanza di trasmettere questi valori al figlio:

«La mia speranza in tutto questo è che quando un giorno racconterò a Niko tutto quello che ho fatto quando era nel mio grembo e quando è nato, lui si sentirà orgoglioso di sua madre […]. Se sa che il suo valore non deriva da nessun’altra persona, ma da Dio, può realizzare qualsiasi cosa» (Il Timone).

Uno Stile Comunicativo Moderno e Deciso

Karoline Leavitt si è distinta nel suo primo briefing stampa per un approccio sicuro, fluido e incisivo, con pochissime esitazioni verbali e un controllo assoluto della narrazione (The Guardian). Ha descritto Trump come il presidente “più trasparente e accessibile della storia americana”, capace di comunicare direttamente con il popolo senza filtri mediatici.

Ha anche annunciato che la Casa Bianca aprirà la sala stampa a nuovi media, permettendo a creatori di contenuti su TikTok, blogger e podcaster di partecipare alle conferenze stampa ufficiali.

Il ritorno della fede nella Casa Bianca

La sua nomina segna un cambiamento epocale nella comunicazione presidenziale. La sua croce ben visibile durante le apparizioni pubbliche è il simbolo della sua convinzione che la politica debba essere guidata da principi morali solidi:

«La croce ben visibile che porta al collo dalla sua apparizione in pubblico dopo l’incarico, possa essere il punto di osservazione costante dal quale prendere decisioni e attingere coraggio» (Il Timone).

Con Karoline Leavitt, la Casa Bianca si allontana dalle battaglie ideologiche del passato e punta su una comunicazione che valorizza la fede, la famiglia e il servizio pubblico.

La politica, nella sua espressione più alta, non è un mero esercizio di potere, ma un atto di servizio. La nomina di Karoline Leavitt potrebbe rappresentare un ritorno a questa consapevolezza, dove la fede non è un semplice ornamento, ma una luce capace di orientare l’impegno pubblico e lo stile comunicativo. Tuttavia, affinché questo cambiamento di comunicazione sia autentico, è essenziale che lo staff della Casa Bianca operi con coerenza, radicando il proprio agire in un’adesione sincera alla verità, che si manifesta nella concretezza della realtà, nello spirito di servizio e nella responsabilità verso il bene comune.

Fonti :
Il Timone – Karoline Leavitt Portavoce Cattolica
Soap Central – Karoline Leavitt’s Background
The Guardian – Trump’s Press Secretary Karoline Leav