I jihadisti rompono per la seconda volta gli accordi a Wadi Barada, ucciso il capo negoziatore siriano.

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Nel corso di due settimane, circa 5 milioni di persone nella capitale siriana sono rimasti senza acqua potabile, dopo che i terroristi di “Fatah al-Sham” (ex al Nusra – al Qaeda) l’hanno avvelenata con gasolio. Di conseguenza i jihadisti che hanno interrotto l’afflusso di acqua a Damasco hanno costretto le forze del governo a lanciare un’un’operazione anti-terrorismo nella valle delle sorgenti di Wadi Barada, situata nella zona denominata Gouta orientale.

Dopo vari tentativi falliti per cercare un accordo negoziale, le unità siriane ieri avevano sferrato un assalto decisivo ed avevano liberato il villaggio Bassima, e poi successivamente era stata ripresa la stazione di pompaggio situata nel villaggio di Ain Ali Fiji .

Successivamente, le forze governative erano penetrati nell’insediamento denominato Ain al-Qadr. A seguito di tale operazione, la situazione era  diventa critica per i ribelli, così hanno accettato di consentire alle squadre di manutenzione di ripristinare la stazione di pompaggio senza pericolo. Da parte governativa era stata data allora disposizione per l’evacuazione dei ribelli e delle loro famiglie in Idlib. Alcuni degli islamisti locali hanno deciso di deporre le armi e di usufruire del condono concesso per tornare alla vita civile. Le autorità siriane avevano inviato i bus a Wadi Barada per l’inizio dell’evacuazione dei combattenti stranieri e delle loro famiglie. A questo punto, la stazione di pompaggio era stata finalmente raggiunta dalle squadre di emergenza.

Tuttavia, ieri sera sera, la tregua è stata violata. Nella valle di Wadi Barada è stato ucciso il maggiore generale Ahmad Ghadban, che ha guidato la delegazione del governo nei negoziati con i militanti dell’opposizione armata nell’area specificata. La notizia è stata riferita con un tweet dal corrispondente del quotidiano “Al-Masdar”, Yusha Yuseef .  Con l’uccisione dell’ufficiale siriano, le squadre di riparazione si sono immediatamente ritirate  ed hanno lasciato il villaggio di Ain Ali Fiji.  Così, la ripresa della fornitura di acqua a Damasco è stata di nuovo rinviata a tempo indeterminato. In zona gli scontri, dopo l’assassinio del maggiore generale Ghadban, sono ripresi.

Ghadban era nato proprio a Ain al-Fiji, ed è per questo che probabilmente era stato inviato proprio lui in zona per negoziare e risolvere la situazione.  Secondo le ultime notizie, Ahmad Ghadban è stato ucciso vigliaccamente da un colpo di un cecchino, appena ha lasciato il gruppo dei membri del team di riparazione che stava operando alla sorgente  nel villaggio di Ain al-Fiji. Questa informazione è stata segnalata dal servizio di sicurezza siriano.

generale Ghadban

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Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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