Israele riforniva di armi e approvvigionamenti i terroristi in Siria

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L’esercito israeliano ha ammesso, per la prima volta, di fornire grandi quantità di denaro, armi e munizioni ai ribelli siriani sulle alture del Golan.

Il Jerusalem Post, un importante quotidiano israeliano, mercoledì ha pubblicato un articolo che dice i gruppi ribelli siriani sono stati riforniti da Israele con “grandi quantità di denaro, armi e munizioni”.

Sebbene il rapporto non elencasse nominativamente tutte le fazioni ribelli sovvenzionate da Israele, è stata nomibata la milizia Fursan al-Joulan, un gruppo ribelle che era stato precedentemente accusato di essere in combutta con l’esercito israeliano.

Ancora più interessante è il fatto che l’esercito israeliano abbia inizialmente detto a Jerusalem Post questo, e poi ha costretto l’articolo a essere sottratto alle regole della censura militare. L’esercito israeliano è legalmente autorizzato a censurare la stampa, anche se è raro che l’articolo venga pubblicato e poi rimosso.

Mentre l’esercito israeliano (IDF) sino ad oggi ha sostenuto  che non stava intervenendo nella guerra civile in Siria, lunedì ha confermato che Israele riforniva regolarmente ribelli siriani vicino al confine con armi leggere e munizioni come parte dell’operazione ‘buon vicinato’ (Good Neighbor).

Bashar al Assad ha sempre sostenuto che Israele aveva rifornito di armi i gruppi terroristici e che le sue forze avevano regolarmente sequestrato armi e munizioni con iscrizioni in ebraico.

Secondo quanto riportato nel nel rapporto esclusivo della rivista Foreign Policy , pubblicato giovedì 6 settembre e rilanciato dal Jerusalem Post (articolo poi fatto rimuovere da IDF – QUI buckup [ 1]) i media israeliani, Israele ha armato almeno sette diversi gruppi ribelli sulle alture del Golan in Siria, compreso il gruppo ribelle di Fursan al-Joulan che contava circa 400 combattenti e che riceveva da Israele circa 5.000 dollari al mese .

Attraverso l’operazione Good Neighbor, lanciata nel 2016, l’esercito israeliano ha anche rifornito i gruppi armati di oltre 1524 tonnellate di cibo, 250 tonnellate di vestiti, 947.520 litri di carburante, 21 generatori, 24.900 palets di attrezzature mediche e medicinali.

“Israele è stato al nostro fianco in modo eroico”, ha detto il portavoce del gruppo, Moatasem al-Golani, al Wall Street Journal in un report di gennaio 2017. “Non saremmo sopravvissuti senza l’aiuto di Israele”.

Mentre le truppe siriane sono state di nuovo schierate al confine con Israele, al fine di prevenire un’escalation tra i due paesi nemici, la polizia militare russa è stata dispiegata lungo il confine del Golan Heights insieme alle forze di pace delle Nazioni Unite.

L’anno scorso l’ex capo dell’aeronautica israeliana Mag.-Gen.  Amir Eshel ha dichiarato che l’IAF ha effettuato 100 attacchi aerei in Siria negli ultimi cinque anni.

Lunedì l’esercito ha annunciato che solo nell’ultimo anno e mezzo , Israele ha effettuato 202 attacchi contro obiettivi iraniani e di Hezbollah in Siria.

dati  da Antiwar.com

jpost2018[1]

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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