In Siria tornano manifestazioni anti-Assad. La distruzione del paese cominciò così … ma ora si spera: se non si è cinici, l’esperienza vorrà dire qualcosa.

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Dopo più di 4 anni di guerra,  i cittadini delle zone in mano ai ribelli scendono di nuovo in piazza, secondo i media, per protestare contro il ‘regime di Assad’ (per loro è normale, tornano a proprio agio, è anche un sollievo..).
E in effetti, è di per sè un fatto positivo. Ma scusate, se dopo 4 anni di guerra risentire quegli stessi slogan mi fa rimanere un pò a disagio: difficile riacquistare quella purità di quei pochi che sinceramente chiedevano cambiamenti dopo quasi mezzo milione di morti… E dove sono andati a finire quei movimenti come Musslaha che crcavano anche durante la guerra la riconciliazione… certe immagini suscitano tanti sentimenti, tante domande.

Ma torniamo ai fatti: le manifestazioni sono avvenute la prima volta il 3 marzo in modo sparuto,  in qualche località, ed oggi in modo più diffuso, corale, direi organizzato. Non mi aspettavo manifestazioni così in varie parti del paese: un segno di voler abbandonare le armi?! Forse un segno che una soluzione pacifica è più vicina?

Vedremo presto di cosa si tratta. Vediamole insieme: ecco qui di seguito dove queste manifestazioni sono avvenute; di tutte vi propongo le immagini:

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località di Azaz (foto a fianco)  il comandante Ahrar al-Sham del gruppo salafita Ahrar al-Sham  arringa la folla (si fa per dire) con la bandiera dei ribelli, coloniale francese.

 

 

 

 

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Qui invece ci troviamo nel villaggio di Anjarah nella zona rurale ad ovest di Aleppo. anche qui una manifestazione pro-rivoluzione[su_spacer]
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[su_divider] Maarrat al-Numan sempre oggi: qui centinaia di siriani  protestano il regime di  Assad .[su_spacer][su_youtube_advanced url=”https://www.youtube.com/watch?v=FNbt_DrUWFI” width=”380″ height=”280″ class=”https://www.youtube.com/watch?v=4nO2_BO03WQ”][su_youtube_advanced url=”https://www.youtube.com/watch?v=5fZ7Qn15IDY”]https://www.youtube.com/watch?v=9GhanDw51xM[/su_youtube_advanced]

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Qui siamo a Idlib, poche persone. Anche qui protestano. Però non hanno trovato di meglio che pochi ragazzini e un guerrigliero barbuto in giacca di pelle che fornisce istruzione. Ma va bene anche così , questa è democrazia. Semprechè però quei ragazzini non siano costretti o strumentalizzati magari con un premio come all’inizio della rivolta a Daara… [su_spacer][su_youtube_advanced url=”https://www.youtube.com/watch?v=Wzra1BRZa4c” width=”380″ height=”280″ class=”https://www.youtube.com/watch?v=4nO2_BO03WQ”][su_youtube_advanced url=”https://www.youtube.com/watch?v=5fZ7Qn15IDY”]https://www.youtube.com/watch?v=9GhanDw51xM[/su_youtube_advanced]

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Talbiseh nella provincia di Homs: anche qui poche persone, probabilmente guerriglieri (a quell’età si combatte da una parte o dall’altra…) e i soliti bambini. Ma va bene anche questa è democrazia….[su_spacer][su_youtube_advanced url=”https://www.youtube.com/watch?v=SpkkqpYtMhc” width=”380″ height=”280″ class=”https://www.youtube.com/watch?v=4nO2_BO03WQ”][su_youtube_advanced url=”https://www.youtube.com/watch?v=5fZ7Qn15IDY”]https://www.youtube.com/watch?v=9GhanDw51xM[/su_youtube_advanced]

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Sempre in provincia di Homs , ci troviamo a Rastan: vogliono ‘bruciare la bandiera russa’, presenti sempre molti bambini…, forse rischiano di tornare a scuola. Ma va bene così, è legittimo protestare… [su_spacer] [su_youtube_advanced url=”https://www.youtube.com/watch?v=45lHFBaGs_w” width=”380″ height=”280″ class=”https://www.youtube.com/watch?v=45lHFBaGs_w”][su_youtube_advanced url=”https://www.youtube.com/watch?v=5fZ7Qn15IDY”]https://www.youtube.com/watch?v=9GhanDw51xM[/su_youtube_advanced]

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Più giù a Dumeir, vicino Adra a una 40 di km da Damasco,  hanno fatto di meglio, più numerosi.

[su_spacer][su_youtube_advanced url=”https://www.youtube.com/watch?v=QVsTC0cuZ8E” width=”380″ height=”280″ class=”https://www.youtube.com/watch?v=QVsTC0cuZ8E”][su_youtube_advanced url=”https://www.youtube.com/watch?v=5fZ7Qn15IDY”]https://www.youtube.com/watch?v=9GhanDw51xM[/su_youtube_advanced]

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Anche qui Harak provincia di Daara . Pochi ma un messaggio, non so l’Arabo. Protesta pacifica.  Speriamo che vengano proposte. Bello , basta con la violenza. Speriamo….[su_spacer][su_youtube_advanced url=”https://www.youtube.com/watch?v=WHd-aF4Czsw” width=”380″ height=”280″ class=”https://www.youtube.com/watch?v=WHd-aF4Czsw”][su_youtube_advanced url=”https://www.youtube.com/watch?v=5fZ7Qn15IDY”]https://www.youtube.com/watch?v=9GhanDw51xM[/su_youtube_advanced]

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Qui siamo a Bosra al-Sham, provincia di Daraa. Qui bello coreografico, bene.[su_spacer][su_youtube_advanced url=”https://www.youtube.com/watch?v=TBQRiOUVI_I” width=”380″ height=”280″ class=”https://www.youtube.com/watch?v=TBQRiOUVI_I”][su_youtube_advanced url=”https://www.youtube.com/watch?v=5fZ7Qn15IDY”]https://www.youtube.com/watch?v=9GhanDw51xM[/su_youtube_advanced]

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Fa piacere vedere questo. Fa piacere non vedere il fuoco delle armi. Ma perdonatemi, mi viene spontanea una domanda che certo, non vuole pretendere di smentire nulla. La domanda è : …ma allora perchè non ci si è fermati a quella situazione 4 anni fa? C’era una netta apertura del governo… perchè si è dovuto aspettare l’intervento russo (dopo la distruzione completa del paese) e solo quando le milizie dei ribelli sono state in difficoltà qualcuno ha ritirato fuori le proteste pacifiche?

Forse non si sono accorti cosa è successo nel paese per questa ‘ingenua baldanza’…quando non si è fermata lì.  Purtroppo la messinscena allora era solo  solo per  legittimazione esterna della rivolta armata: è questo il punto critico ed il bandolo della matassa della prima rivolta siriana. Si spera che questa volta non sia così, che si voglia realmente un confronto democratico.
Lo può volere chi ha appoggiato il fucile ancora carico? Speriamo di sì..voglio crederci.

Ho visto già una volta gente che protesta ma che odia le elezioni .. ricordiamo che quando si negozia o si va a votare , la loro risposta (la riposta di chi li rappresenta ) è consistita nelle bombe e  negli attentati. Ma speriamo che questo sia solo il passato. Un passato che non torna più.

Non si capisce quali proposte di cambiamento oltre alla cacciata di Assad queste proteste contengono. Occorrerà un programma politico ma onestamente finora non se ne è vista nemmeno l’ombra. Ma diamo tempo al tempo, certo…

Dubbi ne ho, non lo nascondo… Per esempio perchè cambiare la bandiera? Qui in Europa ed in Italia noi cambiamo bandiera solo in caso di invasioni . Come quella da noi nel 1861…

Vietato Parlare

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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