In arrivo una nuova provocazione contro Damasco senza i precedenti errori

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Una fonte collegata alle forze di sicurezza siriane ha riferito (a Ria Novosti n.d.r.) che i servizi segreti americani stanno preparando una nuova provocazione in Siria mediante “attacco chimico”.

Secondo la fonte: “L’operazione è guidata da un ex militante dell’ISIS Mishan Idriz al-Hamash. Scopo dell’operazione è l’attuazione della messinscena di un attacco chimico contro i civili con la sua successiva diffusione sui media”.

Sempre secondo i dati in possesso della fonte, come luogo della futura messinscena è stato scelto il campo petrolifero “al-Jafra”, 27 km a est di Deir ez-Zor, dove è di stanza la base militare degli Stati Uniti. Ora stanno portano sul posto i residenti della sponda occidentale del fiume Eufrate per poter partecipare alle riprese.

Dopo la provocazione, in base alla quale il 4 aprile sulla città di Duma sarebbero state impiegate armi chimiche, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia hanno lanciato un attacco missilistico su obiettivi in ​​Siria, senza aspettare l’indagine degli esperti dell’OPCW.

Washington, Londra e Parigi hanno indicato Damasco come colpevole, sebbene non vi fosse alcuna prova. Tutte le conclusioni erano basate su videoclip pubblicati su internet dalle forze di opposizione armata siriane.

Bogdan Bezpalko, membro del Consiglio per le relazioni interetniche alla presidenza della Russia, su radio Sputnik ha così commentato la situazione: “La simulazione di un attacco chimico – è una vecchia tattica della guerra d’informazione contro il presidente siriano Bashar al-Assad e il legittimo governo della Siria. È ormai evidente che l’ultima provocazione (a Duma) non è riuscita a causa di errori molto grossolani di negligenza nella realizzazione dei filmati. Nessuno si sarebbe mai aspettato che i giornalisti russi sarebbero stati in grado di trovare lo stesso ragazzo del video e sentire la sua testimonianza, così come le testimonianze di altre persone, sul fatto che nessun attacco è mai stato effettuato e che il video era una finzione”.

Secondo il suo parere, verranno attuate altre provocazioni contro le truppe governative in Siria: “Per infliggere colpi contro l’esercito siriano e Assad, serve un qualche tipo di pretesto. E, ovviamente, questo pretesto verrà creato, tenendo conto degli errori commessi nella preparazione della recente provocazione. Credo che questo tipo di provocazione verrà replicato, ed è abbastanza logico supporre che ci sarà la collaborazione tra le milizie islamiste e gli Stati Uniti. È evidente, che tutto ciò è motivato dal successo dell’esercito siriano contro i miliziani, tra cui l’eliminazione della “sacca” intorno alla città di Duma, e le azioni efficaci delle forze governative a Yarmouk”.

Il ragazzino siriano di 11 anni Hassan Diab in precedenza ha raccontato ai giornalisti russi di come è stato ripreso nel video, spacciandosi per una vittima dell’“attacco chimico” a Duma. Anche il padre del ragazzo ha confermato che non c’è stato alcun attacco chimico nella città.

Oltre a ciò, Hassan Diab, suo padre e i medici dell’ospedale di Duma, il 26 aprile, sono intervenuti in conferenza stampa presso la sede OPCW all’Aia, organizzata dalle rappresentanze permanenti di Russia e Siria. Hanno raccontato gli eventi accaduti nella loro città, confermando che non c’è stato alcun attacco chimico. Per ciò che concerne il video girato dall’organizzazione “Caschi Bianchi” – una messinscena.

Fonte: https://ria.ru

Link: https://ria.ru/radio_brief/20180503/1519834272.html

3.05.20128

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Ann Coulter, autrice del besteller In Trump We Trust (In Trump crediamo), ha postato diversi tweet per sostenere l’ipotesi di un finto attacco chimico a Douma. Tucker Carlson, uno dei più grandi sostenitori di Trump ha detto su Fox News: “Dovremmo essere scettici su questa guerra, partendo dall’attacco chimico stesso. Tutti quei geni dicono che Assad ha ucciso quei bambini. Ma lo sanno veramente? Ovviamente no. Se lo stanno inventando”.

http://www.occhidellaguerra.it/gli-usa-si-spaccano-sulla-siria-3/

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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