Il terrorismo “legittimato”: come l’Europa sta normalizzando Hayat Tahrir al-Sham in Siria

Perfino i media occidentali stanno iniziando ad ammettere la gravità della situazione in Siria. Il quotidiano britannico The Guardian, in un articolo del 9 marzo 2025, ha riportato che oltre 1.000 persone sono state uccise in soli due giorni di scontri nella provincia di Latakia, con almeno 745 civili giustiziati sommariamente.
Se questa è la versione ufficiale dei media occidentali, possiamo solo immaginare quanto peggiore sia la realtà sul campo.

Le immagini diffuse mostrano civili—compresi adolescenti e anziani—giustiziati per strada, disarmati e in abiti civili. Questi atti di pulizia etnica e rappresaglia collettiva costituiscono crimini di guerra.


Come si è arrivati a questa situazione?

La crisi è esplosa quando gruppi fedeli all’ex presidente Assad hanno teso un’imboscata alle forze di sicurezza nella provincia costiera di Latakia. In risposta, il cosiddetto “governo di transizione siriano” ha inviato rinforzi, con migliaia di combattenti accorsi sulla costa. Ma chi sono realmente questi combattenti?

Sono membri di Hayat Tahrir al-Sham (HTS), un’organizzazione terroristica ufficialmente riconosciuta come tale da Stati Uniti, ONU, Unione Europea, Russia e Cina:

Questo gruppo ha preso il potere con il sostegno implicito o diretto degli Stati Uniti, della Turchia e di altri alleati regionali. Già prima dell’inizio degli scontri attuali, HTS aveva avviato una sistematica pulizia etnica, terrorizzando chiunque non aderisse alla loro ideologia estremista.
Secondo il Financial Times, HTS ha compiuto arresti arbitrari, torture ed esecuzioni sommarie, oltre a imporre dure restrizioni sociali e religiose, specialmente nei confronti delle donne (The Financial Times, 2025).


Persecuzione delle minoranze religiose

La persecuzione operata da HTS non riguarda solo gli alawiti, ma anche i cristiani. L’agenzia Reuters ha confermato che intere comunità cristiane stanno fuggendo in massa dalla regione, temendo per la propria vita e per le proprie famiglie. È evidente che anche queste comunità sono nel mirino diretto di HTS.

I media occidentali cercano spesso di minimizzare questi episodi, riducendo il tutto a una questione di “lealisti di Assad”, ma la realtà sul campo dimostra chiaramente che è in corso un vero e proprio genocidio.


Chi governa oggi la “Siria di transizione”?

Secondo il Guardian, l’attuale presidente della cosiddetta “Siria di transizione” è Ahmad al-Sharaa, meglio conosciuto come Muhammad al-Julani.
Questo nome dovrebbe essere ben noto: Julani è infatti il leader di HTS, un gruppo nato direttamente da al-Qaeda in Siria.

Fatto ufficiale:
Hayat Tahrir al-Sham è inserita nella lista delle organizzazioni terroristiche del Dipartimento di Stato USA dal 2014 (fonte ufficiale). Tuttavia, oggi, vari governi occidentali stanno cercando di “ripulire” la sua immagine per legittimarla politicamente.

Julani è stato un leader chiave di al-Qaeda e mantiene stretti rapporti con gruppi estremisti, tra cui anche lo Stato Islamico (ISIS). Come è possibile allora che gli Stati Uniti, che hanno speso miliardi nella “lotta al terrorismo”, abbiano permesso che proprio al-Qaeda prendesse il controllo della Siria?

La risposta è tanto semplice quanto inquietante: non ci sono mai stati veri “ribelli moderati”.
Fin dal 2011, l’obiettivo era armare e supportare gruppi estremisti islamici per rovesciare Assad, come anticipato già nel 2007 dal giornalista investigativo Seymour Hersh in un celebre articolo sul New Yorker:

«L’amministrazione Bush sta rafforzando gruppi sunniti estremisti che simpatizzano con al-Qaeda per contrastare Iran e Siria.»

Questa è esattamente la politica che è stata attuata, con esiti tragici oggi ben visibili.


Ulteriori fonti sulla natura terroristica di HTS:


Cattiva coscienza

La comunità internazionale deve affrontare con realismo e serietà ciò che sta accadendo nella Siria post-Assad, dove oggi domina incontrastato un gruppo con una lunga storia di terrorismo, violenze e crimini di guerra. Hayat Tahrir al-Sham (HTS), sotto la guida di Muhammad al-Julani—oggi “ribrandizzato” politicamente come Ahmad al-Sharaa—non solo ha mantenuto, ma ha intensificato la propria ferocia con massacri su larga scala che superano di gran lunga quelli commessi durante gli anni del suo dominio incontrastato a Idlib.

Mentre in Siria si consumano stragi e si moltiplicano le prove di atrocità, è sconcertante apprendere che lo stesso Julani è stato invitato a un convegno organizzato dall’Unione Europea. È paradossale e preoccupante che istituzioni europee, che da anni combattono presunte “fake news” per proteggere la propria legittimità, ora scelgano di accogliere e legittimare una figura chiaramente coinvolta in crimini contro l’umanità.

Per costruire una pace autentica e duratura in Siria è essenziale che qualsiasi tentativo di legittimare politicamente HTS tenga pienamente conto della sua storia criminale e delle atrocità che continua a commettere. Altrimenti, non solo si tradirà la giustizia e la memoria delle vittime, ma si aprirà la porta a nuove tragedie e instabilità nella regione e oltre. Ma dre questo ancora, sinceramente misuona molto amaro e stento a credere che da quella parte qualcuno risponda.

***

note a margine:

Le forze terroristiche governative stanno seppellendo le vittime in fosse comuni, negando ai familiari la possibilità di rendere loro un degno commiato. Con questa strategia, cercano di occultare o minimizzare la portata del massacro avvenuto nei giorni scorsi lungo le città costiere della Siria.

Qui i video. Non condivido direttamente contenuti di questo tipo.

Link: I militanti di Julani seppelliscono i cadaveri degli abitanti della provincia di Latakia:
(https://t.me/Oleg_Blokhin/64574)

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