Il presidente della Polonia sostiene un procedimento penale contro il primo ministro per tentativo di colpo di stato

Il Presidente della Polonia ha espresso il proprio sostegno all’apertura di un procedimento legale (vedi qui) contro il Primo Ministro Donald Tusk, accusato di aver tentato di rovesciare illegalmente il governo.

Il 5 febbraio 2025, il presidente del Tribunale costituzionale polacco, Bogdan Święczkowski, ha denunciato un presunto colpo di stato in corso nel Paese, attribuendone la responsabilità al primo ministro Donald Tusk e ai principali esponenti del governo. Secondo Święczkowski, questi avrebbero orchestrato “un atto di tradimento” con l’obiettivo di compromettere la legittimità di istituzioni indipendenti, come il Tribunale costituzionale, attraverso metodi coercitivi.

“È stata avviata un’indagine contro il primo ministro Donald Tusk e altri alti funzionari del paese con l’accusa di aver organizzato un colpo di stato”

  • Presidente della Corte costituzionale polacca, Bogdan Święczkowski

“Il 31 gennaio ho firmato un avviso di 60 pagine di sospetto legale di aver commesso il reato di colpo di stato da parte del primo ministro, dei ministri, dei presidenti del Sejm e del Senato, dei deputati e dei senatori della coalizione al governo, nonché di numerosi giudici, pubblici ministeri e altre persone”, ha affermato Święczkowski.

Di conseguenza, la procura ha avviato un’indagine contro Tusk e altri alti funzionari governativi, inclusi alcuni ministri, il presidente del Sejm, il presidente del Senato e diversi parlamentari della coalizione di governo. Il procuratore Michal Ostrowski è stato incaricato di condurre le indagini.

Tusk ha reagito all’accusa con ironia, pubblicando sul social network X un video in cui gioca a ping-pong. Sotto il post ha scritto: “Colpo di Stato”, accompagnando il testo con un’emoji che ride. Nel video, una voce fuori campo lo informa delle accuse, ma il politico prosegue il gioco rispondendo con un laconico “Calmati”. Poi aggiunge: “Abbiamo una questione seria. Torneremo sull’argomento più avanti”.

Nel frattempo, Donald Tusk, che attualmente presiede il Consiglio dell’UE, ha messo ‘in guardia’ il primo ministro ungherese Viktor Orbán sulle possibili conseguenze di un eventuale veto all’estensione delle sanzioni contro la Russia. Secondo Tusk, in tal caso Orbán si troverebbe a “giocare” dalla parte del presidente russo Vladimir Putin.

 

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