Il NIH del Dipartimento della Salute degli Stati Uniti avvisa che il vaccino può peggiorare la malattia COVID-19

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Troppo stupidi per avere l’onore di essere informati? Il rischio specifico e significativo COVID-19 di ADE avrebbe dovuto e dovrebbe essere divulgato in modo visibile e indipendente ai soggetti di ricerca attualmente in sperimentazione sui vaccini, nonché a quelli reclutati per le sperimentazioni e ai futuri pazienti dopo l’approvazione del vaccino, al fine di soddisfare il medico standard etico di comprensione del paziente per il consenso informato.

La suddetta informazione viene direttamente dalla National Institutes of Health  un’agenzia ufficiale del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33113270/

« Risultati dello studio: I vaccini COVID-19 progettati per suscitare anticorpi neutralizzanti possono sensibilizzare i destinatari del vaccino a una malattia più grave che se non fossero stati vaccinati. I vaccini per SARS, MERS e RSV non sono mai stati approvati ei dati generati nello sviluppo e nella sperimentazione di questi vaccini suggeriscono una seria preoccupazione meccanicistica: che i vaccini progettati empiricamente utilizzando l’approccio tradizionale (consistente nel picco virale del coronavirus non modificato o minimamente modificato per suscitare anticorpi neutralizzanti), siano essi composti da proteine, vettore virale, DNA o RNA e indipendentemente dal metodo di somministrazione, possono peggiorare la malattia COVID-19 tramite il potenziamento anticorpo-dipendente (ADE). Questo rischio è sufficientemente oscurato nei protocolli di sperimentazione clinica e nei moduli di consenso per le sperimentazioni in corso sul vaccino COVID-19 che è improbabile che si verifichi un’adeguata comprensione da parte del paziente di questo rischio,

Conclusioni tratte dallo studio e implicazioni cliniche: il rischio specifico e significativo COVID-19 di ADE avrebbe dovuto essere e dovrebbe essere divulgato in modo prominente e indipendente ai soggetti di ricerca attualmente in sperimentazione sui vaccini, nonché a quelli reclutati per le sperimentazioni e ai futuri pazienti dopo approvazione del vaccino, al fine di soddisfare lo standard di etica medica di comprensione del paziente per il consenso informato.»

Ciò che comunemente si nega è il consenso veramente informato dei soggetti in questi studi, ove in realtà non si hanno alternative ed il consenso infromato è attualmente un pro-forma che se non si firma non si accede a nulla, o peggio viene impedito di ottenere una prestazione o acedere ad un servizio o acquistare beni, quindi questo con grave nocumento per le persone.
Si tenga conto, inoltre che insigni virologi che hanno chiesto di esaminare vaccino e trials hanno avuto come risposta che gli saranno forniti a sperimentazione terminata, cioè tra due anni… e nel frattempo!?
La risposta è abbastanza scontata… In questa situazione il governo italiano continua a procedere con arroganza e minimizzando su molte questioni sanitarie identificando la soluzione solamente nel vaccino e nelle restrizioni sociali, questo approccio è criticato da numerosi scienziati e da parte della stessa OMS.

Ed allora? Allora senza mettere in atto atteggiamenti ideologici o aprioristici (che mettono da parte i vaccini a prescindere), a fronte di tali evidenze – pubblicizzate dal NIH statunitense  – , non bisogna creare miti o muoversi in modo interessato. Bisogna invece essere aperti, agire al servizio esclusivo del comune e allargare l’approccio scientifico anche a quella parte della comunità scientifica che valuta altri approcci al problema, soppesando attentamente rischi e benefici. Inoltre, certi sistemi, la denigrazione, il discredito e la coniazione di nuovi neologismi, non devono far parte dell’armamentario per combattere il virus.

patrizioricci by @vietatoparlare

 

 

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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