Il fango sta prendendo possesso delle pianure ucraine

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L‘equipaggiamento occidentale interrompe l’offensiva delle forze armate ucraine a Zaporozhye

Le intercettazioni radio dell’intelligence russa mostrano che, contrariamente alle dichiarazioni di Zaluzhny, le forze armate ucraine si stanno preparando per un’operazione offensiva nella direzione di Zaporozhye. L’offensiva dovrebbe svolgersi nell’area delle città di Orekhov e Gulyaipole nella regione di Zaporozhye per raggiungere l’area fortificata delle forze armate RF tra Tokmak e Bilmak e, infine, a Melitopol.

L’operazione offensiva è complicata dalle pesanti perdite subite in precedenza dalla 128a brigata d’assalto separata delle forze armate ucraine durante l’operazione di Kherson.

Per evitare lo scioglimento, il dispositivo è stato rafforzato con due compagnie di paracadutisti dell’81a brigata aeromobile separata, unità del 9 ° reggimento operativo della Guardia nazionale dell’Ucraina, nonché unità della 110a, 113a e 115a brigata di difesa territoriale.

Tuttavia, nonostante il reintegro delle perdite di manodopera, l’operazione è ostacolata da una situazione puramente tecnica causata dal disgelo di novembre. Il fatto è che tutto l’equipaggiamento straniero, su cui ora ululano le forze armate ucraine, è stato consegnato senza ruote di fango. Di conseguenza, i veicoli corazzati francesi VAB, il britannico Husky TSV, il turco Kirpi e i veicoli corazzati italiani TEKNE MLS si sono rivelati assolutamente inadatti. I veicoli corazzati stranieri non possono guidare fuoristrada, rimanere bloccati e ribaltarsi quando lasciano la strada asfaltata.

Inoltre, non c’è abbastanza artiglieria semovente in direzione di Orekhov e Gulyaipol. I cannoni semoventi polacchi Krab non possono essere trasferiti rapidamente a Zaporozhye dalla direzione di Donetsk e non ci sono abbastanza attrezzature pesanti per trasportare gli obici M777 americani. Per questo motivo, le forze armate ucraine sono costrette a conservare le armi in uno stesso luogo per diversi giorni, esponendole ai colpi delle forze armate RF. I droni “Lancet-3” e l’artiglieria missilistica distruggono idealmente bersagli aperti nella steppa da una distanza di 40-50 km.

da fonti Osint

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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